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Plusvalenze, la Procura della Figc: riapriamo processo plusvalenze su Juve e altri club

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Si riapre un nuovo fronte plusvalenze della giustizia sportiva, e al centro c’è la Juventus, ma non solo. Il club bianconero, già alle prese con l’inchiesta sui bilanci della Procura della Repubblica torinese e con l’indagine Uefa sul fair play finanziario e l’accordo raggiunto, rischia ora di dover affrontare ben tre processi sportivi in Figc: al fascicolo aperto dalla Procura di Giuseppe Chinè sulla vicenda contratti, subito dopo le dimissioni del Cda, si è aggiunta oggi la richiesta di riaprire il processo plusvalenze concluso in appello con un nulla di fatto e l’apertura di un ulteriore fascicolo, su nuovi fatti rilevanti, ovvero plusvalenze con altri club rispetto a quelli del processo sportivo già chiuso, emersi dai nuovi atti acquisiti dai pm di Torino. E in serata arriva la replica del club bianconero che conferma di avere ricevuto, insieme ad altre 8 società, una “impugnazione per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello, del 27 maggio 2022, divenuta definitiva”, sull’inchiesta plusvalenze.

Una nota in cui la Juventus spiega che “potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta”. A ridosso di un Natale non certo festoso, la Procura Figc ha rimesso nel mirino dunque il club bianconero, insieme con altre società. L’indagine della squadra guidata da Chinè, che non aveva retto al doppio giudizio del Tribunale federale e della Corte d’appello – col proscioglimento di una sessantina di dirigenti e undici società, di cui cinque di serie A -, ha trovato nuova linfa negli atti giunti da Torino, chiesti e acquisiti subito dopo la richiesta di rinvio a giudizio di Andrea Agnelli, Pavel Nedved e altri dirigenti bianconeri.

Quegli atti sono stati esaminati dalla procura Figc e hanno portato oggi alla notifica alle parti interessate della richiesta di revocazione per la sentenza definitiva della giustizia sportiva, oltre che all’apertura di una nuova inchiesta. I club coinvolti, oltre alla Juve, sono Samporia, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara. Il ricorso riguarda anche 52 dirigenti delle medesime società e porterà alla richiesta di condanna alle sanzioni nel corso dell’udienza di discussione del ricorso di fronte alla Corte Federale di Appello. Ma la Procura, a seguito dell’acquisizione degli atti da Torino, ha avviato, nell’ambito di un nuovo procedimento, un’attività di indagine di propria competenza nei confronti della Juve e di altre società “per ulteriori condotte disciplinarmente rilevanti”.

Nel procedimento conclusosi a maggio, la Procura aveva fatto richiesta di sanzionare le società coinvolte con maxi multe, senza penalizzazioni in classifica – pur previste dal cds -, e di infliggere lunghe inibizioni ai dirigenti. Per l’allora presidente bianconero, Andrea Agnelli, erano stato chiesti un anno di inibizione (e 800 mila euro di multa al club) e 16 mesi per l’ex ds, Fabio Paratici ma entrambi – oltre a tutti gli altri ‘imputati’ – avevano ottenuto il proscioglimento in primo grado e il respingimento del ricorso in appello. In seguito all’avviso di garanzia ad Agnelli e altri dirigenti bianconeri, Chinè aveva chiesto alla Procura di Torino l’acquisizione di nuovi atti dell’inchiesta per valutare se vi erano elementi per riaprire il processo. Cosa che è avvenuta, a norma dell’articolo 63 del cgs, coinvolgendo società citate nell’inchiesta penale come interessate dal domino plusvalenze, tra le quali non c’è il Napoli.

Nel frattempo, la procura guidata da Chine’, dopo le dimissioni del Cda bianconero, aveva aperto un altro fascicolo sul capitolo dei contratti bianconeri, sempre legato all’inchiesta della procura torinese. La notizia della possibile revocazione è arrivata nel giorno in cui il nuovo dg, Maurizio Scanavino si è presentato a squadra e staff. “Ha detto poche parole ma significative. I programmi non cambiano e c’è la stessa ambizione di vincere”, ha fatto sapere il tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, dopo il successo in amichevole contro il Rijeka allo Stadium a porte chiuse. Il club prova quindi a ripartire e a voltare pagina dopo lo scossone di quasi un mese fa, con le dimissioni di tutto il consiglio d’amministrazione dello scorso 28 novembre, ma la strada ora si fa ancora più in salita, con la riapertura di un filone d’indagine della giustizia sportiva che si sperava chiuso.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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