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Cronache

Processo escort, la segretaria di Berlusconi: soldi a Tarantini perchè era in difficoltà economiche

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Nel giugno 2011 Silvio Berlusconi ha fatto recapitare alla famiglia dell’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini 30mila euro, in tre soluzioni, “perche’ era in difficolta’”. Il racconto di quel periodo e delle frequenti consegne di denaro, ritenuti “aiuti alle persone che avevano problemi”, arriva dalla segretaria storica dell’ex presidente del Consiglio, Marinella Brambilla, 57 anni, milanese, al servizio di Berlusconi dal 1979. Brambilla è stata sentita oggi come testimone nel processo in corso a Bari nel quale l’ex premier, attualmente europarlamentare di Forza Italia, è imputato per induzione a mentire. Secondo la pm Eugenia Pontassuglia pagò l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, tramite Valter Lavitola, ex direttore de L’Avanti, perchè mentisse sulle Escort, fornendogli avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro. Alla segretaria di Berlusconi la Procura oggi ha chiesto proprio del denaro destinato a Tarantini. “Lavitola chiamava – ha spiegato Brambilla – chiedendo di stampare foto autografate del presidente che in realta’ erano buste di soldi. Io riferivo a Berlusconi, il quale mi dava indicazioni di prendere da una sua cassetta 10mila euro di denaro contante da consegnare diviso in due buste da 5mila euro ciascuna”. Questa situazione si sarebbe ripetuta per tre volte a distanza di pochi giorni una dall’altra, per complessivi 30mila euro. La segretaria di Berlusconi ha evidenziato che “dava quei soldi per aiutare la famiglia Tarantini” e che “ci sono tantissimi altri casi in cui il presidente ha aiutato persone in difficolta’”. “Abbiamo davanti un personaggio – ha detto – che e’ generoso verso chi ha dei problemi, certo non puo’ aiutare tutto il mondo, ma ha aiutato tante persone”. Alla teste la pm ha rivolto domande anche sulle cene a Palazzo Grazioli alle quali Tarantini portava donne, ma sul punto Brambilla ha risposto che “non avevo nessun ruolo nelle cene, staccavo dal lavoro in segreteria e andavo via, mai avuto contatti con Tarantini e le donne portate da lui”. Il processo proseguira’ il 20 marzo con l’ascolto di altri quattro testimoni, tra i quali il faccendiere che, per conto di Lavitola, andava a Palazzo Grazioli a ritirare le buste col denaro destinate da Berlusconi a Tarantini.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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