La Calabria, fanalino di coda nelle adesioni agli screening oncologici, ha lanciato un appello accorato durante l’evento “Prevenzione del cancro del colon-retto in Calabria: uniti per la salute di tutti”, tenutosi al Teatro Comunale di Catanzaro. L’incontro, promosso da MG Production e patrocinato dalla Regione Calabria, ha evidenziato i ritardi preoccupanti nella prevenzione del cancro del colon-retto (CRC), uno dei tumori più pericolosi ma spesso prevenibili.
Secondo i dati presentati dalla Fondazione Gimbe, nel 2022 il tasso di adesione agli screening per il CRC in Calabria era appena del 2,72%, contro una media nazionale del 28,23%. Il divario è evidente anche per altri tumori:
- Tumore della mammella: 8,61% di adesioni in Calabria contro il 43,1% italiano.
- Tumore della cervice uterina: 12,29% contro il 41,23%.
Questa mancanza di prevenzione ha conseguenze gravi: quasi il 96% dei carcinomi e adenomi avanzati rimane non diagnosticato.
L’importanza della diagnosi precoce
Il cancro del colon-retto è un killer silenzioso, spesso diagnosticato in fase avanzata a causa della scarsa consapevolezza e adesione agli screening. Nino Cartabellotta, presidente di Fondazione Gimbe, ha dichiarato:
“I dati sono allarmanti. Senza diagnosi precoce e trattamento tempestivo, stiamo perdendo l’opportunità di salvare vite. Serve un piano straordinario per riportare gli screening oncologici al centro delle politiche sanitarie.”
Le nuove tecnologie al servizio della prevenzione
Le innovazioni tecnologiche rappresentano un grande alleato nella lotta contro il CRC. Guido Costamagna, direttore del Centro di Malattie Gastrointestinali dell’Ospedale Isola Tiberina Gemelli, ha sottolineato:
“Abbiamo strumenti diagnostici avanzati, ma il problema resta l’aderenza alle prime fasi dello screening. La colonscopia, se eseguita dopo il test del sangue occulto, offre un’alta probabilità di individuare e rimuovere lesioni precancerose.”
Anche Guido Beccagutti, direttore generale di Confindustria Dispositivi Medici, ha evidenziato come l’Italia eccella nella produzione di dispositivi diagnostici, una risorsa fondamentale anche per una regione come la Calabria.
Le iniziative della Regione Calabria
Il sub-commissario alla Sanità della Regione Calabria, Ernesto Esposito, ha illustrato le strategie adottate per migliorare la situazione:
- Incremento degli inviti agli screening: aumento del 50% per raggiungere il 72,5% della popolazione target.
- Motorhome attrezzati: entro il 2025 saranno disponibili cinque unità mobili per screening oncologici (mammella, cervice uterina, colon-retto), distribuite in tutta la regione.
- Coinvolgimento dei medici di base: inserimento degli screening oncologici nell’accordo regionale con le Aggregazioni Funzionali Territoriali.
Un messaggio di sensibilizzazione e speranza
Durante l’evento, testimonianze di ex pazienti e un documentario realizzato con il contributo di 12 gastroenterologi calabresi hanno messo in evidenza l’importanza di adottare stili di vita sani e riconoscere i sintomi del CRC. Il video, un viaggio tra le strutture sanitarie regionali, ha sottolineato il ruolo cruciale della prevenzione e delle tecnologie avanzate.
La lotta contro il cancro del colon-retto in Calabria rappresenta una sfida cruciale per la salute pubblica. Come ha sottolineato Esposito, “La prevenzione deve diventare una priorità assoluta per garantire un accesso equo alla salute, anche nei territori più remoti.”