Collegati con noi

Cronache

Paracadutisti si agganciano, un morto e un ferito

Pubblicato

del

La discesa assieme, senza problemi fino a pochi metri da terra. Poi uno scarto improvviso, un aggancio e un urto che fanno impazzire le traiettorie di due paracadute; infine lo schianto al suolo, drammatico, sotto lo sguardo di decine di persone che stavano attendendo a una kermesse di volo. Si e’ consumata in questo modo stamani, all’aeroporto di Thiene (Vicenza), intorno alle ore 12.30, la tragedia che ha visto la morte di un istruttore paracadutista e il ferimento in maniera grave del compagno di discesa, un militare americano. La vittima e’ Emiliano Basile, 38 anni, originario dell’Argentina e residente a Schio (Vicenza), istruttore di paracadutismo; il ferito e’ Aaron Waller, 25 anni, militare statunitense di stanza alla Caserma Ederle del capoluogo berico. Ha riportato numerose lesioni e fratture scomposte ed e’ stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Bortolo di Vicenza. L’incidente e’ avvenuto di fronte a numerose persone, che si trovavano all’aeroporto “Arturo Ferrarin” della cittadina dell’alta provincia di Vicenza, e che si apprestavano a prendere parte a un ‘Open day’ organizzato dall’Aeroclub Prealpi Venete, dedicato al volo a vela. Molte di esse stavano pranzando nel ristorante dello scalo, e hanno assistito in diretta allo schianto. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’episodio, i due si erano gettati assieme, avevano aperto le vele dei loro paracadute e stavano effettuando le ultime manovre in vista dell’arrivo a terra. A circa 20-30 metri dal suolo, improvvisamente, il paracadute dell’americano ha cominciato ad avvitarsi, non e’ chiaro se a causa di un colpo di vento, per un malore del giovane o per una manovra errata. Di fatto, iniziando a girare vorticosamente e senza controllo, si e’ pericolosamente avvicinato a Basile e lo ha colpito, in maniera molto violenta. A causa dell’impatto, l’istruttore probabilmente ha perso i sensi e non e’ comunque stato capace di governare il proprio paracadute, che ormai senza controllo e’ precipitato dritto al suolo, schiantandosi a terra. Immediata la morte dell’uomo, per la violenza dell’urto. Il militare statunitense, dopo l’impatto con Basile, ha cercato comunque di governare il proprio paracadute con delle manovre d’emergenza, ed e’ riuscito in qualche modo a farlo planare progressivamente verso terra. L’arrivo a terra e’ stato comunque a forte velocita’, e non lo ha risparmiato da un duro atterraggio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco assieme agli operatori del soccorso Suem 118, presenti anche per la manifestazione sportiva. Per Emiliano Basile non c’e’ stato piu’ niente da fare; al militare americano sono state riscontrate lesioni gravi sul corpo e alcune fratture scomposte agli arti. E’ stato cosi’ avvertito l’elisoccorso, sul quale il venticinquenne e’ stato caricato d’urgenza per essere trasportato all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione.

Advertisement

Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

Pubblicato

del

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

Continua a leggere

Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

Pubblicato

del

Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

Continua a leggere

Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

Pubblicato

del

Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto