Collegati con noi

Sport

Raul Albiol: grazie Napoli, se arriva lo scudetto torno a festeggiare

Pubblicato

del

“Sono stati sei anni incredibili aNapoli mi sono sentito a casa. Voglio ringraziare la citta’, i tifosi e la societa’. Qui ho passato bei momenti della mia carriera, e’ mancato solo il sogno scudetto, ma mi aspetto che il Napoli possa realizzarlo nei prossimi anni e se arrivera’ a fine stagione saro’ di certo qui a festeggiare”. Cosi’ Raul Albiol saluta Napoli dopo sei stagioni in azzurro nel giorno in cui viene ufficializzato il suo passaggio al Villarreal. “Sarei molto felice – ha aggiunto a Radio Kiss Kiss – se il Napoli vincesse il titolo, lo merita e sta andando nella direzione giusta, ci sono tante possibilita’ di arrivarci. Nell’ultimo anno di Sarri ci credevamo, ma questo e’ il calcio. Nei prossimi anni il Napoli puo’ arrivarci perche’ ha una grande squadra e un ottimo allenatore. Credo sara’ ancora lotta con la Juve e al secondo anno con Ancelotti, il Napoli fara’ meglio e poi arriveranno rinforzi quest’estate. Ancelotti e’ uno dei migliori in Europa. La Juventus vince da 8 anni, vediamo se ci riuscira’ ancora con Maurizio”. A proposito del passaggio di Sarri ai bianconeri, Albiol spiega: “Nel calcio niente mi sorprende, mai. Abbiamo visto tanti passaggi di calciatori da una squadra ad un’altra, anche quando si odiano, questo non sorprende. E’ una scelta che ha fatto perche’ crede sia la migliore. E’ ovvio che alla citta’ di Napoli non piaccia questa decisione, ma va rispettata”. E il centrale spagnolo ha parlato anche del suo successore nella coppia con Koulibaly, Manolas: “Ogni giocatore nuovo -spiega – deve avere un buon livello perche’ il Napoli e’ forte. E’ normale che la squadra azzurra debba prendere calciatori importanti perche’ deve competere, come fa da anni, in campionato e Champions League”. Albiol chiude spiegando la sua scelta, a 33 anni, di tornare in Spagna per chiudere la carriera: “E’ stata dura lasciare Napoli. L’interesse del Villarreal e’ forte da due anni, ha fatto anche uno sforzo per prendermi. Arriva sempre il momento dell’addio, e’ arrivato il mio. Ma portero’ sempre Napoli nel cuore”.

Advertisement

In Evidenza

Juventus, bilancio in rosso di quasi 200 mln

Pubblicato

del

L’assemblea degli azionisti della Juventus ha approvato oggi il bilancio al 30 giugno 2024, chiuso con un passivo di 199,2 milioni di euro. Prima ancora di iniziare i lavori assembleari è stato il momento di Giorgio Chiellini: l’ex difensore, alla prima apparizione nella nuova veste in un’occasione come questa, è stato applaudito e accolto dal boato della platea. Per Gianluca Ferrero, invece, era la seconda assemblea da presidente: “Sono arrivato da un anno, ho scoperto una realtà che non conoscevo – ha spiegato il numero uno del club – noi qui abbiamo presente tutti cos’è la prima squadra, ma in realtà la Juve è davvero molto di più: ha 22 squadre, ci sono 650 atleti e abbiamo anche la Juventus One con ragazzi disagiati”.

Il club bianconero è ancora senza sponsor principale dopo la chiusura del rapporto con Jeep: “Siamo in trattativa con diversi brand e società con interesse di visibilità internazionale, consideriamo di arrivare a un accordo entro la fine di questa stagione – ha spiegato l’ad Scanavino – e nel frattempo abbiamo pensato di dare visibilità a Save the Children, mentre qualche settimana fa abbiamo chiuso con lo sponsor di manica Azimut”. Sul rosso di bilancio, invece, pesa tanto la mancata partecipazione alle coppe europee: “Ha avuto un impatto di circa 130 milioni, siamo in proiezione positiva in termini di risultato netto” ha sottolineato Scanavino. E si è anche parlato anche del famoso ‘lodo Ronaldo’: “Non siamo d’accordo con la decisione del 50 e 50, quindi l’abbiamo impugnato davanti al tribunale di Torino” ha spiegato Ferrero.

Il club, nel frattempo, continua a crescere in maniera vertiginosa sui social. “Siamo il primo brand in Italia come followers, il creator lab fornisce il materiale e abbiamo creato una struttura dove si creano contenuti cortometraggi”, ha spiegato, portando come esempio il recente documentario presentato al Festival di Venezia sulla vicenda di calcioscommesse che ha coinvolto il giocatore della prima squadra Nicolò Fagioli. In futuro c’è l’idea di uno stadio per ospitare la Next Gen e le Women, “Ma non avverrà nel breve, siamo concentrati nel percorso di risanamento della società” ha precisato Scanavino. In chiusura di assemblea i toni si sono scaldati quando si è trattato di modificare lo statuto e “prevedere la possibilità che l’intervento in assemblea e l’esercizio del diritto di voto avvengano esclusivamente tramite il rappresentante designato”. Diversi azionisti hanno abbandonato la sala in segno di protesta, “Abbiamo ritenuto di cogliere questa facoltà, ma non vuol dire che non ci saranno altre assemblee” ha voluto precisare Ferrero con la modifica che è stata approvata.

Continua a leggere

Sport

Inter dalla Champions alla sfida scudetto, c’è il Napoli

Pubblicato

del

Rinfrancata dalla vittoria pesante contro l’Arsenal, l’Inter può presentarsi alla sfida scudetto di domenica sera contro il Napoli con la testa libera e sulle ali dell’entusiasmo. Il successo in Champions League non sarà stato dei più netti, ma al suo interno contiene quell’aspetto mentale che può essere decisivo nel big match contro i due grandi ex Antonio Conte e Romelu Lukaku, grandi protagonisti dello scudetto vinto nel 2020/21 dai nerazzurri.

La ritrovata solidità, con una fase difensiva tenuta in piedi con i denti e con le unghie contro i gunners, può aiutare anche a far dimenticare la fatica nelle gambe, considerando che proprio la capacità di non prendere gol è stato il fardello finora per i nerazzurri in campionato. Primo non prenderle, è stato il mantra in Champions invece. Quattro partite, zero gol subiti, unica squadra insieme all’Atalanta a non aver ancora mai raccolto il pallone in fondo al sacco nei primi 360′ stagionali in Europa: un dato che fa stridere ancora di più invece quello legato alla Serie A, dove invece le reti incassate sono state ben tredici. Per fare un confronto, l’Inter nella passata stagione arrivò a subire il gol numero tredici alla ventisettesima giornata, all’inizio di marzo.

Chiudere la porta, quindi, deve essere la missione per Sommer e compagni anche in campionato. Un aiuto può arrivare dal rientro di Acerbi dopo l’infortunio: il difensore ieri si è scaldato per quasi tutta la ripresa, ma alla fine Inzaghi ha preferito tenerlo per la sfida di domenica contro il Napoli in cui dovrà affrontare Lukaku. Cliente scomodo, ma che già l’anno scorso nella doppia sfida contro la Roma venne limitato proprio dal centrale italiano. Non solo Acerbi, poi, perché domenica Inzaghi dovrebbe rilanciare dal primo minuto anche tutti gli altri big che sono partiti dalla panchina contro l’Arsenal, ovverosia Bastoni, Dimarco, Barella, Mkhitaryan e Thuram, con quest’ultimo che andrà a ricomporre la coppia d’attacco titolare con Lautaro Martinez.

Dal 1′ dovrebbe essere confermato anche Calhanoglu, tornato in Champions League e subito protagonista: non solo con il gol da tre punti contro gli inglesi, ma anche con una prestazione di livello sia in fase di costruzione che in fase difensiva. In sostanza, quell’equilibratore a centrocampo che è mancato all’Inter nelle ultime settimane e che potrà tornare particolarmente utile domenica contro il Napoli.

Continua a leggere

Sport

‘Gigi, grazie in eterno’, Cagliari ricorda Riva

Pubblicato

del

Il 7 novembre, così come il 12 aprile, è una data impressa in modo indelebile nella memoria non solo dei tifosi del Cagliari, ma di tutti i sardi. Il 7 novembre di 80 anni fa nasceva a Leggiuno Gigi Riva, “il più sardo dei sardi” nonostante i natali sulle rive del Lago Maggiore. Il 12 aprile 1970 il Cagliari, trascinato dai suoi gol, vinse uno storico scudetto. Il primo conquistato da una squadra del sud, un evento quasi sicuramente irripetibile. Purtroppo, però, c’è una terza data che i tifosi sardi impareranno a commemorare: il 22 gennaio, giorno della scomparsa di Rombo di Tuono, avvenuta dieci mesi fa. “Oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni, celebriamo quell’uomo che ha fatto innamorare intere generazioni. Buon compleanno, Gigi. E grazie, in eterno”, scrive la società rossoblù in un toccante post pubblicato sul proprio sito. Cagliari e la Sardegna hanno ricordato gli 80 anni di Riva non solo oggi, ma con una serie di eventi iniziata martedì e che si concluderà sabato 9 quando i rossoblù scenderanno in campo alla Domus contro il Milan. Il cielo del 7 novembre 1944: alla ricostruzione al Planetario della volta celeste della notte in cui nacque Riva è toccato l’onore di aprire questa settimana speciale.

Poi l’apertura straordinaria e gratuita del Museo Cagliari 1920 allo stadio; esposizioni di murales e la mostra immersiva “Luigi” a Sa Manifattura. Il Comune di Cagliari stamani ha reso omaggio a Rombo di Tuono dedicandogli un ulivo messo a dimora nel Terrapieno in viale Regina Elena. A Mandas, nel sud Sardegna, il Comune in collaborazione con l’Arst ha deciso di dedicare un treno speciale a Riva, ma anche l’intitolazione di una piazza, la prima in Italia, e una statua artistica. Il clou degli eventi al Teatro Lirico: ospiti sul palco Claudio Ranieri e i ‘suoi’ azzurri Gigi Buffon e Fabio Cannavaro, campioni del mondo nel 2006 quando Riva era il team manager della nazionale, con le canzoni di Piero Marras (autore del celebre brano “Quando Gigi Riva tornerà”) e dei Tazenda. E in tanti oggi non sono voluti mancare al cimitero monumentale di Bonaria, dove è situata la tomba del Mito. Erano pronti già da questa mattina per rendere omaggio a Riva per il suo 80/o compleanno. Ma la tomba si poteva visitare solo nel pomeriggio. E così, dalle 14.30, è iniziato il pellegrinaggio dei tifosi. In tanti hanno voluto recitare una preghiera e portare un fiore all’amato campione, eroe dello scudetto del Cagliari, tutt’ora capocannoniere della nazionale azzurra con un record – 35 gol in 42 presenze – che resiste da 50 anni.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto