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Cronache

Ponte di Genova, collaudo terminato,test tutti positivi

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I risultati dei test-collaudo sul ponte ‘Genova San Giorgio’ sono tutti positivi. Il nuovo Ponte di Genova e’ “conforme a quanto ci si aspettava”, dicono nell’entourage di PerGenova dove e’ palpabile la soddisfazione per risultati “eccellenti” dei test cui e’ stata sottoposta la grande struttura di cemento e acciaio. L’entusiasmo e’ tale che si fa a gara a specificare quali sono state le prove e come ha risposto il pinte.

“La prima prova, effettuata con i camion stracarichi di inerti, doveva stabilire la deformazione verticale dell’implacato che doveva essere minore della deformazione di calcolo. Una volta che i camion si sono allontanati dalla formazione compatta assunta in mezzo alla pila, la deformazione elastica e’ stata ampiamente recuperata. Il test e’ stato replicato a ‘cavallo’ della pila 10, per verificare il ‘momento negativo’ ovvero la massima sollecitazione sulla pila. Anche in questo caso il test e’ stato superato. Infine e’ stato effettuato il test della frenatura: i camion, lanciati in velocita’, hanno frenato tutti insieme in un punto specifico. Il test serviva a verificare la reazione degli appoggi a una spinta dinamica, ovvero a indicare la frequenza di vibrazione del ponte. Anche questa prova e’ stata superata. In seguito sono stati effettuati i test sulle centraline che ‘affogate nel cemento o saldate all’acciaio faranno ‘parlare’ il ponte: la struttura infatti puo’ effettuare un autotest e lanciare il relativo ‘allarme’ mentre all’esterno ci sono i robot d’ispezione a controllare il tutto. Anche i bulloni utilizzati hanno un controllo di tensionamento attraverso un codolino apposito.

Il ponte Genova San Giorgio e’ stato sottoposto a condizioni di carico estreme: “mai – dicono in cantiere – si potrebbe verificare una situazione del genere, ovvero avere fermi in colonna su tre corsie (due di marcia e una di emergenza) 44 camion che pesano 45 tonnellate l’uno uno di seguito all’altro senza nemmeno lo spazio per un’auto. Eppure ha sopportato tutto con grande efficienza”. In attesa dell’inaugurazione, che avverra’ il 3 agosto, sulla grande campata si completano le ultime cose: i pannelli di vetro, le righe sul selciato. Poi sara’ pronto. A 1 anno e 3 mesi dal fissaggio del primo palo, a 1 anno dai primi lavori di carpenteria, a 10 mesi dal sollevamento della prima campata, il ponte e’ li’ che aspetta di essere aperto al traffico. “E’ tecnicamente a posto – dicono in cantiere – ed e’ pure bellissimo: guardate, dialoga con la luce”.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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