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Plusvalenze, deferiti dal procuratore della Figc 11 club: ci sono anche Juventus e Napoli

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Undici club – tra cui spiccano Juventus e Napoli – e 61 persone a processo sportivo per le plusvalenze. Il procuratore della Figc ha infatti deferito al Tribunale Federale Nazionale oltre al club bianconero e quello partenopeo, altre 9 societa’ (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara, Delfino Pescara 1936) “per avere contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette Societa’, sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale, violando in tal modo anche l’art. 31 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva”. L’inchiesta e’ quella che la Procura della Figc aveva avviato nei mesi scorsi – e chiusa il 21 febbraio – in seguito alla segnalazione della Covisoc, l’organismo di controllo sulle societa’ di calcio, sulla “valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze”. Le societa’ (5 di serie A, 2 di serie B, Parma e Pisa, 2 di Lega Pro – Pescara e Pro Vercelli – e due non piu’ affiliate, Novara e Chievo) sono state deferite a titolo di responsabilita’ diretta, ai sensi dell’art. art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilita’ oggettiva, ai sensi dell’art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza. Con le societa’ sono state deferite anche 61 persone che a vario titolo hanno ricoperto l’incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza. La Sampdoria, in una nota, sottolinea di “poter chiarire nelle sedi opportune ogni aspetto di interesse, sicura di aver sempre operato nel rispetto delle leggi statali e delle normative federali che disciplinano gli ambiti gestionali ed economici nonche’ in conformita’ con la prassi nazionale ed internazionale della compravendita di calciatori”. Intanto e’ prevista per domani a Roma l’audizione di Gabriele Gravina, presidente della Figc, da parte dei pubblici ministeri della procura di Torino che indagano sui conti della Juventus. Fra le testimonianze che i magistrati intendono raccogliere nelle prossime settimane figura anche quella di Maurizio Sarri, ex allenatore dei bianconeri ora alla Lazio.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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Dries Mertens a Napoli con il piccolo Ciro, visita a sorpresa agli ex compagni di squadra

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Kat seduta al tavolino sulla spiaggia che bagna Palazzo Donn’Anna, Dries in acqua e la scritta: a casa. È il ritorno di Dries Mertens a casa sua, a Posillipo, per qualche giorno di riposo con la moglie e il piccolo Ciro. Mertens ha approfittato della sosta per andare a trovare i vecchi compagni di squadra a CastelVolturno, durante un allenamento e, ne siamo certi, per suonare la carica ai ragazzi che sembrano non ritrovare più la via del bel gioco e dei gol, soprattutto al Maradona. Una gradita visita a sorpresa, l’ha definita il Napoli sul suo sito ufficiale dove sono state pubblicate anche le foto che vedete qui.

Mertens con il piccolo Ciro

Abbracci, sorrisi: con il capitano Di Lorenzo che ha postato la foto su Instagram, con Lobotka, Osimhen e tutti gli altri e, ovviamente con Tommaso Starace. Il piccolo Ciro Romeo si è divertito a correre sull’erba del campetto: uno scugnizzo biondo, nato a Napoli, che chissà un giorno potrebbe ereditare la maglia numero 14 che indossava il padre e con la quale ha segnato 149 gol, record assoluto tra i goleador azzurri.

 

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