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Papa,domani nuovi cardinali, gli ‘elettori’ diventano 140: c’è anche Mimmo Battaglia

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Un plotone di nuovi cardinali, ventuno in tutto, di cui venti ‘elettori’ e un ultra-ottantenne. È quello che uscirà dal Concistoro ordinario pubblico che, domani pomeriggio alle 16.00, papa Francesco presiederà nella Basilica di San Pietro, il decimo del suo pontificato. Con questo Concistoro il Collegio cardinalizio risulta costituito da 253 cardinali, di cui 140 elettori in un futuro Conclave e 113 non elettori. Colpisce il numero particolarmente alto cui arrivano i possibili elettori, appunto 140, ben oltre la soglia massima si 120 stabilita da Paolo VI e confermata da Giovanni Paolo II. È come se papa Francesco – che compirà 88 anni dieci giorni dopo il Concistoro, cioè il 17 dicembre prossimo – volesse costituire una ‘riserva’ stabile, una sorta di soglia di tranquillità nel caso si presentasse la necessità di eleggere un nuovo Pontefice.

Francesco supera anche i Concistori indetti da Giovanni Paolo II, che ne tenne nove. Ad oggi i cardinali viventi creati da papa Bergoglio sono 149. Di questi, 110 sono gli ‘elettori’, un numero che costituisce la stragrande maggioranza di quelli abilitati a entrare in Conclave (24 quelli creati da Benedetto XVI, orami solo sei quelli nominati da papa Woytila), anche se non si può dire che si tratti di un gruppo omogeneo, men che meno monolitico dal punto di vista della visione sulle questioni che riguardano la vita e il governo della Chiesa. Quello che sicuramente ha realizzato papa Francesco con il complesso delle sue nomine, comprese queste ultime, è una Chiesa sempre meno eurocentrica, sempre meno a trazione italiana e occidentale, con uno sguardo attento e puntiglioso alle periferie e alle Chiese ‘di frontiera’ in tutto il pianeta.

Ora l’Europa avrà 115 cardinali, l’Asia 37, l’America del Sud 32, l’Africa 29, l’America del Nord 28, l’America Centrale 8, l’Oceania 4. Nuovi Paesi che entrano nel Sacro Collegio sono Algeria, Australia, Ecuador, Iran, Serbia. Ecco quindi la lista dei neo-porporati: Carlos Castillo Mattasoglio, arcivescovo di Lima; Vicente Bokalic Iglic, arcivescovo di Santiago del Estero (Argentina); Luis Gerardo Cabrera Herrera, arcivescovo di Guayaquil (Ecuador); Fernando Natalio Chomalí Garib, arcivescovo di Santiago del Cile; Tarcisius Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo; Pablo Virgilio Siongco David, vescovo di Kalookan (Filippine); Ladislav Német, arcivescovo di Belgrado, primo cardinale della Serbia; Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre (Brasile); Ignace Bessi Dogbo, arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio); Jean-Paul Vesco, arcivescovo di Algeri; Dominique Joseph Mathieu, arcivescovo di Teheran-Ispahan; Roberto Repole, arcivescovo di Torino; Baldassare Reina, vicario generale per la diocesi di Roma; Francis Leo, arcivescovo di Toronto; Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della basilica di Santa Maria Maggiore; Mykola Byčok, eparca di Melbourne degli Ucraini (Australia); Timothy Radcliffe, già maestro generale dell’Ordine dei predicatori, teologo; Fabio Baggio, sottosegretario per la sezione migranti e rifugiati del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale; George Jacob Koovakad, organizzatore dei viaggi papali; Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli. Il cardinale non elettore è Angelo Acerbi, prelato emerito del Sovrano Militare Ordine di Malta. Cinque in totale gli italiani: Repole, Reina, Baggio, Battaglia e Acerbi. Il Papa aveva annunciato anche la creazione a cardinale di mons. Paskalis Bruno Syukur, vescovo di Bogor (Indonesia), che però ha poi chiesto e ottenuto la dispensa dalla nomina, sostituito quindi con Battaglia. In questo Concistoro verrà creato il cardinale più anziano di sempre al momento della nomina nella storia della Chiesa cattolica: Angelo Acerbi (99 anni e 75 giorni).

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Farmaci per diabetici che fanno dimagrire: ecco tutti i rischi per la salute

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Semaglutide e tirzepatide, noti come gli “anti-diabetici dimagranti”, stanno dominando il dibattito pubblico e scientifico. Questi farmaci, progettati per trattare il diabete di tipo 2, si sono guadagnati il soprannome di “farmaci dei miracoli” grazie al loro effetto dimagrante. Tuttavia, il loro utilizzo indiscriminato solleva interrogativi etici e medici.

Come funzionano i farmaci?

Entrambi i farmaci appartengono alla classe degli agonisti del GLP-1, un ormone intestinale che regola sazietà e glicemia. Mimano l’azione del GLP-1, agendo più a lungo dell’ormone naturale e, nel caso di tirzepatide, attivano anche i recettori di un altro ormone simile (GIP), potenziandone gli effetti. Il risultato? Una perdita di peso fino al 20-25% in un anno per i pazienti responsivi.

A chi sono destinati?

Semaglutide e tirzepatide sono approvati per adulti con diabete di tipo 2 o obesità, con dosaggi distinti per le due condizioni. La prescrizione può avvenire tramite medico di famiglia, endocrinologo o dietologo, ma l’uso per scopi estetici è inappropriato e potenzialmente pericoloso.

Potenziali benefici oltre il diabete

Questi farmaci mostrano promesse anche in altre patologie: riduzione del rischio cardiovascolare, rallentamento della progressione del fegato grasso e protezione contro malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per consolidare questi dati.

Effetti collaterali e rischi

Gli effetti collaterali più comuni includono nausea, vomito, dolori addominali e alterazioni intestinali, solitamente transitori. Rari ma gravi sono i rischi di pancreatiti, calcoli biliari e possibili influenze negative su tumori tiroidei e pancreatici, nonché segnalazioni di pensieri suicidari. Monitoraggi regolari sono cruciali per garantire la sicurezza del trattamento.

Cosa succede quando si interrompe il trattamento?

La sospensione comporta spesso un graduale recupero del peso perso, poiché vengono meno gli effetti sul controllo di fame e sazietà. Ciò rende evidente che il farmaco non è una soluzione definitiva senza un cambiamento dello stile di vita.

Perché l’uso va regolato?

L’abuso di questi farmaci per scopi estetici non solo aumenta il rischio di effetti collaterali gravi, ma può compromettere la disponibilità per i pazienti che ne hanno reale necessità, come già accaduto in Italia. Inoltre, l’acquisto su canali non autorizzati espone a pericoli legati a prodotti contraffatti o mal conservati.

Un fenomeno globale e un dibattito etico

L’uso crescente di semaglutide e tirzepatide, promossi da celebrità e discussi sui social, evidenzia un fenomeno che va oltre il campo medico, toccando la sfera etica. L’accesso a questi farmaci dovrebbe essere garantito a chi ne ha reale bisogno, evitando un consumo irresponsabile che potrebbe trasformare una risorsa terapeutica in un rischio per la salute pubblica.

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Omicidio di Pamela, Cassazione conferma l’ergastolo per Innocent Oseghale

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Confermato l’ergastolo per Innocent Oseghale, il 36enne nigeriano, nel procedimento per l’omicidio, lo stupro e lo smembramento del cadavere della 18enne romana Pamela Mastropietro, avvenuti il 30 gennaio 2018 a Macerata. La Corte di Cassazione ha depositato oggi il verdetto con cui ha respinto il ricorso straordinario della difesa che chiedeva di escludere l’accusa di violenza sessuale sulla base di asseriti errori materiali e di annullare la sentenza che aveva inflitto l’ergastolo. I giudici, dopo l’udienza di ieri, hanno respinto il ricorso, accogliendo la richiesta della Procura generale di conferma della pena.

 

 

 

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De Luca a coalizione, se sentenza non tocca legge mi candido

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Vincenzo De Luca aspetta la sentenza della Corte Costituzionale: se questa non inciderà sulla legge della Campania si candiderà, altrimenti “si costruirà un futuro”. E’ questo – secondo quanto si apprende da alcuni dei consiglieri presenti – il senso del discorso che il presidente della Regione Campania ha fatto nella riunione con i leader della sua maggioranza in consiglio regionale, che si è svolta a porte chiuse e si è conclusa poco fa nella sede della Regione in via Santa Lucia. La Corte Costituzionale si esprimerà probabilmente nei mesi di aprile o maggio sul ricorso fatto dal Governo Meloni nei confronti della legge regionale che la Campania ha approvato, adottando il limite di due mandati consecutivi del governatore, ma che parte da ora, aprendo quindi a De Luca la possibilità di candidarsi per la terza volta consecutiva.

Una scelta che la coalizione nazionale del centrosinistra, da Pd a M5s a Sinistra Italia non appoggia, affermando che verrà presentato un diverso candidato in Campania. Nel corso della riunione di oggi non ci sono stati interventi sul tema specifico da parte dei consiglieri regionali e dopo la presa di posizione di De Luca sono stati affrontati alcuni dei progetti in corso da parte della Regione e di iniziative che devono partire. Il Pd nazionale intende imprimere una accelerazione nella scelta del candidato e del programma elettorale. Nei giorni scorsi la segretaria Elly Schlein ha ribadito che il partito non avrebbe appoggiato De Luca in caso di sua candidatura, mentre Marta Bonafoni, coordinatrice nazionale della segreteria del Partito Democratico, ha spiegato che “abbiamo capito cosa vorremmo fare insieme a De Luca, portare la Campania al dopo De Luca presidente, ma insieme al De Luca campano, politico esperto, popolarissimo”.

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