Stefano Caldoro, ex presidente della Regione Campania e capo dell’opposizione in Consiglio regionale, ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili da consigliere regionale. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa nella Sala Nassirya del Consiglio regionale, durante la quale Caldoro ha spiegato le ragioni della sua decisione, sottolineando il valore politico e simbolico del suo gesto.
“Penso che siamo agli ultimi sette mesi di legislatura. Abbiamo approvato l’ultimo bilancio, in cui il ruolo dell’opposizione è stato fondamentale. Da qui in avanti resta solo lo scontro politico e la campagna elettorale. Io non sarò candidato al Consiglio regionale, quindi non ha senso restare, bloccherei energie. Non ho bisogno di una poltrona per fare politica” – ha dichiarato Caldoro.
Il suo posto in Consiglio verrà occupato da Maria Grazia Di Scala, che rientra tra i banchi dell’opposizione per Forza Italia.
Un gesto di strategia politica
Caldoro ha sottolineato che la sua decisione mira a rafforzare il centrodestra, favorendo il ricambio e il dinamismo interno della coalizione:
“Dando spazio ad altri, porto energie in più alla nostra area politica. Non è un modo per uscire dalla politica, ma per dare un contributo diverso” – ha precisato.
Le reazioni politiche: tra elogi e critiche
La decisione di Caldoro ha suscitato reazioni contrastanti all’interno del centrodestra campano.
Chi lo elogia: “Dimissioni attive, Caldoro è una risorsa”
Il viceministro Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia) ha definito le dimissioni di Caldoro un “atto generoso”, utile a consolidare il successo del centrodestra alle prossime elezioni regionali.
“Da presidente della Campania ha lavorato per il risanamento finanziario senza cedere al populismo. Ha migliorato l’uso dei fondi europei e, da capo dell’opposizione, ha garantito trasparenza amministrativa. Sarà ancora centrale per il centrodestra campano e meridionale”.
Sulla stessa linea Luciano Schifone, che ha parlato di una scelta di alto senso istituzionale:
“Dal momento che ha deciso di non ricandidarsi, lasciare il seggio è una scelta ammirevole. La sua esperienza sarà preziosa per il centrodestra”.
Anche Gianpiero Zinzi (Lega) ha espresso parole di stima:
“Caldoro è un politico di qualità e un galantuomo. La Campania ha vissuto la sua stagione migliore con lui. La sua esperienza sarà fondamentale per costruire un nuovo progetto per la nostra regione”.
Chi lo critica: “Finalmente si chiude l’era dei perdenti”
Di segno opposto il commento del deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, che ha accolto le dimissioni con tono critico:
“Le sue dimissioni ci hanno ricordato che era consigliere regionale. Il centrodestra si libera finalmente dopo 15 anni: mai era accaduto che chi aveva perso venisse ricandidato dopo cinque anni, per poi ottenere il peggior risultato in Europa. Finalmente si chiude la fase dei ‘perdenti di successo’ e si apre la stagione delle vittorie”.
Rubano ha inoltre definito “fantasie” le ipotesi di un incarico governativo per Caldoro.
Il futuro del centrodestra campano
Le dimissioni di Caldoro rappresentano un punto di svolta per il centrodestra campano, che si prepara alle elezioni regionali in un clima di rinnovamento e ridefinizione degli equilibri interni.
Il dibattito resta aperto: se da un lato Caldoro viene riconosciuto come una figura di esperienza, dall’altro emerge una chiara volontà di voltare pagina e puntare su nuovi volti.
Il prossimo appuntamento politico sarà la definizione del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, in una sfida che si preannuncia determinante per il futuro dell’area politica.