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Prefetto di Napoli: i lavoratori della Sonrisa seguano percorso a sé

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“Il futuro dei lavoratori non è legato a quello degli immobili”. È quanto ha dichiarato il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a Castellammare di Stabia (dove ha tenuto un incontro sull’assalto ultras ad un treno della Circumvesuviana che ha causato tre feriti la scorsa domenica), commentando con i giornalisti l’ipotesi che prevede la costituzione di una cooperativa di lavoratori per gestire la Sonrisa. La proposta è stata anche formulata al sindaco di Sant’Antonio Abate Ilaria Abagnale, città del Napoletano nella quale si trova il cosiddetto Catello delle Cerimonie. Per il prefetto di Napoli, “i lavoratori devono seguire un percorso a sé, che non può essere legato al destino di un immobile che, è bene ribadirlo, sentenze passate in giudicato hanno definito in maniera chiara che è di proprietà del Comune di Sant’Antonio Abate”. Il prossimo 13 febbraio il Comune di Sant’ Antonio Abate ritirerà le licenze dell’ albergo e del ristorante della Sonrisa.

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Giuntoli: momento delicato, ne usciremo insieme con Motta

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“In questi momenti dobbiamo stare tutti uniti, da un momento difficile si esce tutti insieme. Siamo molto dispiaciuti, due gare molto sotto al nostro livello non le avevamo mai fatti. Siamo molto dispiaciuti ma siamo convinti di poterne uscire tutti insieme. Sempre con Thiago Motta? Certo”. Lo ha detto il Football Director della Juventus Cristiano Giuntoli ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta incassata dai bianconeri contro la Fiorentina (3-0). “Ci vuole equilibrio, non si può andare dalle stelle alle stalle, è un momento molto delicato, nei prossimi giorni in maniera molto lucida cercheremo di analizzare quello che è da rimettere a posto – ha aggiunto – In questo momento dobbiamo pensare al nostro obiettivo primario che è entrare in Champions League, è ancora alla nostra portata. E’ centrabile e lo vogliamo prendere”.

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Tennis: Indian Wells; Errani-Vavassori vincono il doppio misto

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Sara Errani e Andrea Vavassori hanno vinto il doppio misto nel torneo di Indian Wells, battendo in finale la coppia formata dalla statunitense Bethanie Mattek-Sands e dal croato Mate Pavic. I campioni in carica allo US Open si sono imposti col punteggio di 6-7, 6-3, 10-8 recuperando da sotto 4-7 nel match tie-break. Nel torneo femminile, hanno raggiunto la finale Aryna Sabalenka e Mirra Andreeva. La bielorussa numero uno del mondo ha sconfitto in solo 51 minuti di partita, la statunitense Madison Keys, n.5 del ranking e del seeding, col punteggio di 6-0, 6-1. La giovane russa, n.11 Wta, si è imposta per 7-6, 6-2, dopo oltre due ore e un quarto, sulla polacca Iga Swiatek, n.2 del ranking mondiale. Sabalenka si è presa la rivincita sulla statunitense che l’aveva battuta in finale all’Australian Open, lo scorso gennaio. “Quella partita a Melbourne mi ha spezzato il cuore. Se avessi perso di nuovo oggi, mi sarebbe entrato in testa e non volevo che accadesse. Ero davvero concentrata”, ha detto la bielorussa.

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SuperBrignone a La Thuile,-18 alla Coppa e vede Triplete

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Federica Brignone fa segnare luce verde ed esplode la gioia del suo pubblico nella conca di La Thuile. Dopo il terzo posto di ieri, nel superG di oggi ha messo tutte in riga. Manca l’ufficialità, ma alle pendici del Rutor la valdostana ha di fatto conquistato la sua seconda coppa di cristallo. Solo 18 punti la tengono lontana dalla certezza matematica, che potrebbe arrivare già nella prima gara a Sun Valley, la discesa libera del 22 marzo. La prossima vera sfida è il Triplete, ovvero la Coppa di SuperG e Discesa – dove e’ prima – oltre a quella generale. E anche in Gigante. dove e’ seconda, se la gioca. Intanto con la vittoria di oggi, con Sofia Goggia seconda a un centesimo e la francese Romaine Miradoli a chiudere il podio, la valdostana ha allungato di altri 50 punti in classifica generale su Lara Gut-Behrami, quarta a 35 centesimi, a pari merito con Corinne Suter. Brignone è ora a 1.454 punti, la svizzera a 1.072.

Una differenza di 382 lunghezze che non basta per l’assegnazione formale: le quattro gare in Idaho ne metteranno a disposizione 400. Ma sia la valdostana sia la ticinese in genere non corrono lo slalom speciale, che è l’ultima delle quattro prove previste, il 27 marzo. In ogni caso, meglio essere pronte. ‘Fede’ anticipa che partirà per la trasferta americana con il materiale per tutte le quattro discipline. Fare lo slalom? “Mi piacerebbe, vedrò quante energie avrò”. Difficile comunque che ce ne sia bisogno. Così si può pensare alle coppe di specialità, anche se la ‘tigre’ di La Salle – “sono riuscita a trascorrere una notte a casa” – appare cauta. “Non so se riuscirò a prenderne una. Non ho alcun dubbio sul fatto che Lara non si farà sfuggire quella di superG tanto facilmente. Ha già mostrato di saper dare il massimo sino alla fine”. Con la vittoria di oggi, Brignone passa davanti a tutte, con la svizzera staccata di cinque punti. Nella classifica del gigante la valdostana è seconda, dietro di 20 lunghezze ad Alice Robinson, che guida a quota 520. La neozelandese “ha sciato enormemente bene tutta la stagione, senza scendere mai dal podio. Non ha l’aria di avere paura di fare il suo massimo”.

Giochi aperti anche in discesa, con Brignone prima (384 punti), seguita da Cornelia Huetter (368) e Sofia Goggia (350). “Non so come saranno le piste e le condizioni. Da un lato vorrei la coppa di discesa perché manca alla mia collezione, dall’altro quella di gigante sarebbe qualcosa di speciale”. Il tetto del mondo a 34 anni? “Sono arrivata al mio massimo livello più tardi della concorrenza, questo è sicuro”, commenta la carabiniera. E il fratello-coach, Davide, spiega che forse proprio questo suo ingresso ‘posticipato’ nell’agonismo potrebbe averla preservata. Con quella di oggi, Brignone ha messo a segno la vittoria numero 37 della carriera e il podio numero 83, a -5 dal mito Alberto Tomba. “Sicuramente c’è una cosa che li accomuna. Io penso il fatto della determinazione”. Perché “sia Alberto sia Federica hanno dimostrato che sono molto determinati, e la convinzione”. Parola di Flavio Roda, presidente Fisi e già allenatore del campione di San Lazzaro di Savena.

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