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Pelè come Elvis, ecco il tour del memoriale

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Restano solo alcuni dettagli da mettere a punto, ma nel cimitero verticale da Guinnes dei primati, a Santos, in Brasile, la tomba-memoriale di Pelé è pronta per aprire al pubblico, promettendo di diventare la principale attrazione della città portuale paolistana. Come Graceland, la leggendaria residenza di Elvis Presley a Memphis, il padiglione di circa duecento metri quadri che ospita il riposo eterno di Edson Arantes do Nascimento nella Necropoli ecumenica si annuncia come un polo da dead celebrity capace di attrarre migliaia di visitatori ed un business milionario da classifiche di Forbes.

Lo testimonia il continuo via vai di fan che per il momento si devono accontentare di un selfie di fronte all’elegante reception, accanto alla voliera dei pappagalli sullo sfondo, o vicino al ristorante dello stabilimento cimiteriale più alto al mondo. La famiglia do Rei non ha ancora dato la liberatoria. E anche se i boatos indicano un possibile via libera per il mese prossimo, forse il 5 marzo – in onore del giorno in cui nel 1961, a soli 17 anni Edson entrò nel Maracanà come un ‘moço’, riemergendone campione – di ufficiale per il momento non c’è niente. L’accesso al mausoleo al primo di 14 piani, salite le scale a destra, è oscurato da un enorme pannello bianco e sorvegliato da due addetti che tengono tutti a distanza.

“Mancano una maglia e qualche cimelio, ma ci siamo quasi” assicurano i guardiani che non concedono neppure una sbirciatina. In compenso i sorveglianti mostrano sul cellulare il rendering, che il management della Necropoli ecumenica ha fatto circolare anche su Internet. “E’ esattamente così”, insistono, mentre le immagini ritraggono ai lati della porta di ingresso le due statue dorate del numero 10 donate alla famiglia. Nel corridoio il passaggio è accompagnato da gigantografie in bianco e nero degli scatti più celebri delle imprese del fuoriclasse dai mille e più gol, a partire dalla leggendaria rovesciata di ‘Fuga per la vittoria’, in una walk of fame da brivido. Pochi passi ancora e si raggiunge la stanza del Re. Per lui, che ha voluto un cimitero con vista sullo stadio di Vila Belmiro dove oltre a giocare alloggiò quando a fine anni Cinquanta, ancora adolescente arrivò dal paese in cui era cresciuto, l’eternità ha l’aspetto rassicurante di un campo da ‘futebol’.

Il pavimento in erba sintetica. Al centro la bara. Tutto intorno le pareti tappezzate di foto di spalti straripanti di tifosi in adorazione. E poi ancora le coppe, e le maglie. Un tempio del calcio, “che presto sarà svelato al pubblico” promettono i guardiani. Intanto a quanti sono arrivati fin qui sulle tracce do Rei, non resta che visitare la tomba di una delle figlie al quarto piano, o al nono lo spazio acquistato per la famiglia, che già accoglie le spoglie del calciatore João Ramos do Nascimento, in arte Dondinho, padre e mentore di Pelè. Ma ai più insistenti è riservata una chicca. Nel garage del cimitero, coperta da un telo blu, c’è l’auto del fuoriclasse. Anche quella destinata a far parte del percorso turistico, mentre il mondo resta in attesa di vedere il nuovo gol col sombrero, che Pelè ha in serbo per continuare a stupire anche da morto.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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Dries Mertens a Napoli con il piccolo Ciro, visita a sorpresa agli ex compagni di squadra

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Kat seduta al tavolino sulla spiaggia che bagna Palazzo Donn’Anna, Dries in acqua e la scritta: a casa. È il ritorno di Dries Mertens a casa sua, a Posillipo, per qualche giorno di riposo con la moglie e il piccolo Ciro. Mertens ha approfittato della sosta per andare a trovare i vecchi compagni di squadra a CastelVolturno, durante un allenamento e, ne siamo certi, per suonare la carica ai ragazzi che sembrano non ritrovare più la via del bel gioco e dei gol, soprattutto al Maradona. Una gradita visita a sorpresa, l’ha definita il Napoli sul suo sito ufficiale dove sono state pubblicate anche le foto che vedete qui.

Mertens con il piccolo Ciro

Abbracci, sorrisi: con il capitano Di Lorenzo che ha postato la foto su Instagram, con Lobotka, Osimhen e tutti gli altri e, ovviamente con Tommaso Starace. Il piccolo Ciro Romeo si è divertito a correre sull’erba del campetto: uno scugnizzo biondo, nato a Napoli, che chissà un giorno potrebbe ereditare la maglia numero 14 che indossava il padre e con la quale ha segnato 149 gol, record assoluto tra i goleador azzurri.

 

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Champions, il Borussia Dortmund in semifinale:4-2 all’Atletico Madrid

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Tletico Il Borussia Dortmund ha compiuto un’autentica impresa al Wanda Metropolitano, ribaltando il risultato dell’andata quando aveva perso per 2-1 e battendo 4-2 l’Atletico Madrid, qualificandosi così per le semifinali di Champions League.

La squadra di Diego Simeone è subito andata sotto, con il Dortmund che ha colpito due volte nel primo tempo grazie ai gol di Brandt e Maatsen. Tuttavia, i “colchoneros” hanno reagito nella ripresa, pareggiando il punteggio con un autogol di Hummels e un gol di Correa.

Il Dortmund peró ha continuato a spingere e ha trovato il gol del vantaggio con Fullkrug, prima di segnare la rete decisivo al 29′ con Sabitzer. Nonostante i tentativi dell’Atletico Madrid di rimontare, i tedeschi hanno saputo difendersi bene e hanno conquistato una meritata qualificazione alle semifinali. Ma anche se fuori dalla Champions il Cholo Simeone può sorridere lo stesso: il suo Atletico è  nel ricco mondiale a squadre e rappresenta la Spagna con il Real Madrid. Con l’eliminazione dell’Atletico ma anche del Barcellona dalla Champions, sconfitto dal Psg, il vantaggio dei ‘colchoneros’ sui blaugrana non è più riducibile.

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