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Cinema

Paolo Sorrentino chiama John Malkovich nel cast di The New Pope assieme a Jude Law

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The Young Pope lascia il passo a The New Pope. E Paolo Sorrentino, regista napoletano vincitore del premio Oscar con “La Grande Bellezza” assolda per la nuova serie John Malkovich che farà tandem con Jude Law, protagonista nella prima stagione co0me interprete di Lenny Belardo, Pio XIII. Quale è il ruolo che Sorretino affiderà a Malkovich è un mistero, per ora. Forse il successore del giovane Papa (Jude Law). Malkovich torna così in televisione dove negli ultimi anno è stato protagonista di serie di grande successo come Crossbones e The ABC Murders. 

The New Pope. John Malkovich entra nel cast con Jude Law

The New Pope seguirà e completerà il filone narrativo di The Young Pope, ma non ne è il seguito. Il tentativo di Sorrentino, perfettamente riuscito con Jude Law nei panni di Lenny Belardo, sarà sempre quello di indagare su intrighi, miserie, meraviglie, bontà e mille altri sentimenti che si respirano tra le mura dello Stato Vaticano. Il regista continuerà la sua introspezione psicologica di quanti abitano a San Pietro, sugli uomini e la loro solitudine davanti a Dio. Che fine farà il Cardinale Voiello, elemosiniere di Dio, un po’ intrallazzatore, un po’ miserabile, un po’ affidabile, un po’ diffidente, sempre protagonista nascosto di ogni trama? Probabile che lo rivedremo, ovviamente interpretato magistralmente da Silvio Orlando. Il lavoro di scrittura e sceneggiatura sarà come sempre di Paolo Sorrentino e Umberto Contarello. Collaborerà anche Stefano Bises, capo scrittore di Gomorra e Il Miracolo .

The New Pope è una produzione originale Sky-Hbo, è prodotta da Lorenzo Mieli e Marco Gianani per Wildside, co-prodotta da Mediapro e distribuita internazionalmente da FremantleMedia. Le riprese inizieranno a novembre in Italia.

Non si conosce ancora la data di messa in onda. The Young Pope fu acquistato in 150 Paesi. Per la sua interpretazione, Jude Law ha ricevuto una nomination ai Golden Globe come miglior attore di una miniserie o film per la tv.

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Cinema

Caso Cortellesi, come funziona il finanziamento

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Il mancato accesso ai ‘Contributi selettivi’ di C’è ancora domani, esordio alla regia di Paola Cortellesi. caso cinematografico dell’anno con i suoi oltre 20 milioni di incasso in un mese circa, ha scatenato una ampia polemica politica ma anche tra produttori e operatori del settore evidenziando meccanismi economici complessi. Oltre al tax credit (di cui ha usufruito per oltre 3 milioni di euro anche Cortellesi) ci sono linee di intervento oggetto di valutazione dai 15 esperti nominati dal ministro della Cultura (nel caso specifico da Dario Franceschini) suddivisi in 4 sottocommissioni ciascuna con ambiti e budget, come recita il decreto decreto ministeriale 14 marzo 2022 rep. 102.

La prima sottocommissione valuta finanziamenti a festival, rassegne e premi, produzione di opere di giovani autori, di opere di animazione e a distribuzione; la seconda a scrittura di sceneggiature di opere cinematografiche, televisive e web; la terza allo sviluppo e pre-produzione, alla produzione di opere cinematografiche prime e seconde e anche di documentari e cortometraggi e a rafforzamento dell’esercizio.

Infine la quarta, quella per cui i produttori di C’è ancora domani – Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle (con Vision) – hanno chiesto i fondi valuta su produzione di opere cinematografiche difficili, con modeste risorse finanziarie e opere cinematografiche di particolare qualità artistica, sull’attribuzione della qualifica dei film d’essai e sulla qualifica di film difficile. All’interno di questa categoria in cui è stato presentato il film della Cortellesi “film difficili con modeste risorse finanziarie” rientrano anche i film che superano i 4 milioni di budget “con particolari qualità artistiche…”.

È una sottoselezione nella selezione principale con cui si finanziano tre film per ogni sessione (nel bando 2021 uno, poi due, poi tre). La sottocommissione 4 (di cui fanno parte Rita Borioni, Elisabetta Bruscolini, Gianni Celata, Raffaella Del Vecchio, Antonio Ferraro, Andrea Minuz, Valerio Toniolo e Vanessa Tonnini) nella seconda sessione del 2022 si è trovata ad esaminare, su invio dei produttori, cinque film con queste caratteristiche_ Rapito di Marco Bellocchio, Comandante di Edoardo De Angelis, Confidenza di Daniele Luchetti, Le assaggiatrici di Silvio Soldini e C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

I primi tre hanno avuto il finanziamento, Soldini e Cortellesi non hanno avuto nulla e sono stati inseriti in fondo alla graduatoria dei “film difficili…”, ma senza voto (perché, appunto, rientravano in una sottoselezione), come invece successo agli altri film presentati in quella categoria. Inserire nel bando – cui legittimamente i produttori partecipano, scegliendo di accedere a quel finanziamento piuttosto che a quello delle opere prime o seconde su cui sono andati Margherita Buy e Micaela Ramazzotti ad esempio – film di budget che sforano i 4 milioni di euro è un nodo di questa vicenda da districare dopo il caso della ‘stroncatura’ di Cortellesi.

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Cinema

È morto l’attore Matthew Perry, il popolare Chandler in Friends

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È morto a Los Angeles Matthew Perry, 54 anni, il popolare  Chandler di ‘Friends’. Secondo una fonte delle forze dell’ordine l’attore è stato trovato senza vita nella vasca idromassaggio nella sua casa nel pomeriggio di ieri intorno alle 16. Indaga la polizia. I motivi del decesso non sono stati confermati.

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Cinema

Trudie Styler racconta la sua Napoli alla Festa del Cinema di Roma

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Un pezzo di Napoli alla Festa del Cinema di Roma grazie a Trudie Styler e al suo amore per la città partenopea: una scoperta per lei che con Sting, ha raccontato di avere sempre solo attraversato Napoli per raggiungere Ischia, Capri o la costiera amalfitana. Un amore nato grazie a Pascal Vicedomini che ha puntato proprio sulla Styler per il suo Ischia Global Fest di cui lei è vice presidente onorario. Il documentario presentato a Roma si chiama “Posso entrare? An ode to Naples” e racconta la città vista da lei, straniera che ha ‘scoperto’ la città. ed ha scoperto il bello e il meno bello, le luci e le ombre, il fascino, i misteri. “Ho lavorato senza sceneggiatura, avevo una tela bianca avanti”. Ed è rimasta folgorata, ammaliata, affascinata da Napoli. Ha ascoltato persone note e gente comune, chi ha scelto di rimanere nonostante avesse buoni motivi per andare via. Nel docufilm compare anche Sting e la sigla è Neapolis, di Clementino, chiesta espressamnte dalla Styler al rapper napoletano ma c’è anche la musica dell’orchestra di bambini Sanitansamble.

“Posso entrare? An ode to Naples” di Trudie Styler

 

 

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