Collegati con noi

Cronache

Prevenzione e sport, ecco le medicine per godere di ottima salute: sul lungomare di Napoli Tennis & Friends con testimonial d’eccezione

Pubblicato

del

L’espressione è abusata, a qualcuno può sembrare anche banale, ma “prevenire è meglio che curare” non è un modo di dire ma la medicina più potente per combattere le malattie. Ed è proprio questo il filo rosso che lega tutte le manifestazioni sportive che Napoli ospita per il secondo anno consecutivo sul lungomare pedonalizzato: il Tennis & Friends – Salute e Sport… Sport è Salute. È una manifestazione ideata da Giorgio Meneschincheri, direttore medico delle relazioni esterne della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. La finalità dell’evento è quella di sensibilizzare sempre più persone  sull’importanza della prevenzione. Perchè prevenire vuol dire  individuare malattie in uno stadio molto precoce in modo da trattarle in modo efficace e ottenere di conseguenza un maggior numero di guarigioni, riducendo il tasso di mortalità.

Per questo motivo è stato allestito sul lungomare Caracciolo un vero e proprio Villaggio della Salute e dello Sport, che darà la possibilità a quanti vorranno farlo, di sottoporsi a visite specialistiche completamente gratuite. L’anno scorso, la manifestazione ha riscosso un grandissimo successo, con la presenza di 15.000 visitatori e oltre 4.500 check-up realizzati.  Entrando nel villaggio della salute sul lungomare di Napoli, colpisce la vista delle code presenti fuori gli stands per effettuare le visite specialistiche o semplicemente per avere una consulenza su un malanno, un fastidio o più semplicemente una preoccupazione legata allo stato di salute. Segno questo che il messaggio è passato.

L’aria che si respira è quella della festa,  la musica, il mare, il panorama, nonostante un clima da coda autunnale,  probabilmente aiutano a vivere con più serenità un momento, quello di una visita medica, che svolto in una struttura sanitaria avrebbe forse un altro peso. Il Villaggio della Salute, posizionato in uno dei luoghi più belli e suggestivi della città, che accoglie migliaia di napoletani e turisti ogni giorno, è composto da 28 aree specialistiche, dotate di 50 postazioni. 

In 200 tra medici e staff sanitari provenienti dalle più importanti strutture sanitarie di Napoli, del Ministero della Difesa con Marina Militare, Aeronautica Militare, Guardia di Finanza e da quattro associazioni di volontariato, offriranno controlli e screening gratuiti a tutti.

Il connubio sport e salute è di estrema importanza. Lo sport così come la prevenzione aiutano a vivere meglio e più a lungo. 

Per questo quest’anno c’è anche il  Villaggio dello Sport, dove si ha la possibilità di provare ed avvicinarsi a nuove discipline  grazie alla presenza di Federazioni sportive quali (Federazione Italiana Tennis-Federazione Italiana Rugby-Federazione Italiana Sport Equestri-Federazione Italiana Pallacanestro-Federazione Italiana Pallavolo-Federazione Italiana Canoa Kayak-Unione Italiana Tiro a Segno-Federazione Italiana Ciclistica-Federazione Italiana Tiro con l’Arco), assistiti da istruttori esperti.

Passeggiando tra gli stands si può avere la possibilità anche di incontrare una delle tante celebrities presenti alla manifestazione.

Ogni anno, infatti, sono tantissimi i nomi del mondo dello spettacolo e dello sport che fanno da testimonial a sostegno della manifestazione. Molti di questi cosiddetti vip si sono sfidati oggi e lo faranno anche domani sui campi in terra rossa del Tennis Club Napoli, a favore della prevenzione. Abbiamo ritrovato proprio come l’anno scorso, Paolo Bonolis, Max Giusti, Jimmy Ghione, Max Brumotti, Diego Nargiso, Peppino di Capri, Gigi Finizio e tanti altri.  Domani si replica. Il Villaggio sarà aperto per il secondo e ultimo giorno fino alle 18, per offrire a quanti non l’avessero ancora fatto la possibilità di prendersi cura di sé, con una visita specialistica, facendo quattro passi tra un caffè e una sfogliatella.

Advertisement

Cronache

Cantone & Costabile firmano il Presepe di San Pietro: eccellenza artigianale napoletana nel cuore del Vaticano

Storico traguardo per l’artigianato napoletano: Cantone & Costabile realizzano il primo presepe mai affidato a una ditta esterna nella Basilica di San Pietro. Arte, fede e tradizione si incontrano nel cuore del Vaticano.

Pubblicato

del

Per la prima volta nella storia, il Presepe della Basilica di San Pietro è stato realizzato da una ditta esterna al Vaticano. E non poteva che essere napoletana: Cantone & Costabile, autentica eccellenza dell’artigianato partenopeo, già celebre nel mondo per i presepi monumentali di Piazza San Pietro del 2013, 2017 e 2023.

L’opera, che sarà collocata all’interno della Basilica a partire dal 1° dicembre, rappresenta un momento storico e simbolico, capace di unire arte, fede e tradizione in uno degli spazi più sacri della cristianità.


Un capolavoro di arte e tradizione

Ogni elemento del presepe porta la firma inconfondibile della scuola napoletana: materiali pregiati, cure minuziose nei dettagli, colori caldi e armonie luminose che raccontano la nascita di Cristo con l’autenticità e la poesia tipiche di Napoli.

Cantone & Costabile, noti per aver portato la tradizione partenopea nelle piazze e nei santuari più importanti del mondo, confermano con questa impresa la loro maestria artigianale di livello internazionale.

“Per noi è un onore e una profonda emozione poter portare la nostra arte all’interno della Basilica di San Pietro. È un riconoscimento al lavoro e alla passione di tutta la nostra squadra”,
dichiarano Antonio Cantone e Maria Costabile, fondatori dell’azienda.


Un riconoscimento al genio creativo di Napoli

Il nuovo presepe sarà visitabile per tutto il periodo natalizio e offrirà a fedeli e visitatori un’esperienza di spiritualità e bellezza, con il tratto distintivo di un’arte che ha reso Napoli capitale mondiale del presepe.

Con questa nuova creazione, Cantone & Costabile scrivono un’altra pagina straordinaria della loro storia, confermando che l’eccellenza artigianale napoletana è un patrimonio vivo, capace di unire il sacro e il popolare, la tradizione e l’innovazione, sotto la cupola più celebre del mondo.

Continua a leggere

Cronache

Torre del Greco, scoperto un “hub di bitcoin” usato per riciclare soldi delle truffe agli anziani

Un’indagine della Procura di Napoli ha svelato un presunto “hub di bitcoin” a Torre del Greco, usato per riciclare denaro proveniente da truffe e traffici illeciti. Sequestrati 900mila euro e decine di dispositivi informatici.

Pubblicato

del

È uno scenario sorprendente quello ricostruito dagli inquirenti napoletani: una stamperia di Torre del Greco trasformata in un vero e proprio “hub di bitcoin”, una piattaforma per la monetizzazione e il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

A rivelarlo è il quotidiano Il Mattino, in edicola oggi, che racconta i dettagli di un’inchiesta destinata a far discutere.

L’indagine, condotta dal pm Ciro Capasso sotto il coordinamento dei magistrati Vincenzo Piscitelli e Nicola Gratteri, ha portato al sequestro di oltre 900mila euro, decine di schede sim, telefoni cellulari e supporti informatici. Un’operazione che il gip del Tribunale di Napoli, Ivana Salvatore, ha definito “un sequestro unico nel suo genere”.


Il dominus e il wallet “98N”

Al centro della vicenda c’è un imprenditore incensurato, P.P., ritenuto il dominus di una piattaforma informatica che avrebbe gestito flussi di denaro di origine illecita.

Le indagini si concentrano su un wallet elettronico denominato “98N”, che avrebbe fatto da crocevia per numerosi altri portafogli virtuali riconducibili a soggetti con precedenti per reati informatici.

Il sistema, spiegano gli inquirenti, funzionava come una banca d’affari parallela: si entrava con contanti — banconote da 100 o 200 euro — e si usciva con codici numerici, equivalenti a somme di bitcoin pronti a sparire nei circuiti digitali.


Le accuse: attività finanziarie senza autorizzazione

Secondo il gip Salvatore, l’esercizio commerciale coinvolto, pur essendo formalmente registrato come attività di consulenza informatica, non risultava autorizzato alla compravendita di criptovalute presso gli elenchi ufficiali dell’OAM (l’Organismo per gli Agenti e i Mediatori finanziari).

Nessuna delle operazioni sarebbe stata registrata, a conferma del sospetto di un sistema parallelo per il riciclaggio di denaro e la conversione illecita in bitcoin.


Sim nascoste, cellulari e 50 dispositivi sequestrati

L’inchiesta ha portato anche all’arresto in flagranza di S.A.U., un esperto informatico che avrebbe venduto bitcoin per migliaia di euro in collaborazione con il commerciante di Torre del Greco.

Durante il blitz, l’uomo ha tentato di gettare dal balcone alcune sim e nascondere i dispositivi informatici: nel suo appartamento i carabinieri hanno rinvenuto 50 cellulari, alcuni danneggiati dopo essere finiti sugli alberi, altri occultati nel cestello della lavatrice.


Gli ucraini e il filone anabolizzanti

Nell’indagine compaiono anche due cittadini ucraini, ripresi più volte all’interno del capannone della stamperia. Secondo i carabinieri, avrebbero effettuato operazioni di cambio in criptovalute per oltre 500mila dollari in pochi minuti, in concomitanza con incontri con P.P.

Un ulteriore filone riguarda invece un presunto traffico di medicine anabolizzanti, gestito da A.S. e M.L., che avrebbero utilizzato la stamperia come sportello abusivo per il riciclaggio dei proventi.


Ora la parola al Riesame

La difesa, rappresentata dal penalista Mario Angelino, ha già presentato istanza di dissequestro dei beni davanti al Tribunale del Riesame di Napoli.

L’inchiesta, però, secondo quanto scrive Il Mattino, ha già delineato un quadro inquietante: una rete criminale tecnologica, capace di trasformare il denaro delle truffe agli anziani e di altri traffici illeciti in criptovalute impossibili da rintracciare.

Continua a leggere

Cronache

Grosseto, liceale di 15 anni colpisce la vicepreside con un pugno: sette giorni di prognosi per la docente

Shock a Grosseto: uno studente di 15 anni ha colpito con un pugno al volto la vicepreside del liceo classico Aldi. La docente ha riportato una ferita alla bocca e sette giorni di prognosi.

Pubblicato

del

Grave episodio di violenza scolastica al liceo classico “Aldi” di Grosseto, dove un liceale di 15 anni ha colpito con un pugno la vicepreside, docente di matematica, causandole una ferita al volto e sette giorni di prognosi.

L’episodio è avvenuto la mattina dell’11 novembre, all’ingresso del Polo liceale, quando la professoressa stava verificando la situazione all’esterno delle aule dopo aver notato che il ragazzo non era ancora entrato in classe nonostante la campanella fosse suonata da più di mezz’ora.


“Sembrava disorientato”: la ricostruzione dei fatti

Secondo i testimoni, il quindicenne, studente di quinta ginnasio, appariva confuso e disorientato. La docente, preoccupata, si è avvicinata per chiedergli se avesse bisogno di aiuto, ma il ragazzo non ha risposto.

La vicepreside ha quindi avvisato la famiglia, e poco dopo è arrivato il padre. È stato in quel momento, alla vista del genitore, che il ragazzo ha improvvisamente sferrato un pugno al volto dell’insegnante, colpendola con violenza.

L’uomo è intervenuto immediatamente, riuscendo a bloccare il figlio e ad evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.


Docente ferita e ricoverata in ospedale

La professoressa è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto, dove le è stata diagnosticata una profonda lacerazione alla bocca, ma sono state escluse fratture al setto nasale.

Dopo le cure, è stata dimessa con sette giorni di prognosi.


Il liceo indaga sul comportamento del ragazzo

L’episodio ha scosso profondamente la comunità scolastica del liceo Aldi, dove il consiglio d’istituto e la dirigenza stanno valutando il comportamento del ragazzo, descritto come “in uno stato di alterazione anomalo” al momento dei fatti.

“Era come disorientato”, hanno raccontato alcuni studenti presenti all’ingresso del plesso.

Il caso è ora oggetto di approfondimenti interni e di un possibile coinvolgimento dei servizi sociali, mentre la scuola si interroga su come affrontare una vicenda che riaccende il dibattito sulla sicurezza e il disagio giovanile nelle aule italiane.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto