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Razzismo: Daspo a tifosa, scagionata cestista che reagisce

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Quelle parole, “sei una scimmia” urlate dagli spalti della palestra Carim di Rimini verso una giocatrice di basket 17enne – e rilanciate in un video postato su Facebook che ha poi fatto il giro d’Italia – costano caro a una ‘mamma-tifosa’ di Cesena raggiunta da un Daspo di due anni, per cui non potrà assistere a nessuna manifestazione sportiva, affibbiatole dalla Questora di Rimini, Olimpia Abbate. Intervenuta così, sui fatti dello scorso lunedì quando la donna, madre di due avversarie della giovane, aveva apostrofato in maniera becera la giovane in campo nel derby tra la Happy Basket Rimini e la Nuova Virtus Cesena nel campionato di pallacanestro femminile Under 19. Quando era piovuto quell’insulto, l’atleta aveva lasciato il parquet per dirigersi verso la tribuna e raggiungere la tifosa. E per questo, a norma di regolamento, era stata espulsa rischiando una squalifica.

Adesso, a una manciata di giorni dalla partita, il giudice sportivo della Fip dell’Emilia-Romagna ha deciso che per lei, ragazza di colore residente a Santarcangelo di Romagna, può bastare una “deplorazione” riconoscendole l’attenuante di avere reagito ad una grave offesa, inequivocabilmente discriminatoria e razzista. Epilogo invocato a gran voce, in maniera trasversale sulla rete e fuori, e decretato dal giudice sportivo che ha invece disposto per la Nuova Virtus Cesena 3 turni a porte chiuse a causa del comportamento discriminatorio della sua sostenitrice. Figura da cui, ben prima dell’arrivo del Daspo, la squadra cesenate – che aveva immediatamente fatto sentire la sua vicinanza alla giovane riminese e stigmatizzato il comportamento della donna in una lettera pubblicata sul suo sito – ha preso le distanza in maniera netta e inequivocabile.

La sezione basket femminile della Nuova Virtus che ha al vertice due leggende della palla a spicchi italiana come Ivana Donedel e Mara Fullin, ha fatto sapere alla donna, come riporta la stampa locale, di non essere persona gradita invitandola a non presentarsi più a qualsiasi evento legato alla squadra. In attesa dell’esito delle indagini aperte sul caso dalla Procura Federale della Fip e archiviato il ritorno in campo della 17enne – martedì sera nella vittoria della Happy Basket Rimini contro Castel San Pietro per 63-44 in cui ha segnato 5 punti – domenica ci sarà sarà l’occasione per le due società romagnole investite, loro malgrado, dal clamore mediatico, di scrivere una nuova pagina.

Più edificante. Le due formazioni maggiori, che militano nel campionato femminile di Serie B – con Rimini a quota 22 punti in classifica e Cesena subito dietro a 20 – si sfideranno sul parquet della Nuova Virtus e, per l’occasione, i due club hanno pensato a una iniziativa condivisa con le giocatrici a entrare in campo indossando una maglia con la scritta ‘No al razzismo’. Facendo calare il sipario su una vicenda che il presidente della Fip, Gianni Petrucci non aveva esitato a definire subito “vergognosa e incommentabile”.

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De Laurentiis attacca Fifa e Uefa: “Mi hanno restituito Rrahmani e Anguissa sfasciati, basta con troppe partite e nazionali obbligatorie”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis critica Fifa e Uefa per l’eccessivo numero di partite e per gli infortuni subiti dai giocatori convocati in Nazionale. “Le società devono poter decidere se mandarli o no”.

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (foto Imagoeconomica) torna a puntare il dito contro Fifa e Uefa, denunciando ancora una volta l’eccessivo numero di partite e la gestione delle pause per le Nazionali, che stanno compromettendo le stagioni dei club.

In collegamento video con l’evento Motore Italia – America’s Cup, De Laurentiis ha espresso tutta la sua rabbia per gli infortuni che hanno colpito Amir Rrahmani e Frank Anguissa dopo gli impegni internazionali.

Ho prestato Rrahmani ed è tornato sfasciato, Anguissa è tornato sfasciato. Non si può andare avanti così. Quando ci sono i campionati devo arrivare fino alla fine senza interruzioni. Bisogna avere meno squadre e fare meno partite”.


“Le società devono decidere se mandare i giocatori in Nazionale”

Il patron azzurro ha rilanciato la sua proposta di riforma dei rapporti tra club e federazioni:

I giocatori prendono uno stipendio dalle società e le società devono poter decidere se mandarli o no in Nazionale. Se un calciatore si infortuna durante gli impegni internazionali, deve essere previsto un risarcimento e la riapertura del mercato per sostituirlo”.

Un attacco diretto al sistema internazionale del calcio, che secondo De Laurentiis penalizza i club a vantaggio degli organismi sovranazionali.

Alla Fifa e all’Uefa dei campionati nazionali non interessa nulla”, ha concluso con tono polemico.


Un grido d’allarme che divide il calcio europeo

Le parole di De Laurentiis riaccendono un dibattito mai sopito: quello sull’iperinflazione del calendario calcistico.
Tra Champions, campionati, Nations League e tornei continentali, le squadre sono costrette a giocare quasi senza soste, con il rischio di aumentare infortuni e stress fisico.

Il presidente del Napoli, da anni tra i più critici verso il sistema Fifa-Uefa, chiede una riforma radicale: meno partite, più tutele per i club e maggiore equilibrio tra interessi economici e sportivi.

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Ben Shelton chiude le Finals a testa alta: “Fa male, ma mi spingerà a lavorare di più”

Dopo la sconfitta contro Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino, Ben Shelton ammette la delusione per il 0-3 nel girone ma promette di tornare più forte nel 2026. “Fa male, ma mi spingerà a lavorare di più”.

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Si chiude con amarezza l’esperienza di Ben Shelton alle Atp Finals di Torino. Dopo la sconfitta contro Jannik Sinner, lo statunitense ha terminato il torneo con tre ko nel girone, ma senza perdere la lucidità e la fiducia nel suo percorso.

“È difficile concludere la stagione in questo modo, con uno 0-3 alle Finals – ha detto Shelton in conferenza stampa –. Per me è stato comunque un anno fantastico, con tanti aspetti positivi. Il tennis è pieno di alti e bassi: questo mi spingerà a lavorare ancora più duramente nella pausa invernale e mi renderà ancora più entusiasta per la stagione 2026. Fa male, questo è certo.”


“Superato al servizio, ma non è stata una brutta partita”

L’americano ha analizzato con onestà la sfida contro Sinner, riconoscendo la superiorità dell’avversario ma anche alcuni segnali incoraggianti nel suo gioco:

“Sicuramente non è stata la mia migliore prestazione, ma non direi nemmeno che sia stata una brutta partita. Dopo un periodo di assenza, mi ci vuole un po’ per ritrovare il ritmo, e farlo alla fine dell’anno, quando gli altri sono in grande forma, è complicato. Ho giocato bene dalla linea di fondo e a rete, ma sono stato semplicemente superato al servizio: è stato il tema ricorrente di tutte e tre le partite qui.”


L’obiettivo: ripartire con più forza nel 2026

Shelton guarda già avanti: la delusione per Torino è solo uno stimolo in più. A 22 anni, il talento americano resta una delle promesse più brillanti del circuito e promette di tornare più competitivo nella prossima stagione, con l’obiettivo di stabilizzarsi tra i primi dieci al mondo.

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Sinner vola in semifinale: “Felice e grato al pubblico, una partita difficile ma ho tenuto duro”

Jannik Sinner batte Ben Shelton e vola in semifinale alle Atp Finals di Torino. “È stata una partita difficile, ma ho tenuto duro mentalmente. Sono felice e grato al pubblico che mi ha sostenuto”.

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Jannik Sinner chiude da imbattuto la fase a gironi delle Atp Finals di Torino e conquista la semifinale grazie alla vittoria in due set contro lo statunitense Ben Shelton. Al termine del match, l’azzurro ha voluto ringraziare i tifosi che lo hanno sostenuto dal primo all’ultimo punto.

“È stata una partita difficile – ha detto Sinner a bordo campo – ho solo cercato di restare lì mentalmente, soprattutto contro un giocatore di questo tipo. È stata un’ottima partita, il pubblico mi ha aiutato tantissimo e lo voglio ringraziare. Sono felice di essere in semifinale, cercherò di giocare con una buona energia, poi vediamo come va.”

Prima di lasciare il campo, il numero uno azzurro ha salutato i tifosi scrivendo sul vetro della telecamera “A domani”, un messaggio che è già diventato virale tra gli appassionati.


“Non sono una macchina, ma sto facendo le scelte giuste”

In conferenza stampa, Sinner ha poi analizzato la partita con la consueta lucidità, sottolineando l’importanza dei dettagli nei momenti chiave:

“Finora sto facendo le scelte giuste nei momenti giusti. Con Zverev, se non avessi servito così bene, so che avrei perso. Se oggi al tiebreak fossi andato sotto di un minibreak, potevo anche perdere il set. Nel tennis non si sa mai, sono piccoli momenti.”

L’altoatesino ha però ribadito che, pur essendo in un periodo di forma straordinario, non si sente invincibile:

“Una partita prima o poi la perderò, non sono una macchina. Però sono sempre contento di mettermi in gioco. Quando metti sempre pressione all’avversario, stai facendo le cose giuste: qualcosa di positivo esce sempre.”


Ora la semifinale con De Minaur

Domani alle 14:30, Sinner affronterà Alex De Minaur nella semifinale dell’Inalpi Arena. L’Italia del tennis sogna la finale, mentre il giovane campione altoatesino continua a mostrare la sua maturità tecnica e mentale, confermandosi tra i protagonisti assoluti del circuito mondiale.

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