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Pedofilia, l’ex cardinale di Washington Theodore McCarrick è colpevole di molestie a minori: il Papa lo spreta

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A pochi giorni dal summit mondiale sulla pedofilia in Vaticano, arriva l’epilogo della vicenda processuale a carico di Theodore McCarrick, ex cardinale arcivescovo di Washington la cui doppia vita di molestatore, emersa in tutta evidenza l’estate scorsa, ha creato un terremoto nella Chiesa americana. Oggi Papa Francesco lo ha spretato, caso senza precedenti nei confronti di un porporato. Il 28 luglio 2018, il papa, con una decisione quasi senza precedenti, se non in un lontanissimo passato, aveva gia’ tolto a McCarrick il cardinalato. Ora, e’ arrivata la sentenza definitiva della Congregazione per la Dottrina della Fede: McCarrick e’ stato riconosciuto colpevole di crimini sessuali contro minori e adulti e il Papa ha riconosciuto la natura definitiva della decisione, assumendola su di se’. Una decisione, sottolinea il comunicato della Congregazione emanato dalla sala stampa vaticana, inappellabile, “non soggetta ad ulteriore ricorso”. Per il cardinale arcivescovo di Galverston-Houston Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale americana, il messaggio e’ chiaro: “Nessun vescovo, non importa quanto influente, e’ al di sopra della legge della Chiesa”.

Ed ormai il problema pedofilia e’ sotto i riflettori nella chiesa cattolica americana. La diocesi di Brooklyn ha reso pubblici oggi i nomi di oltre cento preti credibilmente accusati di molestie sessuali su minori. Nei giorni scorsi le cinque diocesi del New Jersey hanno pubblicato un analogo elenco con i nomi di 180 preti. L’iter del processo extragiudiziale a McCarrick e’ stato rapidissimo. Lo spiega la stessa nota dell’Ex Sant’Uffizio. “In data 11 gennaio 2019 – si legge -, il congresso della Congregazione per la Dottrina della Fede ha emanato il decreto conclusivo del processo penale a carico di Theodore Edgar McCarrick, arcivescovo emerito di Washington, con il quale l’accusato e’ stato dichiarato colpevole dei seguenti delitti perpetrati dal chierico: sollecitazione in confessione e violazioni del sesto comandamento del decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere, pertanto gli e’ stata imposta la pena della dimissione dallo stato clericale”. “Il 13 febbraio – continua la nota – la sessione ordinaria (Feria IV) della Congregazione per la Dottrina della Fede ha esaminato gli argomenti presentati nel ricorso del ricorrente e ha deciso di confermare il decreto del congresso”. “Questa decisione – e’ la conclusione – e’ stata notificata a Theodore McCarrick in data 15 febbraio 2019. Il Santo Padre ha riconosciuto la natura definitiva, a norma di legge, di questa decisione, la quale rende il caso res iudicata, cioe’ non soggetta a ulteriore ricorso”. Il caso McCarrick era stato utilizzato dall’ex nunzio negli Stati Uniti, mons. Carlo Maria Vigano’, che aveva accusato il Papa di insabbiamenti sui misfatti del cardinale e ne aveva chiesto per questo le dimissioni. La decisione del Papa e’ anche un segnale eloquente in vista del summit sulla pedofilia che si terra’ in Vaticano dal 21 al 24 febbraio con tutti i capi delle conferenze episcopali mondiali. E’ chiaro che il Papa lancia un messaggio di tolleranza zero, valido anche per i piu’ alti in grado nella gerarchia come i cardinali. Va avanti cosi’ la guerra alla pedofilia portata avanti fin dai primi mesi del pontificato anche con le leggi del luglio 2013 e l’inasprimento delle sanzioni. Il direttore ad interim della sala stampa vaticana, Gianfranco Gisotti, ha specificato in una breve dichiarazione ai media americani che il Vaticano non sa che cosa fara’ ora McCarrick ma ha ribadito il carattere inappellabile della sentenza. In ogni caso, ha anche detto, nel processo i suoi avvocati hanno avuto parte attiva in molti interrogatori”.

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Iran, ‘missili contro Usa, non contro il fraterno amico Qatar’

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Il Consiglio di Sicurezza dell’Iran ha dichiarato oggi che “le forze armate iraniane hanno sferrato attacchi contro la base statunitense in Qatar in rappresaglia per l’aggressivo e insolente attacco statunitense ai nostri siti nucleari”. “La base statunitense è lontana dalle aree urbane e residenziali del Qatar”, ha affermato, aggiungendo che “l’azione non ha messo in pericolo il fraterno e amichevole Paese del Qatar e il suo nobile popolo, e l’Iran è ancora impegnato a preservare e proseguire i calorosi e storici legami con il Qatar”. “Il numero di missili utilizzati dall’Iran nel suo attacco è stato lo stesso delle bombe utilizzate dagli americani nel loro attacco ai nostri impianti nucleari”, si legge infine nella dichiarazione.

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Olga, la tartaruga salvata al largo di Forio: una storia di mare, civiltà e speranza

Recuperata da tre diportisti e curata a Portici: forse aveva ingerito plastica. È l’ennesima Caretta caretta affezionata alle acque di Ischia.

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Nuotava a fatica tra le onde, al largo di Punta Imperatore, nel cuore del Regno di Nettuno, tra i fondali profondi e limpidi che circondano l’isola d’Ischia. La sua andatura incerta non è sfuggita all’occhio attento di tre diportisti – Domenico, Luca e Simona – che hanno dimostrato coraggio, sensibilità e amore per il mare. Dopo averla osservata per accertarsi delle difficoltà, sono intervenuti per soccorrerla e hanno prontamente allertato la guardia costiera, il personale del Regno di Nettuno e la Stazione Zoologica Anton Dohrn.

La tartaruga, una Caretta caretta, è stata ribattezzata Olga. Una volta recuperata, è stata condotta nel porto di Forio, dove l’intervento dei pescatori locali ha garantito le migliori condizioni per il successivo trasferimento. Olga è salita a bordo di un aliscafo Alilauro direzione Portici, ospite d’eccezione sotto lo sguardo incuriosito e affettuoso dei passeggeri.

Un viaggio di salvezza verso il Turtle Point

Arrivata al Turtle Point di Portici, Olga è stata presa in cura dallo staff veterinario coordinato da Andrea Affuso. I primi accertamenti hanno fatto emergere il sospetto di ingestione di plastica, probabilmente la causa del suo affaticamento e dell’impossibilità di immergersi. Senza intervento, le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate. Ora però c’è ottimismo: «Si riprenderà molto presto», assicurano i ricercatori.

Le tartarughe amano Ischia

La vicenda di Olga si inserisce in un contesto sempre più significativo: le tartarughe marine sembrano prediligere le acque dell’isola verde, come confermato dal direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio:

«L’auspicio è di rilasciarla nel nostro mare. Questo intervento è un esempio paradigmatico della sinergia tra chi vive il mare e la tutela delle sue specie».

Un’affezione che va ben oltre un caso isolato: già due esemplari di Caretta caretta avevano attirato l’attenzione nell’estate 2024, e anche pochi giorni fa una tartaruga ha deposto le uova sull’arenile di Forio, emozionando residenti e turisti. Il legame tra questi splendidi animali e l’isola è vivo, concreto, e chiede solo di essere protetto.

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Salernitana-Sampdoria, Evani: ci siamo fatti trovare pronti

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“Non era semplice ripetersi in un campo così difficile e contro una squadra forte. I ragazzi hanno lavorato bene in questo mese, hanno fortificato lo spirito del gruppo. Anche quando tatticamente non c’era ordine, sopperivamo con il sacrificio di tutti”. Lo ha detto nel post-gara di Salernitana-Sampdoria il tecnico dei liguri Alberico Evani.

“Quello che è successo prima del mio arrivo non lo commento, devo dire che da quando sono arrivato ho avuto dall’inizio la disponibilità del gruppo. Si sa che le paure bloccano le gambe, il pensiero e magari non riuscivano a rendere per quelli che erano i loro reali valori. Sono riuscito a far tirare fuori ad ognuno di loro le qualità, moltiplicandole per undici. Ci siamo fatti trovare pronti al momento giusto. Dopo aver subito la retrocessione a Castellammare, avevamo organizzato degli allenamenti punitivi. Abbiamo subito offese, umiliazioni. Ce le siamo meritate. Ma nessuno dei miei calciatori ha abbandonato la nave, nel senso che paradossalmente dopo quel giorno è aumentata l’intensità, l’attenzione. Poi ci è arrivata la notizia che poteva svolgersi questo play-out, non avevamo la certezza ma abbiamo iniziato a prepararla come se dovessimo scendere in campo”.

Su quanto accaduto all’Arechi: “Mi dispiace che la partita non sia finita, mi piace vincere regolarmente e con grande rispetto. Ho rispetto per la Salernitana che è una grande società e una grande squadra”. E sul suo futuro: “Volevo dare un contributo per arrivare alla salvezza. c’erano sei partite, sono venuto con tanta voglia anche se la situazione era molto complicata. Io ci metto anima e cuore, per quello che non è sotto il mio controllo non spendo energie. Io sono contento di aver dato il mio contributo per questa impresa. È chiaro che mi farebbe piacere restare, chi è che non vorrebbe allenare una squadra gloriosa”.

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