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Poker del Napoli contro la Roma nello stadio Diego Armando Maradona

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Ritmi blandi nei primi minuti di Napoli – Roma: nelle gambe di entrambe le squadre gli impegni europei e l’emozione della prima in serie A dopo Maradona.
Dzeko ritrovato dopo il Covid fra i giallorossi, Zielinski dal primo minuto nelle fila del Napoli con la maglia ispirata all’Argentina del Diez.


Il Napoli attacca ma senza fortuna, al 13’ poco dopo l’omaggio a Maradona al 10’, la palla finisce di poco a lato. Buoni gli spunti di Insigne, Zielinski e Mertens ed è proprio il belga ad andare più vicino al gol al 22’.


Fallaccio di Pedro su Lozano al 25, punizione da buona posizione, Mertens tira ma viene deviato in calcio d’angolo. Continua ad attaccare il Napoli fino ad arrivare al fallo di Ibanez su Mertens che procura una punizione perfetta per Lorenzo Insigne che punta direttamente la porta e fa gol. Imprendibile per Mirante. Ha piedi buoni Lorenzo ma sembrava il piede di Maradona. Ovvia la dedica a Diego: il capitano del Napoli ha preso la maglia con il numero 10, l’ha mostrata e poi se le’è baciata. al 30’ 1-0 per i padroni di casa.

 

Assurdo giallo a Di Lorenzo. Passano cinque minuti e ci riprova Lozano ma la palla viene deviata in calcio d’angolo.
Brutto fallo di Ibanez su Mario Rui che l’arbitro Di Bello non vede, poi Veretout nello spintonare Lozano si fa male da solo. Nella ripresa è ancora il Napoli a fare la partita: i tre piccoletti, Insigne, Mertens e Lozano, con l’aggiunta di Zielinski finalmente  in gran forma e di Fabian sono sempre davvero pericolosi. Al 50′ gli angoli per il Napoli sono 10 a 0. Subito dopo Mertens viene falciato e rimane a terra per qualche minuto poi si rialza.

La Roma sembra più in palla nel secondo tempo, il Napoli meno attento e meno offensivo.  Ma al 64 minuto il Napoli passa da una fase difensiva ad una offensiva e in tre passaggi (Rui, Insigne, Fabian Ruiz), il centrocampista spagnolo mette la palla alle spalle di Mirante.

È il 2 a 0. Il Napoli torna a dominare in ogni zona del campo, la Roma prova a rifarsi sotto ma al minuto 81 Ciro Dries Mertens chiude la partita con un bel gol di rapina davanti alla porta della Roma. Il folletto belga corregge in gol un gran tiro da fuori di Elmas non trattenuto da Mirante. È il quarto gol in campionato di Mertens. Al minuto 86 grandissimo gol di Politano che assistito anche da un po’ di fortuna in un paio di rimpalli, scarta tre difensori della Roma, mette a sedere anche il portiere Mirante e mette la palla dentro. Poker del Napoli.

 

 

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Alcaraz applaude Sinner: “Esco dal campo a testa alta, ci rivediamo l’anno prossimo”

Carlos Alcaraz riconosce la superiorità di Sinner dopo la finale delle Atp Finals e mostra grande fair play: “Esco dal campo a testa alta. Prepariamoci per l’anno prossimo”.

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Carlos Alcaraz sceglie la via dell’eleganza dopo la sconfitta con Jannik Sinner nella finale delle Atp Finals di Torino. Lo spagnolo, battuto da un avversario che non perde un match indoor da due anni, ha parlato con grande lucidità e fair play.

Fair play totale: “Jannik torna sempre più forte”

“Esco dal campo a testa alta. Sono veramente felice per il livello che ho espresso contro un giocatore che non perde una partita indoor da due anni”, ha detto Alcaraz. “Dopo ogni sconfitta, Jannik torna sempre più forte. Complimenti”.

Parole chiare, sincere, che confermano la stima reciproca tra i due campioni.

La promessa per il futuro: “Preparati bene, perché mi preparo anche io”

Poi il sorriso: “Ora c’è la pausa. Preparati bene per l’anno prossimo perché mi preparo anche io bene”, ha scherzato Alcaraz, indicando che la rivalità continuerà a lungo.

I ringraziamenti: squadra e Torino

Lo spagnolo ha voluto omaggiare anche chi gli è stato accanto: “Ringrazio la mia squadra per la splendida stagione”. E un pensiero al pubblico torinese: “Ovviamente tifavate un po’ più per Jannik, ma non mi avete mai mancato di rispetto”.

Un finale sportivo e maturo di una sfida che ha consacrato Sinner, ma che ha mostrato anche la grandezza del suo avversario.

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Sinner dà la lezione ad Alcaraz e conquista per la seconda volta le Atp Finals

Jannik Sinner domina Carlos Alcaraz e si conferma campione alle Atp Finals 2025 di Torino: percorso perfetto, numeri da leggenda e trionfo davanti al pubblico italiano.

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La lezione del “Maestro” al numero uno del mondo. Jannik Sinner si conferma campione alle Atp Finals di Torino, superando Carlos Alcaraz al termine di una sfida intensa e decisa nei dettagli.

Un successo costruito sui nervi d’acciaio

Il match è stato equilibratissimo, con scambi lunghi e livello altissimo da parte di entrambi. L’azzurro ha vinto 7-6, 7-5 in 2 ore e 15 minuti, mantenendo un percorso immacolato: cinque vittorie, tutte in due set.

Numeri da Olimpo del tennis

Questa stagione ha consacrato Sinner tra i grandissimi:

  • finalista in tutti e quattro gli Slam;

  • finale e titolo alle Finals, traguardo raggiunto prima solo da Federer e Djokovic;

  • 10 vittorie consecutive nel torneo dei migliori;

  • 31 successi di fila sul cemento indoor;

  • tre titoli stagionali tra Slam e Finals.

Un’annata da record, con un premio superiore ai 5 milioni di euro e una classifica che ora gli sta stretta: il numero 2 del ranking sembra un traguardo provvisorio.

Le parole del campione

“È stata una stagione incredibile e finire qua a Torino con questa partita è fantastico”, ha dichiarato Sinner. “Ho dovuto salvare un set point nel primo set, servire bene nei momenti decisivi. Contro Carlos bisogna giocare al massimo. Vincere così significa tantissimo”.

Con queste sensazioni e questa solidità, nel 2026 l’obiettivo è uno soltanto: riprendersi il trono del tennis mondiale.

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Sinner domina Alcaraz e vince le Atp Finals 2025 di Torino

Yannik Sinner batte Carlos Alcaraz in due set e conquista le Atp Finals 2025 di Torino: trionfo storico per il tennis italiano.

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Yannik Sinner è il nuovo maestro del tennis mondiale. A Torino, nella finale delle Atp Finals 2025, l’azzurro ha superato il numero uno del mondo Carlos Alcaraz con un successo netto e maturo.

Una partita intensa e dominata

Il match si è chiuso in due set, 7-6 e 7-5, dopo 2 ore e 15 minuti ad altissima intensità. Sinner ha imposto ritmo, lucidità e coraggio nei momenti decisivi, gestendo con freddezza il tie-break del primo set e accelerando nel finale del secondo.

Un trionfo storico per l’Italia

Con questa vittoria, Sinner firma una delle pagine più brillanti del tennis italiano, conquistando il titolo più prestigioso dopo gli Slam e confermando la sua crescita ai massimi livelli.

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