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Riforma non incide, al Csm è ancora sfida tra correnti

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Cambia composizione, non piu’ 16 ma 20 togati, e cambia la legge elettorale. Ma nonostante la riforma Cartabia abbia spinto per le candidature indipendenti, nelle elezioni del Csm vincono i candidati delle correnti tradizionali. La riforma aveva l’intento di allargare la partecipazione e c’e’ stato – questo si’ – un boom di candidati, 87 in tutto, che non ha paragoni con il passato. Ma a prevalere sono i candidati sostenuti dai gruppi maggioritari anche nell’Associazione nazionale Magistrati. In attesa che in Cassazione si ultimi lo spoglio, nel prossimo consiglio siederanno dunque Maria Luisa Mazzola, Bernadette Nicotra ed Edoardo Cilenti di Magistratura Indipendente, Mariafrancesca Abenavoli, Genantonio Chiarelli e Marcello Basilico di Area, Antonino Lagana’ e Roberto D’Auria, eletti nei collegi con un sistema maggioritario. Altri cinque seggi verranno ufficializzati domani, assegnati con il proporzionale a candidati sostenuti da Magistratura Democratica, AltraProposta (che ha scelto i candidati con il sorteggio), Unicost, Area e MI. Proseguira’ domani lo spoglio per il secondo collegio dei pm, per ora passano Eligio Paolini (MI) e l’indipendente Roberto Fontana. Ieri erano stati eletti tra i magistrati della Cassazione Paola D’Ovidio, ex segretaria di Magistratura Indipendente, e Antonello Cosentino, esponente di Area. La riforma non ha dunque inciso sul peso delle correnti? Il segretario di uno dei gruppi associativi confessa: “Non e’ superabile con nessun sistema, nemmeno con il sorteggio. Anche il quel caso individueremmo il candidato piu’ vicino alle nostre istanze. Delle correnti si vede la parte peggiore, la struttura di potere, ma noi ci riuniamo attorno a delle idee”. Non e’ stupito dell’esito Eugenio Albamonte, ex presidente dell’Anm e segretario di Area, gruppo delle toghe progressiste: “Eravamo stati i primi a dire che non avrebbe consentito spazi per le candidature indipendenti. Almeno non c’e’ stata la forte bipolarizzazione che ci si poteva aspettare”. Nella settimana delle elezioni politiche, qualcuno prevedeva una svolta a destra nella magistratura, anche perche’ le toghe di sinistra si sono presentate divise, tra Area e Magistratura Democratica. “L’avvicinamento delle categorie di destra e sinistra alla magistratura – continua Albamonte – e’ sempre un azzardo, sicuramente c’e’ una presenza forte di una magistratura piu’ conservatrice”. “Destra e sinistra e’ una narrazione sbagliata – e’ netto Angelo Piraino, segretario di Magistratura Indipendente il gruppo delle toghe moderate – quello che ci distingue e’ il da farsi. Noi crediamo nell’indipendenza non solo verso l’esterno ma anche all’interno, nei confronti dei capi degli uffici. E crediamo nei criteri predeterminati, con un punteggio, per assegnare gli incarichi. E sono queste le cose che ci distinguono, non l’essere di destra o sinistra”. Si dice moderatamente soddisfatta la presidente di Unicost, Rossella Marro che puo’ contare allo stato su tre seggi. Senza Piercamillo Davigo, Autonomia e Indipendenza (che nel 2018 aveva 2 seggi) per ora resta fuori e il segretario Guido Marzella riconosce che l’assenza ha pesato. Ma il rammarico piu’ grande e’ che non solo la riforma non ha limitato il peso, ma ha accentuato quello delle correnti piu’ grandi: “Avevamo avvertito di questo rischio – dice – forse l’obiettivo era conservare l’esistente”.

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San Giorgio a Cremano, 13enne pestato dal branco nel parco

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Un trauma cranico, varie contusioni sul corpo e una prognosi di quindici giorni: sono le conseguenze riportate da uno studente di 13 anni vittima di un brutale pestaggio verificatosi domenica sera in un parco comunale di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli.

Il giovane – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – è stato accerchiato da una ventina di giovani che senza una apparente ragione hanno cominciato prima a spintonarlo per poi proseguire col pestaggio vero e proprio. Uno dei baby criminali aveva con sé un tira-pugni, altri mazze di legno e mazze ferrate. Una ragazzina assiste al pestaggio e urla, ma il branco non si ferma. Si susseguono pugni, calci, colpi di spranga sul corpo, al volto, alla testa, senza alcuna pietà. Durante il pestaggio appare anche un coltello.

Il parco comunale di via Aldo Moro è meta di tanti giovani ma i baby criminali – molti dei quali provenienti dal quartiere napoletano di Ponticelli – non si fermano e vanno via indisturbati solo quando hanno finito la violenza lasciando il giovane tramortito ed esanime.

La vittima, in evidente stato di choc, viene medicata all’ospedale Santobono di Napoli: ne avrà per quindici giorni. Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.

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Tenta la truffa con un messaggio sulla pagina Fb della Questura

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Si susseguono nelle ultime settimane i tentativi di truffe online, spesso portate avanti attraverso richieste di denaro necessarie a sostenere fantomatiche cure salva vita. L’ultima, in ordine di tempo, ha avuto però un bersaglio inaspettato: la Questura di Trento. È stato infatti pubblicato dall’utente “Charlotte Petra” un commento ad un post della Questura cittadina.

“Ho una malattia grave, un cancro alla gola che mi condanna a morte certa, e in totale ho 800.000 euro, che vorrei trasmettere a una persona affidabile e onesta. Ho una società che importa olio d’oliva rosso in Portogallo e 6 anni fa ho perso mio marito, l’ho sperimentato molto e non posso sposarmi fino ad oggi, non abbiamo figli. Voglio donare questo importo prima di morire in modo che i miei giorni siano contati a causa di questa malattia per la quale non riesco a trovare una cura, ma una società in Portogallo non vuole sapere se puoi usare questa donazione. Questa è la mia e-mail: charlottegudrunpetra@gmail.com”.

Tuttavia, non vi è stata – da parte del personale della Questura – alcuna interazione, necessaria affinché questa tipologia di truffa potesse avere successo. Questo infatti il metodo che viene utilizzato in questi casi: una somma di denaro allettante, accompagnata ad una storia commuovente, viene messa a disposizione dell’utente inconsapevole, a fronte dell’effettuazione di un bonifico immediato affinché tale somma – asseritamente “bloccata”, come in questo caso – possa essere trasferita al cittadino ignaro della truffa. La Questura invita quindi la cittadinanza a fare attenzione ad ogni improvvisa richiesta di denaro da parte di enti, di estranei, nonché di quelle provenienti da fantomatici figli che lamentano lo smarrimento del proprio telefono cellulare e richiedono – attraverso un numero di telefono diverso dal proprio – denaro per cure mediche improvvise, segnalando tempestivamente ogni operazione sospetta alle Forze dell’Ordine.

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Tragedia a Napoli, giovane turista tedesca investita e uccisa da un camion dei rifiuti

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Una vacanza attesa si è trasformata in tragedia per Lisa Herbrich, turista tedesca di 27 anni, morta in seguito a un tragico incidente stradale a Napoli. L’incidente è avvenuto intorno alle 2 del mattino di lunedì, quando Lisa, mentre percorreva via Foria su una bicicletta elettrica a noleggio, è stata investita da un camion dell’Asìa, azienda di raccolta rifiuti.

Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dai soccorritori del 118 e il trasporto urgente prima all’ospedale Vecchio Pellegrini e poi all’ospedale del Mare, la giovane non ha superato i gravi traumi riportati, tra cui un’emorragia cranica importante. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria presso il Policlinico federiciano, in attesa degli esami autoptici che saranno cruciali per le indagini.

La polizia municipale dell’Unità Operativa Chiaia, guidata da Bruno Capuano, sta conducendo le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente, avvalendosi anche delle immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Dai primi accertamenti, sembra che un improvviso cambio di direzione della ciclista possa aver reso inevitabile l’impatto con il camion che stava svolgendo la sua abituale raccolta di rifiuti.

L’autocarro e la bicicletta sono stati sequestrati per ulteriori analisi, mentre il conducente del camion è stato sottoposto a test per valutare il suo stato psicofisico al momento dell’incidente.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo cordoglio: «Siamo profondamente addolorati per questo tragico incidente e ci stringiamo ai familiari della vittima in questo momento di grande dolore. Speriamo che le indagini possano presto chiarire le dinamiche e le eventuali responsabilità.»

Lisa Herbrich, che aveva già visitato Napoli e l’Italia per motivi di studio, era tornata in città con alcuni amici per una breve vacanza. La sua morte ha scatenato una vasta ondata di solidarietà, specialmente tra la comunità ciclistica. Luca Simeone, direttore del Napoli Bike Festival, ha sottolineato il deterioramento delle condizioni di sicurezza stradale per i soggetti più vulnerabili e ha annunciato l’intenzione di richiedere un’audizione alla Prefettura di Napoli. Inoltre, è prevista l’apposizione di una bici bianca nel luogo dell’incidente, in memoria della giovane studentessa.

Questo tragico evento riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale nelle grandi città italiane e sull’importanza di garantire un ambiente sicuro per tutti gli utenti della strada, in particolare per i ciclisti e i pedoni, frequentemente esposti a rischi elevati.

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