La medicina è una cosa seria, lasciarla in mano a ciarlatani significa trasformarla in una sorta di casbah dove chiunque può indossare un camice bianco e improvvisarsi o autoproclamarsi guaritore. Ovviamente, sono imbonitori a pagamento! Perchè poi la cosa che accomuna sempre i ciarlatani e gli imbonitori è la fame di soldi e la fama di essere bravi che si conquistano pagandosi la pubblicità. Noi vogliamo parlarvi, invece, di una Clinica Medica che è al tempo stesso un Centro di Medicina e Chirurgia rigenerativa d’eccellenza, dove con tecniche di guarigione e rigenerazione di tessuti danneggiati da traumi di natura meccanica o derivanti da gravi patologie croniche come il diabete o le ulcere, i medici non vi promettono guarigioni miracolose ma un serio, sicuro ritorno alla normalità. Dunque un recupero di una eccellente condizione di vita, una restituzione della integrità della salute perduta per i motivi più disparati.
Rigenera HBW. La sala di Aspetto della Clinica e la vista di cui gode sul Golfo di Napoli
Questa Clinica si chiama Rigenera HBW Napoli. HBW è un acronimo che in inglese sta per “Human Brain Wave” ovvero l’onda del cervello umano, che poi è la società che detiene anche i brevetti dei dispositivi medici specializzati nella selezione e nell’utilizzo clinico di cellule staminali umane.
La cosa bella è che in un Paese, l’Italia, dove tutti vanno ad investire a Milano o nel profondo Nord, c’è chi sceglie di creare una attività d’impresa nel campo medico di eccellenza al Sud, nella capitale del Sud, a Napoli. Il centro clinico nasce sulla collina di Posillipo, luogo di una bellezza impareggiabile. Da solo, il posto in cui sorge la clinica, è luogo di salute, già che dalla clinica ci si perde con lo sguardo e i pensieri nel mare del Golfo di Napoli, con vista sulle isole e il Vesuvio. Le prime sofferenze di chi arriva in clinica si attenuano guardando fuori la finestra lo spettacolo della natura. Poi ci sono i medici e i servizi medici che offre la Clinica Rigenera Napoli che sono il cuore pulsante di servizi sanitari all’avanguardia. Cominciamo col dire chi ha investito in questo centro medico risorse e professionalità. Sono due medici e un imprenditore napoletano nel campo della sanità e dell’assistenza sanitaria. Sono giovanissimi. Hanno avuto coraggio. E soprattutto voglia di mettersi in gioco in una metropoli tanto bella quanto complicata, Napoli. È forse uno dei pochi casi in cui ci sono imprenditori che invece di lasciare Napoli per investire in altri lidi, restano a Napoli, fanno sforzi incredibile per creare dal nulla una azienda che offre servizi sanitari all’avanguardia e crea occupazione.
Rigenera HBW. La camera operatoria dove si alterneranno medici provenienti anche dall’estero e l’apparecchiatura elettromedicale che seleziona cellule staminali umane
Giancarlo Arra è da qualche anno direttore delle relazioni esterne dello Sbarro Health Research Organization di Filadelfia e si occupa di finanziare l’eccellenza nella ricerca genetica di base per curare e diagnosticare il cancro, le malattie cardiovascolari, il diabete e altre malattie croniche della società opulenta post-industriale.
L’altro socio è Antonio Graziano, cofondatore della HBW ovvero l’azienda produttrice di Rigenera, brevetto di cui è inventore. É dottore in scienze odontostomatologiche, professore a contratto del master in Paradontologia della Università di Torino ed inventore, appunto, di tre brevetti sulla selezione e l’utilizzo di cellule staminali umane
Il terzo socio di Rigenera Napoli è Riccardo d’Aquino, specialista in Chirurgia Odontostomatologica, cofondatore di Rigenera Hbw e co-inventore assieme a Graziano dei brevetti per la selezione e l’uso delle cellule staminali umane. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche proprio riguardanti l’uso di tecniche avanzate di rigenerazione di tessuti umani.
Rigenera Napoli. Da sinistra Giancarlo Arra, Antonio Graziano e Riccardo d’Aquino
Da queste tre professionalità, tre giovani ed eccellenti professionisti nasce l’idea di questa clinica a Napoli.
Quali servizi medici offrono nella clinica napoletana dove spesso sono accolti anche calciatori ed altri atleti di tante specialità sportive agonistiche che hanno qualche sofferenza articolare o qualche ferita chirurgica o traumatica da curare bene e in tempi spediti?
La Clinica, che si trova in via Petrarca, luogo bellissimo di Napoli, offre cure specialistiche per la guarigione completa di ferite chirurgiche, ferite traumatiche, lesioni con esposizione di ossa, tendini o placche metalliche, ustioni, suture chirurgiche con tendenza alla deiscenza e sternotomie grazie ad una camera operatoria di ultimissima generazione.
C’è una sala operatoria di ultima generazione, con tecnologia all’avanguardia. È pronta, va solo usata. In questa sala operatoria, per qualunque occorrenza, si alterneranno medici e chirurghi anche provenienti da altri Paesi che vogliono essere presenti su Napoli come professionisti ed hanno scelto Rigenera come loro partner.
C’è un ambulatorio per visite mediche in ortopedia e traumatologia dove si alternano eccellenti professionisti del campo. Troverete spesso anche il capo dello staff medico della società sportiva calcio Napoli, il dottor Alfonso De Nicola, ovvero quel medico che spesso vedete in Tv perchè tiene in perfetto stato di salute e in eccellenti condizioni fisiche tutti i campioni del Napoli.
C’è una sezione dedicata alla consulenza per pazienti oncologici. Chi fa radioterapia o chemio spesso viene lasciato solo nei giorni in cui non si reca presso la struttura sanitaria per i trattamenti. Rigenera Napoli vuole colmare questo vuoto per non far sentirsi mai soli, mai abbandonati i pazienti. L’obiettivo è tenerli sotto stretto controllo e aiutarli anche sotto il profilo psicologico. A Rigenera Napoli troveranno sempre assistenza, anche telefonica, grazie ad un oncologo e uno psicologo.
C’è uno studio medico dentistico modernissimo.
Infine, ma non per ultimo, c’è un laboratorio di tricologia dove utilizzando sempre il metodo Rigenera, ovvero il selettivo utilizzo di cellule staminali umane dallo stesso paziente si possono ottenere risultati eccezionali, certificati, anche nel campo della ricrescita dei capelli e nella lotta alla alopecia androgenetica.
Che cosa ci piace di più di questa Clinica “Rigenera”? Oltre ai servizi medici moderni e all’avanguardia, all’uso delle staminali umane, le apparecchiature elettromedicali inventate e brevettate dai medici, fa piacere segnalare alcune cose, che sembrano scontate, banali, ma non lo sono.
La poltrona dell’odontoiatra e il dispositivo medico Rigenera
La prima cosa è la pulizia dei locali della clinica di via Petrarca. Poi c’è la sobrietà del luogo dove arrivano pazienti che come prima impressione si sentono a casa e non in una clinica che comunque richiama sempre sofferenze fisiche o di salute. C’è ovviamente la bellezza del posto sia per la vista che è unica ma anche per come è arredata dal clinica. Dentro i locali di Rigenera ci sono esposte opere dello scultore e pittore napoletano, dal respiro internazionale, Lello Esposito.
Infine ma non per ultimo, ci sono la cortesia e l’accoglienza dei pazienti che sono un tratto distintivo di Rigenera. Quando parliamo di queste cose, ci riferiamo anche al fatto che la medicina (pubblica o privata) ha un costo. E in questo costo dovrebbero esserci sempre la capacità di curare, la cortesia e l’umanità nell’approccio di qualunque paziente, la pulizia e infine la guarigione dai mali con cui si arriva in una struttura sanitaria deputata dalla cura. A Rigenera ci sono tutte queste cose. E c’è anche un’altra cosa, forse quella più bella: l’umanità. Ci sono persone (medici e imprenditori allo stesso tempo) che hanno studiato formule per aiutare a guarire anche chi non ha abbastanza soldi per curarsi. Che cosa stiano dicendo? Che a “Rigenera HBW” di Napoli ci sono giornate in cui essere visitati dal medico del Napoli, il dottor De Nicola, non costa nulla se non puoi permettertelo. Puoi fare una vista dentistica o tricologica gratis in certe occasioni. Insomma è un bel posto Rigenera. È una clinica ma è come sentirsi a casa propria, sentirsi al sicuro e affidarsi nella mani di professionisti che hanno come loro obiettivo principale non i tuoi “soldi” ma la tua “salute”.
Clinica Rigenera HBW Napoli /Via Petrarca, 129 – Palazzina N – I Piano – Cap: 80123 – Napoli
Arrivano le prime ammissioni di responsabilità dall’inchiesta sulle presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti al Comune di Sorrento, che nei giorni scorsi hanno portato in una cella del carcere di Poggioreale il sindaco Massimo Coppola e un suo collaboratore, Francesco Di Maio.
I due, entrambi arrestati in flagranza di reato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata, si sono trovati oggi davanti al gip Emanuela Cozzitorto accompagnati, rispettivamente, dagli avvocati di fiducia Giovanbattista Pane e Alessandro Orsi: il sindco ha accusato un lieve malore e ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre Di Maio, secondo quanto si è appreso, avrebbe fornito delle conferme agli investigatori circa la natura di quei seimila euro che un imprenditore avrebbe consegnato ai due durante una cena, sostengono gli investigatori, era stata appositamente organizzata.
Soldi che per l’accusa sarebbero parte di una “mazzetta” versata per un appalto finito nelle mani dell’imprenditore in questione. E mentre le indagini proseguono, emergono nuovi particolari sugli arresti in flagranza avvenuti la sera di martedì, il 20 maggio: le banconote trovate addosso al sindaco e al suo collaboratore – il primo aveva 4.500 euro, il secondo 1.500 – erano state fotocopiate dai finanziari (per registrane i numeri di serie) prima della consegna. Inoltre, sotto il tavolo dove i tre si sono accomodati per la cena, quella sera, era stata preventivamente sistemata dagli investigatori una microspia che ha captato le parole dei commensali.
Seduti ai tavoli vicini, poi, non c’erano dei normali clienti ma dei finanzieri in borghese. Infine, nei bagni del ristorante, erano state nascoste delle telecamere grazie alle quali gli inquirenti hanno potuto vedere e registrare Di Maio mentre contava il denaro appena ricevuto dalle mani dell’imprenditore. L’inchiesta della Procura di Torre Annunziata (sostituti procuratori Schioppi e De Micheli, procuratore Nunzio Fragliasso) vede indagate ventidue persone, tra cui il sindaco, dirigenti e funzionari comunali di Sorrento, collaboratori del primo cittadino e imprenditori, nei confronti dei quali vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, turbativa d’asta e peculato.
Tra gli iscritti anche Giuseppe Razzano, assistente territoriale di Pina Picierno e rappresentante legale della società Comunicando, che nel 2021 si è aggiudicato l’appalto per la promozione del “Brand Sorrento”, uno di quelli finiti nel mirino degli investigatori. “Non ho subìto alcuna perquisizione e non mi è stato notificato alcun provvedimento. Sono pronto a tutelare la mia immagine e professionalità in tutte le sedi opportune”, ha detto Razzano. I fatti menzionati nell’inchiesta inoltre risalgono al periodo 2021-2022, mentre “la collaborazione con Picierno inizia a ottobre 2024”, ha aggiunto Razzano.
In quell’occasione, a quanto si apprende, il diretto interessato – come avviene di prassi all’Eurocamera – ha fornito il casellario giudiziario e dei carichi pendenti, che risultavano privi di notizie di reato. Indagato anche il presunto “sensitivo” e cartomante Raffaele Guida, definito dalla procura di Torre Annunziata e dai finanzieri, fiduciario e referente del sindaco di Sorrento, conosciuto come “Lello il sensitivo”. Durante le perquisizioni disposte dagli investigatori, il cash dog Gringo delle fiamme gialle ha trovato 167mila euro nell’incavo del suo tavolo da biliardo.
Oggi l’Associazione “I Colori dell’Autismo” ha donato materiali ludici alla Smile Room dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli. La stanza, inserita nel nuovo Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia, è pensata per accogliere i piccoli pazienti in un ambiente sereno e su misura. All’incontro erano presenti il direttore sanitario Fulvio Aloj, il professor Giancarlo Di Gennaro e il dottor Alfredo D’Aniello, neuropsichiatra infantile.
Un ospedale a misura di bambino
La Smile Room è una stanza di degenza colorata e accogliente, con letti e comodini adatti ai bambini, pareti vivaci e immagini ispirate al mondo delle fiabe. È uno spazio che non cura solo il corpo ma anche l’animo del piccolo paziente. «Il bambino con epilessia è prima di tutto un bambino – spiega il dottor D’Aniello – e va accolto in un ambiente che rispetti i suoi bisogni emotivi oltre che clinici».
La scienza conferma che un ambiente ospedaliero sereno e positivo può migliorare gli esiti della cura. La Smile Room nasce proprio per accompagnare i bambini nel loro percorso ospedaliero con un approccio globale, che superi la sola diagnosi medica. Un luogo dove anche un semplice gioco può diventare veicolo di benessere e conforto.
Un centro all’avanguardia
Il nuovo Centro Epilessia, rinnovato a febbraio, accoglie pazienti a partire dai sei anni. È stato aggiornato con tecnologie all’avanguardia ma anche reso più umano, accogliente e funzionale. All’interno di questo progetto, la Smile Room rappresenta un tassello essenziale per garantire un’assistenza completa e rispettosa della persona.
Una rete di solidarietà sul territorio
Il dottor D’Aniello ha ringraziato la Direzione sanitaria e la Fondazione Neuromed per il sostegno, ma anche il professor Di Gennaro, che ha fortemente voluto la realizzazione della Smile Room. «Oggi è una giornata speciale – ha detto – anche grazie alla generosità dell’Associazione “I Colori dell’Autismo”, che ha regalato giochi ai nostri bambini. La loro sensibilità dimostra quanto sia importante essere vicini a tutti i piccoli pazienti, a prescindere dalla patologia».
Una visione nuova della cura
La Smile Room è un simbolo concreto di una sanità che cambia, capace di mettere al centro il paziente, soprattutto quando è un bambino. È un passo verso un ospedale che sa accogliere con un sorriso, dove le terapie si affiancano all’empatia e all’ascolto, e dove anche una stanza colorata può fare la differenza.
Altro che venerdì di relax: in Campania il fine settimana inizia col botto, versione social. A premere il grilletto verbale è, come da tradizione consolidata, Vincenzo De Luca, che nella sua diretta Facebook settimanale ha deciso di riscrivere le regole della comunicazione istituzionale: tra mistificazione, miracoli e monumenti immaginari.
Questa volta nel mirino del governatore — ormai più performer che presidente — è finito uno dei suoi bersagli preferiti: il Partito democratico, suo ex amore tossico. E l’argomento, nemmeno a dirlo, è quello dei trasporti.
“Dovrebbero fare un monumento alla Regione Campania per quello che ha fatto in questi anni”.
Un monumento? Forse in ghisa, posizionato tra due treni della Circum in ritardo, con il volto di De Luca scolpito in espressione accigliata, a sgridare i pendolari che osano lamentarsi. Ma attenzione: la statua non deve essere inaugurata da esponenti del Pd, perché — parola di governatore — “nel Pd per fare carriera bisogna essere imbecilli”. Una frase che neanche Totò avrebbe osato scrivere in una sceneggiatura.
L’attacco, come sempre, ha un suo stile: sarcastico, apocalittico, autocompiaciuto. Ma anche molto lucido nel bersagliare “i politicanti di Roma” che, a suo dire, si dividono le regioni come le fette di un panettone di pessima qualità:
“Una Regione a me, una a te, senza pensare alle famiglie e alle imprese”.
Nel frattempo, in Campania — annuncia il presidente — il trasporto pubblico sarebbe “eccellente nel 90% dei casi”. Il restante 10%, ovvero la famigerata Circumvesuviana, viene elegantemente definita ‘una criticità’, come se fosse solo una leggera sbucciatura su un’opera d’arte.
E per chi osa criticare, De Luca ha una domanda semplice e diretta:
“Tu che cosa proponi? Il nulla.”
Il nulla, appunto. Come le coincidenze a Porta Nolana.
Alla fine del sermone settimanale, resta un messaggio chiaro: se vi capita di parlare con uno che osa dire che i treni in Campania non funzionano, fategli presente che ha appena offeso un miracolo. E ricordate: se siete nel Pd e non siete imbecilli, forse state sbagliando partito.