Collegati con noi

Esteri

Parla la cugina siciliana della first lady Jill Jacobs Biden: venga a Gesso, le preparo le polpette

Pubblicato

del

“Sono felice per la nuova First Lady, Jill Biden, mia cugina. La vorrei invitare a Gesso per conoscerci di persona. È una grandissima emozione per me”. A parlare con l’Adnkronos è Caterina Giacoppo, lontana cugina di Jill Jacobs, la nuova First lady degli Stati Uniti. Sessantaquattro anni, casalinga, Caterina Giacoppo, vive da sola con il reddito di cittadinanza. Ha scoperto solo da poco di essere parente di Jill Jacobs grazie alle ricerche di Antonio Federico, un pensionato con la passione della storia del suo paese. Gesso è un villaggio di 500 anime che fa parte del comune di Messina. Da qui nel 1900 era partito Placido Giacoppo, bisnonno di Jill Jacobs, con la moglie Angela, e i quattro Figli, tra i due e i dieci anni, Natalina, Antonio, Giovanna e Domenico. Quest’ultimo è il Nonno di Jill Jacobs. Dopo alcuni anni dal suo arrivo la famiglia Giacoppo cambiò cognome che diventò Jacobs. Caterina Giacoppo, l’unica parente rimasta a Gesso, è frastornata da tanto clamore. ”Non pensavo – dice timidamente in dialetto ibbisota- sono emozionata”. E si dice pronta a ”preparare le polpette con il sugo e la pasta al forno alla First Lady”. ”Spero che possa venire al più presto – dice – la ospiterei volentieri qui a Gesso. Così conosce le sue radici”. Il nonno paterno della moglie del Presidente eletto, Jill Jacobs, è nato proprio qui, il 12 agosto del 1898. Il suo nome era Domenico Giacoppo, poi trasformato in Dominic Jacobs, dopo il suo arrivo negli Stati Uniti, avvenuto nel 1900, quando aveva un anno e mezzo. ”Non è stato facile riuscire a risalire all’intero albero genealogico -spiega Antonio Federico – ma alla fine ci sono riuscito”. Così ha scoperto che Placido Giacoppo partì per gli Stati Uniti e fu raggiunto dalla moglie e dai quattro figli. Caterina Giacoppo vive da sola in una piccola abitazione di Gesso. Non ricorda il legame di parentela con Placido Giacoppo. ”L’ho scoperto solo da poco, che emozione”. Caterina ha una sorella Che vive in una casa di riposo. ”Aspetto la first lady a Gesso, così me farò assaggiare le mie polpette al sugo”

Advertisement

Esteri

Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

Pubblicato

del

C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

Continua a leggere

Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

Pubblicato

del

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Continua a leggere

Esteri

Israele attacca l’Iran, forti esplosioni nei pressi di Esfahan

Pubblicato

del

La televisione ufficiale iraniana riporta “forti esplosioni” nei pressi di Esfahan. L’Iran ha attivato la propria difesa aerea dopo le notizie di un’esplosione. Lo stato islamico ha anche chiuso lo spazio aereo su Teheran e altre città. Attacchi nel sud della Siria vengono registrati da attivisti locali citati dall’Afp.

Alcuni droni sono stati “abbattuti con successo” dalla difesa aerea iraniana, ma non ci sono informazioni riguardo un possibile attacco missilistico “al momento”. Lo afferma il portavoce dell’agenzia spaziale iraniana. “Al momento non c’è stato alcun attacco aereo al di fuori di Esfahan e in altre regioni del Paese”, ha detto Hossein Dalirian in un messaggio pubblicato su X. I siti nucleari nei pressi di Esfahan sono in “totale sicurezza”. Lo rendono noto le autorità iraniane citate dai media locali.

Tre funzionari iraniani hanno confermato che un attacco ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell’Iran centrale, ma non hanno detto quale Paese abbia organizzato il raid.

Una fonte militare ha riferito a Fox News che l’attacco israeliano condotto in Iran è “limitato”. Il Pentagono, per il momento, non ha ancora confermato il raid.

L’esercito israeliano ha affermato di non voler commentare “per il momento” le esplosioni registrate nei pressi di una base militare nel centro dell’Iran. “Non abbiamo alcun commento da fare per il momento”, ha detto un portavoce dell’esercito”.

La base ospita da tempo la flotta iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979. Nella zona di Esfahan ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Tuttavia, la televisione di stato iraniana ha descritto tutti i siti della zona come “completamente sicuri”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto