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Pulisic decide con l’Empoli, il Milan ora pensa a Praga

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Non una di quelle partite di cui si farà memoria per lo spettacolo offerto, ma una partita che porta comunque altri tre punti che rendono ancora più solida la zona Champions. Al Milan basta un gol di Pulisic deviato da Luperto per battere l’Empoli nella gara in cui Stefano Pioli scollina la vetta dei 350 punti da allenatore del Milan, sospinto anche dalle parole del presidente, Paolo Scaroni. “Lavori tranquillo e tutto andrà bene”, aveva infatti chiarito il presidente rossonero prima del fischio d’inizio. Ovvio che il riferimento fosse non solo e non tanto all’ora e mezza di gioco contro l’Empoli, quanto alla prospettiva di un Milan ormai pressoché certo della prossima Champions League. Ma a quella ci si penserà nella prossima stagione, per ora in cima ai pensieri in un’umida domenica pomeriggio c’è l’Europa League e la partita di Praga, a dispetto di quanto diplomazia e prudenza consenta di ammettere. La scelta degli undici lo conferma, sottolineando come il ritorno degli ottavi contro lo Slavia Praga determini i sei cambi rispetto a giovedì scorso: complici anche le squalifiche di Florenzi e Leao, dentro Okafor e Jovic dal primo minuto.

Ma difesa e centrocampo sono pressoché quelli tipo e a sinistra sgasa Okafor, bravo in avvio a mettere in mezzo per Jovic, anticipato da due passi in corner da Luperto. Arriva a stretto giro un destro di Pulisic respinto da Caprile, ma è tutto fuorché un diluvio di occasioni. Si gioca nella metà campo ospite e il Milan cerca di costruirsi le occasioni allargandosi sulle fasce. Non è partita frizzante, anche per il rigore con cui l’Empoli difende. Un equilibrio che però quando si rompe consente al Milan di passare: a cinque minuti dall’intervallo Bennacer trova lo spazio per Okafor sulla sinistra, palla dietro per Pulisic che batte con il sinistro trovando la deviazione di Luperto per l’1-0. Sacchi annulla per fuorigioco, ma il Var corregge la decisione e convalida il vantaggio. Nel giorno dei 16 anni di Francesco Camarda e delle 250 presenze in rossonero di Davide Calabria, l’americano la decide davanti anche ai due ex attaccanti Milan, Destro e Niang, che si passano la staffetta nell’ultimo quarto d’ora. Proprio Destro, (dopo un bel sinistro di Loftus-Cheek, ha due chance di testa (palo, ma in fuorigioco e colpo telefonato su corner) e fa rimuginare il Milan per non averla chiusa prima. Ai tre fischi, i rossoneri stravincono la partita dei corner (11-4) e comunque portano a casa quella del campo. L’unica che conta, con buona pace dell’estetica, anche perche vale, almeno per qualche ora, il sorpasso sulla Juventus.

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De Laurentiis smentisce voci di dimissioni di Conte: tra noi c’è sintonia speciale, è un uomo vero, orgoglio del Napoli

Aurelio De Laurentiis smentisce sui social le voci sulle presunte dimissioni di Antonio Conte: “Tra noi sintonia speciale. È un uomo vero, dedito al lavoro e orgoglio del Napoli”.

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, interviene sui social per mettere fine alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore su presunte dimissioni di Antonio Conte.
Con un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), il patron azzurro definisce la notizia “una favola”, ribadendo la piena sintonia con l’allenatore e la fiducia nel suo lavoro.


“Tra me e Conte sintonia speciale”

Leggo sul web la favola delle dimissioni di Conte – scrive De Laurentiis –. Amo molto i social perché sono un modo veloce e contemporaneo di far viaggiare i pensieri. Ma voi sapete che non sempre i pensieri sono giusti o condivisibili”.

Il presidente del Napoli prosegue sottolineando il legame che lo unisce al tecnico salentino:
Tra me e Conte esiste da sempre una sintonia speciale, che accomuna uomini che usano le tre ‘C’, che piacciono molto ai napoletani e non solo”.


“Orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero”

De Laurentiis si rivolge poi direttamente ai tifosi, invitandoli a non credere alle voci infondate:
Ai tifosi che hanno letto qualche stupidaggine dico: sono orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero come Antonio Conte, capace di sacrificare ogni secondo della sua vita per la sua professione, con estrema generosità e dedizione”.

Il presidente conclude ribadendo la fiducia nel progetto tecnico:
Questa è la garanzia più importante che si possa dare oggi a un club, ai calciatori e a tifosi esigenti come quelli del Napoli”.


Un messaggio per ricompattare ambiente e squadra

Il tweet di De Laurentiis arriva dopo giorni di tensione per i risultati altalenanti del Napoli e le voci di malumori interni.
Con le sue parole, il presidente azzurro ha voluto riaffermare la piena fiducia in Conte e ricompattare l’ambiente, in vista della ripresa del campionato dopo la sosta.

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Musetti ko all’esordio alle Atp Finals: Fritz troppo solido, l’azzurro cede in due set

Esordio amaro per Lorenzo Musetti alle Atp Finals di Torino: l’azzurro perde in due set contro Taylor Fritz. Prossimo avversario sarà l’australiano Alex De Minaur.

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Partenza in salita per Lorenzo Musetti alle Atp Finals di Torino. L’azzurro ha ceduto in due set allo statunitense Taylor Fritz, numero 6 del ranking mondiale, con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 42 minuti di gioco. Nonostante la buona intensità, il carrarino non è riuscito a trovare contromisure al servizio devastante e alla continuità da fondo campo del rivale.


Servizio e potenza: la chiave del match di Fritz

Il match è stato combattuto ma Fritz non è mai parso davvero in difficoltà. Lo statunitense ha dominato al servizio, mettendo a segno 13 ace e vincendo l’84% dei punti con la prima palla, e gestendo gli scambi con sicurezza grazie ai colpi da fondo campo.
Musetti ha cercato di imporre il suo tennis fatto di variazioni e rovesci in slice, ma il sintetico veloce del Pala Alpitourha premiato la maggiore potenza e stabilità dell’avversario.

Il primo break è arrivato già nel quarto game, con Fritz che ha chiuso il set 6-3. Nel secondo parziale, l’americano ha strappato di nuovo il servizio all’azzurro nel terzo gioco, mantenendo poi il vantaggio fino al 6-4 finale.


Musetti accolto dall’ovazione del pubblico

L’ingresso in campo di Musetti è stato salutato da un lungo applauso del pubblico torinese, che ha sostenuto l’azzurro per tutto l’incontro. Il giovane toscano ha mostrato determinazione e personalità, ma non è bastato per arginare la forza di Fritz, in grande condizione.


Le parole di Fritz e la prossima sfida di Musetti

“Sono molto contento di quello che ho fatto in tutta la partita – ha commentato Fritz a fine match – soprattutto nel primo set. Sono rimasto concentrato e sono felice di come ho chiuso. La stagione è stata lunga e sono un po’ stanco, ma quando vengo a Torino, in un torneo così importante, è facile motivarsi per dare il massimo”.

Per Musetti, il prossimo ostacolo sarà Alex De Minaur, australiano tenace e veloce, in un match che diventa già decisivo per restare in corsa alle Finals.

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Roma batte l’Udinese 2-0 e torna in vetta: decidono Pellegrini e Celik

La Roma vince 2-0 contro l’Udinese con i gol di Pellegrini su rigore e Celik, ritrova la vetta della Serie A e chiude con un altro clean sheet. Grande prova difensiva e sesto clean sheet stagionale per Svilar.

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La Roma ritrova la vetta della Serie A e il sorriso, battendo l’Udinese 2-0 allo stadio Olimpico.
I gol di Pellegrini su rigore e di Celik nella ripresa regalano ai giallorossi tre punti pesanti e un primato condiviso con l’Inter, al termine di una gara solida, intensa e chiusa senza subire reti per la sesta volta in campionato.
Per i friulani, invece, arriva un brusco stop dopo il successo sull’Atalanta che aveva riacceso le ambizioni europee.


Pellegrini sblocca su rigore, Roma padrona del gioco

In avvio, l’atmosfera all’Olimpico si accende con l’omaggio della Curva Sud a Rizzitelli, Nela e Giannini, prima che l’attenzione si sposti sul campo.
Gasperini, premiato come miglior tecnico di ottobre, deve fare a meno di Dybala e Ferguson, e si affida a Dovbyk, Soulé e Pellegrini.
Dall’altra parte, Runjaic schiera l’ex Zaniolo, accolto dai fischi del pubblico giallorosso.

La Roma impone il ritmo e sfiora il vantaggio con Celik, poi con Cristante, che centra il palo con un gran destro dal limite.
L’Udinese risponde con Atta e Kamara, ma al 38’ la svolta: un cross di Mancini trova il braccio di Kamara, e dopo revisione VAR l’arbitro Collu assegna il rigore.
Dal dischetto Pellegrini spiazza Okoye per l’1-0, poco prima che Dovbyk sia costretto a lasciare il campo per un problema muscolare.


Celik raddoppia, Svilar blinda il risultato

Nella ripresa l’Udinese alza il baricentro e Buksa impegna Svilar, ma la Roma chiude i conti al 63’: ancora Manciniprotagonista con l’assist per Celik, che di destro firma il 2-0.
I giallorossi amministrano con maturità e rischiano solo su un errore di Ndicka che regala palla a Zaniolo, ma il suo sinistro viene respinto dal portiere romanista.
Nel finale, Svilar vola a deviare un colpo di testa di Solet e difende il sesto clean sheet stagionale, mentre Atta colpisce il palo.


Gasperini soddisfatto, Roma da capolista

La Roma chiude così con una vittoria netta e una prestazione convincente: solidità difensiva, equilibrio e concretezza hanno permesso ai giallorossi di riprendersi la vetta e di arrivare alla sosta per le Nazionali nel miglior modo possibile.
Per Gasperini, un’altra prova di maturità che conferma la Roma tra le grandi protagoniste della stagione.

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