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I Sentieri del Bello

Procida, torna la processione dei Misteri dopo due anni di stop per la pandemia

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Torna a Procida, venerdì 15 aprile, la Processione dei misteri, un rito che affonda le radici alla fine del XVI secolo e che coinvolge migliaia di isolani. L’evento è inserito, quest’anno, nel programma della Capitale italiana della Cultura 2022. La costruzione dei Misteri – manufatti artistici ispirati ad episodi del Vecchio e Nuovo Testamento e realizzati con vari materiali (cartapesta, legno e altri materiali poveri, con una particolare attenzione al riuso) – è stata avviata nei mesi scorsi e ha dato vita a 30 tavole, che saranno portate a braccio attraverso il centro dell’isola, dal borgo di Terra Murata a Marina Grande. L’evento è organizzato dalla Congregazione dell’Immacolata dei Turchini e fa seguito al corteo dei dodici apostoli incappucciati per l’adorazione nelle chiese, in programma giovedì, a partire dalle 18.00. All’indomani, alle 5.30 del mattino una veglia di preghiera anticipa il corteo del Cristo Morto e dell’Addolorata verso l’abbazia di San Michele. Alle 7.30 il Cristo Morto e i Misteri si fanno largo tra la folla, raccontando – insieme agli episodi della Bibbia – anche pagine legate alla contemporaneità, grazie al talento e alla fantasia delle associazioni che vi lavorano: L’isola dei Misteri, I ragazzi dei Misteri e Venerdì Santo. A portarle a mano centinaia di fedeli vestiti con una veste bianca sormontata da un mantello di colore turchese, il cosiddetto ‘mozzetto’. A rendere più suggestiva l’atmosfera la banda musicale Città di Procida, che intona le marce funebri. Alle 20.00 è in programma invece la Via Crucis con le sacre immagini del Cristo Morto e dell’Addolorata. “Il ritorno della nostra Processione dei Misteri dopo due anni di stop forzato a causa del Covid e in un momento così importante per la nostra isola è per noi un nuovo motivo d’orgoglio e l’occasione per raccontare all’Italia e al mondo una delle nostre principali tradizioni”, ha commentato il sindaco di Procida, Dino Ambrosino. Ne abbiamo parlato con Mara Granito, presidente dell’Associazione Millennium.  

Con quale spirito i procidani accolgono la ripresa di questi riti?

Durante il lungo stop della pandemia, la comunità isolana ha sentito moltissimo la mancanza di questo appuntamento; vivere il Venerdì Santo senza la processione è stato davvero come vivere un giorno di lutto. Questa ripresa è un segno di grande rinascita, tanto attesa e desiderata, ancora più forte data la concomitanza con l’inaugurazione dell’anno da capitale della cultura italiana.

Chi sono gli organizzatori, come è strutturata, quanto dura?

Gli organizzatori sono i confratelli della Confraternita dell’Immacolata Concezione detta  dei Turchini, fondatori di questa tradizione. Tutto ha inizio alle prime ore del mattino, intorno alle 5.30 con la “veglia funebre al Cristo morto”, una statua lignea di grande bellezza, opera dello scultore Carmine Lantriceni del 1728. Al termine della veglia, la statua viene condotta dalla chiesa sede della Confraternita dei Turchini dedicata a San Tommaso D’Aquino alla chiesa madre dell’isola, l’Abbazia di San Michele Arcangelo, nel borgo di Terra Murata. Viene portata in corteo, a spalla dai fedeli, vestiti da confratelli,accompagnata dalla statua della Madonna Addolorata. Alle 7.30 parte la processione dei Misteri, rappresentazioni iconiche che si rifanno a spunti evangelici e alla passione di Cristo, realizzati durante il periodo della Quaresima da tutti i giovani e meno giovani dell’isola. Il più anziano della confraternita fa la “chiamata”, ossia stabilisce l’ordine di sfilata dei Misteri. Chiudono la sfilata le statue del Cristo Morto, della Madonna Addolorata e bambini piccoli  gli “angioletti” vestiti di nero come la Madonna, mentre la banda municipale esegue marce funebri. Il suono stridulo della tromba e il rullo del tamburo annunciano l’inizio della processione. Si attraversano le stradine del centro storico, fino a raggiungere il porto di Marina Grande. Il tutto dura all’incirca 4 ore, in base anche al numero di misteri che sfilano.

Quando è nata questa tradizione e perché? Si sono conservate le stesse motivazioni nel corso degli anni?

Questa tradizione è antichissima, nasce nel 1600 per volontà della Confraternita dell’Immacolata Concezione detta dei Turchini fondata dai Gesuiti. Tutti i partecipanti indossano la tunica bianca da confratello con la mozzetta azzurra. Al principio non venivano realizzati i misteri, ma c’erano i cosiddetti “battenti”, uomini che si battevano il petto con l’ausilio di flagelli in segno di penitenza e sacrificio in memoria della grande sofferenza di Cristo morto in croce. Ben presto questi aspetti “spettacolari” e spesso cruenti, finiranno per sopraffare il raccoglimento che la cerimonia richiedeva. Per ricondurla entro confini intimistici e meditativi, il canovaccio della cerimonia acquisì allora i cosiddetti Misteri diventando una processione con simboli essendo costituita anche da statue “fisse” che non vengono modificate ogni anno.

Quanto fa parte del sentimento di fede e quanto del folklore degli isolani?

La processione del venerdì Santo è di sicuro l’appuntamento più rappresentativo del sentimento di fede e al contempo del folklore degli isolani. Un’occasione per dare sfogo al grande talento artistico e creativo dei procidani spesso anche in competizione tra loro nella costruzione di Misteri sempre più imponenti e sorprendenti. Ma la forte radice religiosa resta alla base della processione e traspare dall’attaccamento della cittadinanza a questo momento e dalla passione che la spinge a portarla avanti nel corso dei secoli. I grandi eventi che caratterizzano la storia, recente e lontana, della nostra isola partono sempre dalla forte fede che conservano e coltivano i procidani.

La processione dei Misteri del Venerdi Santo a Procida ph. Mario Laporta

Quest’anno, in occasione de Procida Capitale della cultura 2022, è previsto qualcosa di diverso? Si attendono presenze illustri?


Per quest’anno non è previsto nulla di diverso per lo svolgimento della processione, sarà rispettata la tradizione, non si aspettano ospiti illustri, o almeno non in via ufficiale. Di sicuro però si registrerà un numero notevolmente maggiore di presenze di visitatori proprio in occasione di Procida capitale della cultura data la visibilità più ampia che questo titolo comporta. Va inoltre ricordato che lo stesso presidente Mattarella in visita ufficiale il giorno dell’inaugurazione ha visitato la “cittadella dei Misteri” e visto la fase finale della costruzione dei Misteri complimentandosi con i costruttori riportando così all’attenzione dei media nazionali l’evento.

Questa festa, e la Pasqua in genere, rappresenta per le nostre terre, le nostre isole, l’inizio anche della stagione turistica. Quali sono le aspettative?


Quest’anno rispetto agli ultimi due che hanno visto un calo turistico proprio a causa della pandemia, con la ripresa dei riti della Settimana Santa e grazie al programma di eventi di Procida capitale italiana della cultura 2022, auspichiamo una ripresa turistica non solo estiva ma che si estenda a tutto l’anno e al ritorno del turismo internazionale.

 

Info e contatti:

www.associazionemillennium.it

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cell e whatsapp: 3348514028 – 3348514252

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