A Napoli, la politica regala sempre spunti interessanti, se non altro per la sua innata capacità di moltiplicare gruppi consiliari anche in assenza di consiglieri. Stamattina si è tenuta una riunione tra i rappresentanti dell’opposizione nel Consiglio comunale partenopeo: presenti i consiglieri di Forza Italia, Fratelli d’Italia, il Gruppo Maresca e Lega/Napoli Capitale, insieme ai segretari cittadini Iris Savastano (Fi) ed Enzo Rivellini (Lega). Assente il consigliere Marco Nonno, mentre per Fratelli d’Italia ha partecipato Longobardi.
Un incontro che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto consolidare l’azione del centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali. Obiettivo? Riportare Napoli al centro della scena politica campana, arginando quella che viene definita “l’egemonia salernitana di De Luca”. Eppure, invece di una ritrovata coesione, la riunione ha messo in luce la frammentazione dell’opposizione comunale.
Tanti partiti, pochi consiglieri: la strana aritmetica dell’opposizione
I numeri parlano chiaro: la Lega/Napoli Capitale rivendica il primato di primo gruppo di opposizione con tre consiglieri, seguita da Forza Italia (due), Fratelli d’Italia (uno) e il Gruppo Maresca (uno). Dati che, letti in controluce, suggeriscono un’opposizione più ricca di gruppi che di effettivi consiglieri, con dinamiche interne che sembrano più orientate alla distribuzione di incarichi che a una strategia politica comune.
Secondo la Lega, Forza Italia detiene oggi tutte le cariche dell’opposizione, ma si è rifiutata di ridiscutere la distribuzione degli incarichi in base ai nuovi equilibri consiliari. A pesare, però, non sarebbe – assicurano dalla Lega – la paura di perdere poltrone, ma una diversa interpretazione politica della situazione.
Intanto, Catello Maresca, ex candidato sindaco e oggi consigliere comunale, ha lasciato la riunione dichiarando di non voler dipendere da nessun partito. Un’affermazione che sottolinea ancora di più l’eterogeneità dell’opposizione e il rischio di una minoranza consiliare più concentrata sulle proprie dinamiche interne che sulla sfida politica alla giunta di Gaetano Manfredi.
Unità in Regione, isolamento in Comune?
A provare a ricucire lo strappo è l’ala leghista, che invita i consiglieri di Forza Italia ad ascoltare il loro leader regionale, Fulvio Martusciello, promotore di una sinergia tra le forze di centrodestra in vista delle regionali. Un appello che si scontra con le dinamiche comunali, dove la frammentazione sembra dominare su qualsiasi ipotesi di unità d’azione.
E così, mentre l’opposizione si riunisce per compattarsi, esce dall’incontro più divisa che mai. Il rischio? Che il sindaco Manfredi e la sua maggioranza possano continuare a governare senza un reale contraddittorio, mentre il centrodestra discute su chi abbia più diritto a sedere sulla (poche) poltrone dell’opposizione.