Il mancato accesso ai ‘Contributi selettivi’ di C’è ancora domani, esordio alla regia di Paola Cortellesi. caso cinematografico dell’anno con i suoi oltre 20 milioni di incasso in un mese circa, ha scatenato una ampia polemica politica ma anche tra produttori e operatori del settore evidenziando meccanismi economici complessi. Oltre al tax credit (di cui ha usufruito per oltre 3 milioni di euro anche Cortellesi) ci sono linee di intervento oggetto di valutazione dai 15 esperti nominati dal ministro della Cultura (nel caso specifico da Dario Franceschini) suddivisi in 4 sottocommissioni ciascuna con ambiti e budget, come recita il decreto decreto ministeriale 14 marzo 2022 rep. 102.
La prima sottocommissione valuta finanziamenti a festival, rassegne e premi, produzione di opere di giovani autori, di opere di animazione e a distribuzione; la seconda a scrittura di sceneggiature di opere cinematografiche, televisive e web; la terza allo sviluppo e pre-produzione, alla produzione di opere cinematografiche prime e seconde e anche di documentari e cortometraggi e a rafforzamento dell’esercizio.
Infine la quarta, quella per cui i produttori di C’è ancora domani – Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle (con Vision) – hanno chiesto i fondi valuta su produzione di opere cinematografiche difficili, con modeste risorse finanziarie e opere cinematografiche di particolare qualità artistica, sull’attribuzione della qualifica dei film d’essai e sulla qualifica di film difficile. All’interno di questa categoria in cui è stato presentato il film della Cortellesi “film difficili con modeste risorse finanziarie” rientrano anche i film che superano i 4 milioni di budget “con particolari qualità artistiche…”.
È una sottoselezione nella selezione principale con cui si finanziano tre film per ogni sessione (nel bando 2021 uno, poi due, poi tre). La sottocommissione 4 (di cui fanno parte Rita Borioni, Elisabetta Bruscolini, Gianni Celata, Raffaella Del Vecchio, Antonio Ferraro, Andrea Minuz, Valerio Toniolo e Vanessa Tonnini) nella seconda sessione del 2022 si è trovata ad esaminare, su invio dei produttori, cinque film con queste caratteristiche_ Rapito di Marco Bellocchio, Comandante di Edoardo De Angelis, Confidenza di Daniele Luchetti, Le assaggiatrici di Silvio Soldini e C’è ancora domani di Paola Cortellesi.
I primi tre hanno avuto il finanziamento, Soldini e Cortellesi non hanno avuto nulla e sono stati inseriti in fondo alla graduatoria dei “film difficili…”, ma senza voto (perché, appunto, rientravano in una sottoselezione), come invece successo agli altri film presentati in quella categoria. Inserire nel bando – cui legittimamente i produttori partecipano, scegliendo di accedere a quel finanziamento piuttosto che a quello delle opere prime o seconde su cui sono andati Margherita Buy e Micaela Ramazzotti ad esempio – film di budget che sforano i 4 milioni di euro è un nodo di questa vicenda da districare dopo il caso della ‘stroncatura’ di Cortellesi.