Il drone dall’alto per controllare quello che accade a terra. Gazzelle dei carabinieri o carabinieri motociclisti a terra per verificare che le misure di distanziamento sociale per frenare il contagio vengano rispettatte. Stare a casa, uscire solo se strettamente indispensabile, è l’unico farmaco efficace contro il covid 19. E a farlo assumere ai napoletani più riottosi ci pensano i carabinieri. E lo fanno ricorrendo alla tecnologia. Questo drone ha una capacità e una velocità di manovra a basse quote, una speditezza nella sorveglianza che un tradizionale elicottero non può assicurare. E così l’Arma dei carabinieri a Napoli schiera pure i droni per far capire a chi ancora fa fatica a comprenderlo, che nessuno deve stare col naso fuori dall’uscio. Questo che vedete all’opera è il primo drone usate per il controllo del quartiere di Scampia. Si chiama Apr, acronimo di Aeromobile a pilotaggio remoto. A manovrarlo, in questa occasione, in questo primo volo, è Andrea Scarica, maggiore dell’Arma, comandante del settimo nucleo elicotteri carabinieri di Pontecagnano. Un ufficiale che pilota elicotteri veri. Si devono a lui in questi anni i colpi più duri inferti ai narcos stabiesi che coltivano ettari e ettari di marijuna sui Monti Lattari, in zone impervie e inaccessibili che però Sarica e i suoi uomini hanno scovato e poi distrutto, facendo danni per milioni di euro alle organizzazioni criminali. Oggi la guerra aerea si fa con i droni e la si fa al virus covid 19. Controllare che nessuno esca da casa, che non ci siano assembramenti di persone. I controlli sono semplici.
Il maggiore Sarica dall’alto segnala quello che non va o che deve essere controllato perché sospetto, a terra ci pensano gli uomini del tenente colonnello Alessandro Dominici, comandante del nucleo radiomobile del comando provinciale di Napoli, a verificare tutto. “Le persone stanno rispondendo con responsabilità alle misure adottate dal governo centrale e regionale. È un periodo senza precedenti – spiega Dominici -, ogni tanto troviamo qualcuno che fa fatica a comprendere, e nei confronti di costoro, non legittimati a stare fuori dall’abitazione, dobbiamo procedere con le sanzioni”. “L’uso del drone – argomenta Sarica – ci consente di effettuare verifiche in tempo reale e in assoluta sicurezza nei centri abitanti e in tutte le aree critiche”. Come dire, anche se non voliamo con un elicottero, l’uso di questi velivoli, che in costanza di stato di emergenza sanitaria possono essere usati in città grazie ad un provvedimento dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile), faranno anche un lavoro migliore. Dunque tutti avvisati: restate a casa perchè ve l’impone la legge. Ma restateci anche perché i carabinieri vi prendono e vi sistemano a casa o in quarantena o in carcere se violate reiteratamente le norme. Ah, quelle che vi abbiamo mostrato sono anche sperimentazioni relative al controllo del territorio con criteri più moderni. Domani, alla fine di questa emergenza, i droni torneranno utili anche per altri controlli. Quelli anticrimine, ad esempio.