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Per il Napoli Champions più vicina, Benevento salvezza ancora lontana

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Il 19/o gol di capitan Insigne (condito da due pali) fa da prologo al pesante successo del Napoli a Firenze che toglie tante speranze di Champions alla Juventus. La 20/a rete di Simy, nei minuti di recupero, taglia invece le gambe al Benevento che pareggia col Crotone. Un gol che salva il Cagliari (per i sardi 0-0 in casa del Milan che sa di festa) che fa tirare un sospiro di sollievo al Toro che puo’ cacciare i fantasmi prendendo un punto con la Lazio oppure non perdendo in casa coi campani nell’ultima sfida, che appare ora meno drammatica. A 90′ dal termine la serie A sta risolvendo i suoi quesiti. L’Atalanta da ieri si e’ confermata in Champions, e ora prova ad alzare la Coppa Italia nella sfida di mercoledi’ con la Juve. Il Napoli continua a volare e rendera’ vano il successo dei bianconeri sull’Inter se vincera’ domenica in casa col Verona. Il pari con il Cagliari sa di frenata per le ambizioni Champions del Milan. La Lazio e’ in Europa League, la Roma e’ favorita per tenere il settimo posto, che vale la Conference League, dopo il successo nel derby. Ma il Sassuolo, che si e’ imposto agevolmente nel derby col Parma, rimane a due punti e non si arrende, anche per congedarsi con tutti gli onori con De Zerbi, atteso dall’avventura Champions con lo Shakhtar. Nell’incontro tra due squadre tranquille la Samp di Ranieri rafforza il nono posto imponendosi in casa dell’ Udinese con un rigore dell’ex Quagliarella. Il Napoli di Gattuso e’ una macchina da guerra inarrestabile: 11 vittorie nelle ultime 14 gare, 102 reti in stagione, Insigne mai cosi’ prolifico e uomo squadre, Zielinski punto di riferimento, Osimhen esploso ad alti livelli dopo il lungo infortunio. Peccato che il rapporto con De Laurentiis si sia deteriorato da tempo perche’ il polso di Gattuso sta portando la squadra in Champions, a meno di un tracollo negli ultimi 90′. Anche la complicata trasferta di Firenze e’ stata assorbita con disinvoltura. Nella ripresa Rrahmani si guadagna un rigore che Insigne, come Ronaldo, trasforma sulla ribattuta del portiere. Poi una deviazione su un tiro di Zielinski chiude i giochi. Ma un rigore e un’autorete sintetizzano male la gara: il Napoli ha creato tanto e ha vinto con merito. La Fiorentina, che ha molti pregi e molti difetti, potrebbe scegliere proprio Gattuso per ripartire con piu’ ambizioni la prossima stagione. Il Parma gioca a lungo alla pari col Sassuolo, ma la maggiore qualita’ del gruppo di De Zerbi fa la differenza. E’ sempre capitan Berardi a suonare la carica trasformando un rigore, regalando un assist a Defrel e colpendo un palo. Il pari del quarantenne Bruno Alves dura poco e alla distanza il sigillo lo mette Boga. Il Sassuolo spera ancora nell’Europa e non si lascia sfuggire l’occasione di poter lottare fino alla fine. Il Benevento si fa del male da solo, come spesso e’ accaduto negli ultimi mesi. Il Crotone gioca il solito calcio garibaldino, con una difesa approssimativa. I campani passano con Lapadula, ma non traggono altro dai 19 tiri finali fallendo in varie occasioni il raddoppio. Ma il calcio sa essere spietato: al 94′ Simy trova il pari che significa un pezzo di salvezza per il frastornato Toro che ha preso 11 gol in pochi giorni. Ora i granata hanno anche la chance di guadagnare il punto che serve nel recupero di martedi’ con la Lazio, un recupero prima dell’ultima giornata che suscita tante perplessita’, ennesima contrarieta’ sul cammino del Benevento che pero’ si e’ rovinato da solo, a prescindere dall’errore dell’arbitro nella gara col Cagliari. Pippo Inzaghi spera che la Lazio del fratello Simone trovi le motivazioni per giocare una gara intensa. Se cosi’ non sara’ tutto si decidera’ domenica perche’ c’e’ in programma proprio Torino-Benevento con +3 per i granata . Una vittoria all’ultimo respiro consentirebbe ai campani di arrivare a una miracolosa salvezza. Il popolo granata fa i debiti scongiuri.

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Marisa Laurito nuda, fasciata in una bandiera se il Napoli vince lo scudetto

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Lei è una grandissima tifosa del Napoli: cosa è disposta a fare per la vittoria dello scudetto? “Non mi posso spogliare perché è passata l’epoca, forse 20 anni fa avrei potuto ancora farlo. E non mi posso neanche tingere i capelli di blu perché li ho già così. Forse potrei andare in giro per un mese avvolta nella bandiera del Napoli”. E’ disposta a farlo? “Si, farò così, mi avvolgerò nella bandiera e sotto sarò nuda – ha assicurato a Un Giorno da Pecora – questo lo posso promettere”. Marisa Laurito a ruota a libera a Un Giorno da Pecora. Ospite oggi della trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, la popolare attrice partenopea si è raccontata in una lunga intervista, partita dal ricordo di un appartamento dove viveva da giovanissima. “Ai tempi io e Marina Gonfalone, grandissima attrice, avevamo una specie di ‘comune’. Era una piccola casa, che non riuscivamo neanche a pagare, e che veniva anche subaffitata come bisca. Ogni tanto dovevamo sloggiare, serviva ad altri per giocare a poker…” In quella casa passarono tanti personaggi famosi.

“Certo, molti attori ad esempio, da Sergio Castellitto a Roberto Benigni”. Quanto c’è di vero nelle sue presunte relazioni con Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo? “Non avrei potuto mai avere con loro una relazione: ridevamo dalla mattina alla sera e la sessualità non va d’accordo con la risata”. Parliamo di politica: è felice che ci sia una donna alla presidenza del Consiglio? “Sono molto contenta che ci sia una donna al governo, anche se avrei sperato fosse un’altra donna”. Come vede questo periodo di governo Meloni? “Non so, non li vedo benissimo, la Meloni però è una donna capace, preparata, però abbiamo idee diverse”. Lei ha raccontato di esser figlia di operai comunisti… “Esattamente, poi però mi sono avvicinata anche al c.sinistra”. Anche al Pd? “Il Pd però è ormai una cosa molto lontana dai nostri ricordi”. Le piace Elly Schlein? “Si, pare che piaccia. Ma in questo periodo sono lontana dalla politica, l’importante è che si faccia e si faccia bene”.

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Cultura

“Maradona, il genio ribelle”, una mostra a Pompei

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Comincia il viaggio che tra immagini e memorabilia racconterà ciò che Maradona è stato per il Napoli, per Napoli ed anche per Pompei: 140 tra i più suggestivi scatti firmati dal fotogiornalista Sergio Siano e circa 100 cimeli originali del campione argentino (tra magliette, scarpe, tute e molto altro) prestati dal Museo Vignati sono la dotazione della mostra “Maradona, il genio ribelle” che sarà inaugurata sabato prossimo, primo aprile (ore 19.30) a Pompei, nel Museo Temporaneo di Palazzo De Fusco, in piazza Bartolo Longo. Da domenica 2 aprile la mostra sarà aperta al pubblico (fino al 9 giugno). Al taglio del nastro interverranno il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, il fotogiornalista e autore Sergio Siano e Massimo Vignati, che cura il Museo Vignati di Napoli con i cimeli di Maradona. Saranno presenti, inoltre, i curatori della mostra Kaos48 (Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti) e l’artista Nello Petrucci ideatore dell’esposizione.

Prevista anche la presenza di Corrado Ferlaino, presidente del Napoli degli scudetti del 1987 e del 1990, e dell’ex calciatore azzurro Gianni Improta. “Maradona, il genio ribelle” è realizzata da Art and Change con il patrocinio del Comune ed è curata da Kaos48. Le fotografie di Sergio Siano hanno immortalato le più decisive gesta atletiche di Diego per le vittorie del Napoli, ma anche i suoi momenti più “intimi” in cui El Pibe de Oro rimaneva ad allenarsi da solo al Centro Paradiso, lontano dai riflettori e dall’entusiasmo, talvolta straripante, dei tifosi napoletani. “Ma anche quegli stessi tifosi e le loro incontrollabili manifestazioni di gioia – sottolineano i promotori della mostra – in occasione dei trionfi azzurri, sono rimasti impressi nelle immagini del fotoreporter partenopeo”. Ci sono, poi, i cimeli originali del Museo Vignati che fanno della mostra una “stanza delle meraviglie”: si va dalla camicia che Diego indossava il giorno stesso in cui ha messo piede a Napoli al pallone del Mundial ’86. Un’attenzione particolare sarà infine dedicata al rapporto speciale che il campione aveva con Pompei, che raggiungeva spesso per regalare un sorriso ai bambini delle Opere di carità del Santuario mariano.

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Tennis: Miami, Sinner batte Ruusuvuori e vola in semifinale

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Jannik Sinner batte il finlandese Emil Ruusuvuori e vola in semifinale al torneo di Miami. L’altoatesino si è imposto con il punteggio di 6-3, 6-1 al termine di un incontro interrotto al secondo set a causa della pioggia. L’azzurro, alla seconda semifinale consecutiva in un 1000 dopo quella conquistata ad Indian Wells, se la vedrà ora con il vincente tra il numero uno del mondo, Carlos Alcaraz, e l’americano Taylor Fritz.

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