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Paralimpiadi, per 3’ di ritardo un atleta malese perde l’oro

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Cinque anni di attesa, e tre minuti di ritardo. Ha dell’incredibile la storia di Muhammad Ziyad Zolkefli, atleta malese con disabilita’ intellettive che ha vinto l’oro alle Paralimpiadi di Tokyo nel lancio del peso categoria F20, ma poi se lo e’ visto togliere per essersi presentato in piazzola di lancio con tre minuti di ritardo. “Non ho sentito la chiamata, o non l’ho capita perche’ era in una lingua che non conosco”, la sua giustificazione, che accompagnata da un ricorso non e’ bastata a convincere il comitato paralimpico internazionale di aver compiuto una scelta eccessiva, specie visto il contesto. Per questo la polemica sulla gara del 31 agosto e’ cresciuta, con proteste social e anche del governo malese. Di fronte alle quali l’IPC si e’ voluto difendere. “E’ una decisione legittima”, sostiene il comitato paralimpico. Inizialmente, la spiegazione dell’IPC, Zolkefli aveva una motivazione valida per il suo ritardo di 180 secondi, ma dopo aver gareggiato – e vinto – un secondo giudice ha messo a verbale che il campione paralimpico “non aveva validi motivi per essersi presentato alla sua gara in ritardo”. Inevitabile, secondo le regole paralimpiche, la squalifica a quel punto. “E’ assolutamente vergognoso: se era in ritardo, semplicemente non bisognava ammettere alla gara Zolklefi – ha detto un deputato malese, nell’eco di proteste della stampa locale – Non si puo’ ‘rubare’ una medaglia storica conquistata con fatica”. “Assolutamente vergognoso! Non avresti dovuto permettere agli atleti di gareggiare se erano in ritardo. Non rubare questa medaglia da record mondiale guadagnata con fatica da Ziyad”. L’hashtag #Ziyad, scrive la BBC, ha fatto tendenza sui social media e raccolto anche la rabbia dei tifosi malesi contro l’ucraino Maksym Koval , passato dall’argento all’oro dopo la squalifica di Zolkefli. Sarebbe stata proprio l’Ucraina, scrivono i giornali di Kuala Lumpur, a presentare ricorso contro il ritardo dell’atleta malese. “Ci sono commenti molto offensivi sui social, anche verso gli ucraini – ha detto il portavoce IPC, Craig Spence – Dispiace, ma le regole sono regole: la decisione e’ stata presa, non e’ colpa degli ucraini se Zolkefli era in ritardo: lui ci ha spiegato che non ha sentito l’annuncio o era in una lingua che non capiva”. Contro la squalifica la squadra paralimpica ha presentato ricorso. Respinto.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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