Collegati con noi

Cronache

Renzi condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale, deve risarcire 15mila euro

Pubblicato

del

Alla Provincia di Firenze bastava un solo direttore e lui ne nominò quattro. Provocando così un danno erariale pari a 125 mila euro. “Un aumento di spesa”, scrivono i giudici della Corte dei Conti della Toscana nel motivare la condanna di Matteo Renzi per un danno erariale pari a 125 mila euro. Il caso riguarda quattro nomine risalenti al 2006, quando l’ ex premier era presidente della Provincia di Firenze già da due anni: dopo le dimissioni dell’allora direttore generale, la giunta Renzi decise di nominare non un suo sostituto, ma ben quattro direttori centrali, riuniti in un collegio provinciale, nonostante lo statuto dell’ente prevedesse una figura unica.
I quattro ex dirigenti della Provincia sono stati condannati mercoledì insieme a Renzi a pagare somme dai 10 mila ai 37 mila euro e oggi ricoprono ruoli apicali tra il Comune e la Provincia del capoluogo toscano: sono Lucia Bartoli, Luigi Ulivieri, Liuba Ghidotti e Giacomo Parenti, oggi direttore generale di Palazzo Vecchio. Insieme a loro mercoledì i giudici contabili hanno condannato anche l’ allora assessore al Bilancio, Tiziano Lepri.
Secondo la Procura di Firenze – che aveva chiesto l’archiviazione – il danno erariale per queste nomine ammontava a 800.000 euro ma i giudici contabili poi hanno derubricato la somma a 125.000. Ma mercoledì per l’ex premier e oggi senatore di Scandicci, è arrivata una nuova doccia fredda: negli ultimi giorni sempre la Corte dei Conti toscana gli ha notificato un “invito a dedurre” per un nuovo presunto danno erariale pari a 69 mila euro, stavolta relativo al 2009 quando Renzi era stato eletto sindaco di Firenze spinto dal vento della “rottamazione”. In quel caso l’allora primo cittadino aveva assunto con contratto articolo 90 due collaboratori per la comunicazione – il capo ufficio stampa e portavoce Marco Agnoletti e Bruno Cavini – nonostante entrambi fossero privi di laurea. Questa nuova indagine è nata grazie all’esposto del consigliere comunale di Sel, Tommaso Grassi, noto anche per la battaglia sugli scontrini di Renzi durante il mandato a Palazzo Vecchio. Se il senatore dem oggi preferisce chiudersi in un insolito mutismo e non commentare la vicenda, a parlare per lui è il suo storico avvocato Alberto Bianchi che ha già annunciato il ricorso in appello per la condanna da 15 mila euro mentre parla di accuse “inspiegabili” rispetto ai due uomini dello staff della comunicazione. “Già in passato è stato stabilito che non c’ è bisogno di laurea per lavorare nello staff del sindaco”, ha spiegato ieri: “Siamo fiduciosi e come già avvenuto in altri casi, in primo grado c’ è una grancassa mediatica per poi ignorare l’ assoluzione o l’ archiviazione”.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

Frattamaggiore: rientrati a casa i due sposi scomparsi pochi giorni dopo le nozze

Pubblicato

del

Maria Zaccaria e Pietro Montanino, la coppia di sposi scomparsa da Frattamaggiore (Napoli) il 29 ottobre 2024, sono rientrati a casa. La notizia è stata diffusa dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” sui propri canali social. La loro scomparsa, avvenuta pochi giorni dopo il matrimonio celebrato il 25 ottobre, aveva destato preoccupazione nella comunità locale.

Durante la loro assenza, i due figli della coppia, un neonato e un bambino più grande figlio della donna, erano stati affidati ai nonni. Le ricerche, che avevano coinvolto anche don Maurizio Patriciello, si sono concluse positivamente con il loro ritorno a casa in buone condizioni.

Continua a leggere

Cronache

Pompei: turista newyorkese si introduce di notte negli scavi per scattare foto, denunciato

Pubblicato

del

Nella notte tra il 2 e il 3 novembre 2024, il personale di vigilanza del Parco Archeologico di Pompei ha rilevato, attraverso i sistemi di videosorveglianza, la presenza di un individuo che si aggirava all’interno del sito dopo esservi entrato da via Villa dei Misteri. L’uomo, un turista newyorkese di 28 anni, incensurato, è stato sorpreso mentre scattava fotografie nelle varie aree degli scavi.

Allertati immediatamente, i Carabinieri della stazione di Pompei sono intervenuti sul posto, identificando e fermando l’intruso. L’uomo è stato denunciato per l’intrusione non autorizzata; al momento, non sono stati riscontrati danni al patrimonio archeologico.

Il direttore del Parco Archeologico ha espresso gratitudine verso il personale del Ministero della Cultura e l’Arma dei Carabinieri per l’intervento tempestivo ed efficace, sottolineando l’efficacia del sistema di sicurezza in atto.

Continua a leggere

Cronache

Schlein attacca Meloni sulla sanità, sgarro da Pd campano

Pubblicato

del

Elly Schlein in campagna elettorale in Umbria attacca la Meloni. Tema su cui batte forte quello della sanità: “la spesa sanitaria sul pil con lei al governo sta arrivando ai minimi storici da 15 anni” e parla di “vergogna” per il caso Gemmato, il sottosegretario alla Salute con una partecipazione in una società di sanità privata a lui stesso promossa. Ma nelle stesse ore il Pd in Campania, nonostante il no deciso della segretaria, spiana la strada al terzo mandato del governatore Vincenzo De Luca e apre una crepa nei dem.

La riunione di maggioranza approva la proposta per consentire di bypassare il vincolo delle due consiliature e successivamente la commissione Affari Sociali recepisce e approva il provvedimento che sarà portato all’esame della seduta del Consiglio regionale di martedì prossimo. Anche in Campania viene accolto il principio dell’ineleggibilità del governatore che abbia fatto due mandati, ma il computo scatta dall’approvazione della legge. Quindi, via libera a De Luca. Tra i consiglieri regionali del Pd prevale la fedeltà a Vincenzo De Luca, a conclusione di giorni tormentati ma con un finale ancora da scrivere, soprattutto in attesa delle decisioni che prenderà eventualmente il partito a livello nazionale contrario ai tre mandati.

Ma nel suo tour de force elettorale umbro, la segretaria glissa ed evita la polemica interna, concentrandosi piuttosto sulle critiche al governo: “Sono settimane che Giorgia Meloni dà i numeri sulla sanità. La destra non crede nella sanità pubblica”. Sotto accusa anche la candidata governatrice del centrodestra, Donatella Tesei: “il suo programma chiedeva di rafforzare il privato ed è l’unica promessa che è stata in grado di mantenere”.

Intanto in Campania, nel corso della riunione di maggioranza per tentare di evitare uno strappo lacerante è stata avanzata la proposta di tenere separate la questione del terzo mandato, per il quale comunque arriverà un sì, dalla indicazione del nome del candidato alla presidenza della Regione, da formalizzare in un secondo momento. Un compromesso irriso dalle opposizioni.

“De Luca ha scambiato la Regione per il cucinotto di casa propria. I balletti tra presidente e maggioranza sono una vergogna senza fine. Se la Schlein e il suo PD consentono questo scempio perderanno ogni residuo di credibilità. Tanto non li salverà nessuna legge truffa. Faranno la fine dei capponi di Renzo”, dichiara Antonio Iannone, senatore e commissario regionale Fdi in Campania, che chiosa: “siamo alle comiche finali”. Gli strascichi della riunione di maggioranza e le tensioni tra i dem hanno portato ad un rinvio continuo della commissione Affari Sociali convocata in un primo momento alle 16 e il cui inizio è stato fatto slittare fino alle 18,30. In serata arriva il via libera al provvedimento con il voto favorevole degli esponenti del centrosinistra. Contrari il Movimento 5 Stelle e il centrodestra.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto