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Partiti premono su superbonus, Tesoro valuta modifica

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Partiti in pressing per riaprire la partita del Superbonus. Dalla Lega a M5s, tutti i gruppi parlamentari hanno depositato proposte di modifica al decreto aiuti quater per la riapertura fino a fine anno dei termini (scaduti il 25 novembre) per la presentazione della Cilas per poter usufruire del Superbonus al 110%. E al ministero dell’Economia sarebbero in corso valutazioni per verificare se ci siano le condizioni per farlo. “Ci sono ragionamenti in corso”, fa sapere anche il leader della Lega Matteo Salvini. Dal Parlamento – in maniera bipartisan – arriva la richiesta di trovare una soluzione per lo sblocco dei crediti d’imposta già maturati sul superbonus.

“Serve lo sblocco immediato della cessione dei crediti fiscali per i cantieri già avviati”, è l’appello rilanciato sul tema anche dall’Ance nell’audizione sulla manovra. I costruttori ricordano, tra l’altro, la proposta, avanzata insieme all’Abi dello sblocco attraverso lo strumento degli F24. Una proposta che trova spazio in vari emendamenti al decreto quater. “Non sappiamo se il governo recepirà quella proposta – sottolinea il senatore leghista Claudio Borghi, relatore del provvedimento a Palazzo Madama – ma ci sembrava meritevole di attenzione”. Il ministro Giancarlo Giorgetti, pur manifestando qualche cautela, conferma che anche su questo fronte ci sarebbero ragionamenti in corso.

“Sul superbonus – dice in audizione alla Camera – noi stiamo intervenendo sui crediti d’imposta per motivazioni che non sfuggiranno a chi è transitato dal Mef. Però c’è un monte di lavori in pancia al Superbonus che continua, non si interrompe, e che continuerà nel corso tempo a produrre una spinta per il settore dell’edilizia. Ahimè con il combinato disposto di un Pnrr pienamente implementato, questa spinta sull’edilizia rischia di trovare un problema di offerta: qui abbiamo un problema di offerta”. Del resto anche i dati del Censis evidenziano l’impatto della nuova misura. L’introduzione del superbonus – si sottolinea nel 56esimo Rapporto presentato oggi – ha prodotto 43 miliardi di euro di investimenti autorizzati ad agosto 2022, che hanno attivato nel totale dell’economia (sia nella filiera delle costruzioni, sia nel resto dei settori) 90,5 miliardi, contribuendo per 57 miliardi alla formazione del Pil e attivando 700 mila nuovi addetti. Qualcosa di più sul destino della misura si capirà la prossima settima con l’avvio dell’esame degli emendamenti in commissione.

Il tetto per i segnalati da parte dei gruppi è fissato a 150, è possibile che arrivino, comunque proposte dei relatori o del governo. Intanto sul tema della casa parla anche la premier Giorgia Meloni che non cita il superbonus ma una serie di misure inserite in manovra: da quelle che agevolano i mutui per l’acquisto di un immobile per i giovani under36 all’esenzione dall’Imu per i proprietari di case occupate che abbiano sporto regolare denuncia. “La casa – sottolinea – è il bene primario attorno al quale le persone costruiscono il proprio futuro e il punto di partenza per le relazioni sociali. È la ragione per la quale questo Governo ha deciso di dare già alcuni segnali in questa manovra. Misure, queste, alle quali ne seguiranno altre ma che confermano l’attenzione del governo”.

Tra le novità che potrebbero entrare, invece, subito in manovra sul fronte delle famiglie, un fondo ad hoc per ridurre l’impatto dell’aumento delle buste paga di colf e badanti. Dell’ipotesi parla il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega): un fondo “destinato non solo a compensare in qualche modo l’effetto del caro-stipendi, ma anche di dare una risposta al lavoro nero” che potrebbe entrare direttamente come proposta di modifica nella legge di bilancio.

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Boom di semaglutide in Italia: la nuova mania dimagrante che preoccupa medici e autorità

Cresce in Italia l’uso improprio della semaglutide per dimagrire: vendite in aumento, moda clandestina tra politici e VIP, rischi seri e mercato nero in espansione.

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I dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco rivelano un aumento del 78,7% nelle vendite “in ricetta bianca” della semaglutide e di farmaci analoghi. È un incremento che riguarda soprattutto persone senza diagnosi di diabete o obesità, segno di una diffusione legata alla moda del dimagrimento rapido più che a reali esigenze cliniche.

Un fenomeno che corre nei palazzi del potere

Il ricorso ai GLP-1 non riguarda solo il mondo dello spettacolo. Anche in politica, la diffusione è significativa. Alcuni esponenti utilizzano questi farmaci per motivi medici, altri — secondo testimonianze raccolte — per ragioni estetiche, pur senza dichiararlo pubblicamente. Rimane un tema sensibile che richiede prudenza e trasparenza nella prescrizione.

La spinta dei VIP e dei personaggi influenti

La popolarità dei GLP-1 è cresciuta grazie alla testimonianza di personaggi internazionali che hanno attribuito a questi farmaci dimagrimenti rapidi e visibili. In un contesto sociale che premia la forma fisica, questi prodotti sono diventati un simbolo di status e un presunto alleato contro la fame nervosa, soprattutto tra chi vive sotto forte pressione professionale.

Costi elevati e mercato privato in espansione

Secondo il rapporto Aifa, nel 2024 la spesa privata ha raggiunto oltre 55 milioni di euro per la semaglutide e 13 milioniper la liraglutide. Si tratta di cifre che confermano un ricorso esteso al trattamento al di fuori dei canali del Servizio sanitario nazionale.

L’allarme dei medici: tra moda e rischi reali

Gli specialisti ricordano che questi farmaci devono essere prescritti solo in casi specifici e monitorati con attenzione. Gli usi non giustificati espongono a rischi seri, soprattutto se si ricorre a prodotti acquistati al di fuori dei canali ufficiali.

Il pericolo crescente del mercato nero

Il costo elevato e le limitazioni di legge stanno alimentando un mercato clandestino online, dove circolano imitazioni prive di principi attivi o contenenti sostanze dannose. Recenti episodi, tra cui il caso di una giovane finita in coma dopo aver utilizzato un prodotto falso, mostrano la gravità del fenomeno.

Una moda che diventa ossessione

Il ricorso ai GLP-1 sta assumendo i contorni di una tendenza sociale in cui il dimagrimento rapido viene idealizzato. Ma la leggerezza con cui il fenomeno si sta diffondendo nasconde rischi sanitari concreti e una falsa promessa: dimagrire facilmente non significa farlo in sicurezza.

(Questo articolo tratta temi delicati come la salute delle persone, nutrizione, farmaci. Quello che possiamo aggiungere come avvertenza è che qualunque discorso relativo alla salute delle persone è una questione talmente seria e importante che necessità sempre di consigli medici e non giornalistici) 

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Economia

Euro digitale vs stablecoin Usa: la sfida tra Bce, Apple e Big Tech per il futuro dei pagamenti

L’Europa accelera sull’euro digitale mentre gli Usa puntano sulle stablecoin: la sfida tra Bce, Big Tech e amministrazione Trump ridisegna il futuro dei pagamenti digitali.

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L’amministrazione Trump ha concentrato la sua strategia sulle stablecoin ancorate al dollaro, con il timore europeo che Amazon, Facebook o altre piattaforme Usa possano diventare la porta d’ingresso per una diffusione massiccia degli asset crypto in Europa.
Secondo una fonte finanziaria, il negoziato transatlantico appare fragile: «è come costruire una casa sulle sabbie mobili», viene spiegato, viste le posizioni volubili della controparte americana.

La risposta europea: l’euro digitale entro il 2029

La Bce corre contro il tempo per lanciare entro il 2029 l’euro digitale, uno strumento pensato per:

  • mantenere una moneta pubblica contro l’offensiva delle stablecoin;

  • ridurre la dipendenza dalle carte di credito statunitensi;

  • frenare l’espansione di PayPal, Apple Pay e Big Tech nei pagamenti europei.

L’euro digitale avrà due modalità d’uso:

  1. App su smartphone

  2. Card fisica, simile a una carta di credito

Sarà denaro vero, un “contante dematerializzato” con due tasche: una online e una offline, la seconda costruita su token conservati fisicamente nel telefono, trasferibili avvicinando due dispositivi e garantendo anonimato totale.

Apple nel mirino: la battaglia sull’antenna NFC

Per i pagamenti offline la Bce punta tutto sull’antenna NFC del telefono, ma su iPhone l’accesso al secure element è sempre stato chiuso.
La bozza legislativa europea prevede che tutti i produttori, quindi anche Apple, debbano aprire l’hardware necessario all’euro digitale.

Il Digital Markets Act ha definito Apple un gatekeeper, permettendo alla Commissione europea di imporre l’apertura dell’NFC. In caso contrario, Cupertino rischierebbe persino l’accesso al mercato europeo, che vale il 35% della sua presenza globale.

Le tensioni strategiche

La partita è delicata su entrambi i fronti:

  • Per gli Usa, le stablecoin sono un vettore geopolitico del dollaro.

  • Per l’Europa, l’euro digitale è un argine alla penetrazione americana nei pagamenti.

  • Per Apple, aprire l’ecosistema significa cedere un vantaggio competitivo, ma l’App Store potrebbe guadagnare dai servizi collegati all’euro digitale.

Il confronto si annuncia lungo e complesso, con la Bce determinata a non farsi superare dai colossi tech e dalle mosse di Washington.

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La Lega chiede di cancellare l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi

La Lega presenta un emendamento per sopprimere l’aumento della cedolare secca dal 21 al 26% sugli affitti brevi. Copertura prevista: aumento dell’Irap per banche e assicurazioni.

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La Lega punta a sopprimere l’articolo 7 della manovra, quello che prevede l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21 al 26%. La proposta arriva attraverso un emendamento alla legge di bilancio, presentato con prima firma del capogruppo Massimiliano Romeo.

La proposta di modifica e la copertura economica

Nel testo dell’emendamento, il Carroccio indica una copertura alternativa: aumentare ulteriormente l’Irap per banche e assicurazioni, già ritoccata dalla manovra. L’incremento dell’aliquota, secondo la proposta, passerebbe da 2 a 2,5 punti percentuali.

Il nodo politico

L’intervento apre un fronte dentro la maggioranza sul tema degli affitti brevi, uno dei dossier più sensibili della manovra. La Lega rivendica così una linea netta in difesa dei proprietari e del settore turistico, opponendosi alla stretta fiscale contenuta nel testo del governo.

Prossimi passaggi

La discussione sull’emendamento entrerà nel vivo nei lavori parlamentari sulla legge di bilancio, dove si capirà se la proposta leghista troverà sponda negli alleati o se resterà una battaglia di bandiera.

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