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Pallavolo, immensa Piccinini: a 41 anni torna in campo e si pone come obiettivo Tokyo

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Aveva detto che era pronta per cominciare una nuova vita, che la lunga favola con la pallavolo poteva dirsi compiuta. Sono passati quattro mesi e Francesca Piccinini, uno dei simboli dello sport azzurro, ci ripensa: a 41 anni (ha spento le candeline lo scorso 10 gennaio), la schiacciatrice non ha resistito al richiamo e torna in campo con Busto Arsizio, seconda in classifica nel massimo campionato, a sei punti dalla capolista Conegliano, con un seguito di pubblico sempre crescente. Insomma una platea adatta per il grande ritorno: non a caso nell’anno olimpico, perche’ la sfida nella sfida per la campionessa abituata a vincere e’ conquistare un posto nella nazionale, per altro gia’ qualificata ai Giochi.

E quella olimpica e’ l’unica medaglia tra i tanti successi che manca alla pallavolista di Massa che da quando aveva 14 anni ne ha messi insieme di trofei (l’oro mondiale nel 2002, un oro, due argenti e un bronzo europei con l’Italia; con i club cinque scudetti, sette Champions League, una Coppa delle Coppe, una Coppa CEV, una Supercoppa Europea, quattro Coppe Italia, cinque Supercoppa Italiane). Ma c’e’ zero nella casella olimpica: a Rio la Piccinini manco’ l’appuntamento per i dissidi con l’allora ct Bonitta, nelle altre occasioni il podio resto’ un tabu’. “Ho grandi obiettivi e stimoli, l’entusiasmo e’ quello della ragazzina che esordi’ in serie A a 14 anni. Sono pronta ad accogliere questa sfida insieme a un club che ho sempre stimato molto. Ci divertiremo, ve lo prometto”. A Busto l’entusiasmo e’ gia’ alle stelle, il presidente del club, Giuseppe Pirola, da tempo faceva pressing: “Vedo nelle sue parole e nei suoi occhi la voglia di sorprendere ancora”.

In campo a caccia di nuovi traguardi avra’ la sua maglia, quella numero 12 che in oltre 26 anni di carriera l’ha resa celebre in tutto il mondo. Infinita, ancora con tanta voglia di dare alla pallavolo – sport che ha sempre confessato essere il suo grande amore – la campionessa cerchera’ a suon di schiacciate di convincere il ct Mazzanti a convocarla per le Olimpiadi. Concittadina di un altro highlander plurititolato come Gianluigi Buffon, con il portiere di Juve e Nazionale ha in comune anche la voglia di rimettersi in gioco sempre. “Lo sport trasmette gioventu'” ha detto spesso Piccinini. Adesso infatti dice di sentirsi addosso l’entusiasmo di quando poco piu’ che bambina ha cominciato a calcare i campi della pallavolo che conta. Ora da donna e campionessa matura, con la tv e la moda che da sempre la rincorrono, di stare a guardare non aveva voglia. Ed e’ sempre in buona compagnia, perche’ anche Federica Pellegrini che va a caccia della quinta Olimpiade sul ritiro post Tokyo ha gia’ fatto marcia indietro. Per la Piccinini nazionale cominciano i secondi quaranta anni: e ancora sotto rete.

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Calciomercato: Il City vuole Cambiaso, il Napoli insiste per Garnacho, per Milan ora c’è Walker

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Il Manchester City accelera su CAMBIASO. Si susseguono i contatti con la dirigenza della Juventus, anche se c’è ancora distanza fra offerta degli inglesi e richiesta dei bianconeri. Ma la necessità di rinforzi da parte dei campioni d’Inghilterra, e la possibilità che fra i provvedimenti che saranno presi a carico del City per la vicenda delle infrazioni al fair play finanziario possa esserci il blocco del mercato della prossima estate, fanno sì che il club campione d’Inghilterra voglia stringere i tempi. La Juve lavora anche in entrata, perché serve un difensore centrale e il nome più caldo è ora quello di DANSO del Lens, che nella scorsa ‘finestra’ di mercato era stato preso dalla Roma ma poi non aveva superato le visite. L’alternativa è ARAUJO ma ora l’agente di questo giocatore sta trattando il rinnovo col Barcellona. Se andrà in porto, non è però da escludere che poi la società blaugrana possa cedere il suo calciatore in prestito alla Juve.

Intanto, il club bianconero non può ancora ufficializzare KOLO MUANI, perchè il Psg ha raggiunto il tetto previsto di prestiti, sei. Non è a rischio l’operazione ma l’attaccante potrebbe non essere tesserato in tempo per sfidare il Milan domani. E a proposito di rossoneri, vista la difficoltà per arrivare a RASHFORD, attaccante del Manchester United che ora sembra vicino al Borussia Dortmund, il Milan ha deciso di rinforzare un altro settore e punta deciso su WALKER, in uscita dal City anche se ha un contratto in scadenza a giugno del 2026.

Il Milan gliene avrebbe proposto uno che arriva fino al 2027. A Londra si parla anche di un interessamento milanista per JOAO FELIX, che però non sembra intenzionato a lasciare il Chelsea. E a proposito dei Blues londinesi: si sono fatti avanti con lo United per GARNACHO, obiettivo primario del Napoli che per l’argentino è arrivato a offrire 45 milioni, proposta ritenuta non adeguata visto che la dirigenza dei ‘Red Devils’ ne ha chiesti 80. Il Chelsea potrebbe arrivarci. La stampa inglese dà RENSCH, terzino dell’Ajax, in avvicinamento ai Friedkin, ma non per la Roma. Infatti l’olandese viene accostato all’Everton, che avrebbe rifiutato un’offerta del Como (dove potrebbe arrivare ANSU FATI dal Barcellona, intanto ha ceduto BARBA al Sion) per BETO, l’attaccante ex Udinese che piace anche alla stessa Roma e al Torino.

Proprio i granata stanno definendo la trattativa con il Chelsea per riportare in Italia CASADEI, che invece è stato mollato dalla Lazio, che preferisce puntare su FAZZINI dell’Empoli e BELAHYANE del Verona. Olympiacos Pireo e Aston Villa hanno chiesto ISAKSEN, del quale a Formello non viene esclusa la cessione. Se il danese dovesse partire, la Lazio potrebbe sostituirlo con NGONGE del Napoli, per il quale c’è anche la possibilità di tornare al Verona. Sempre a Roma, ma sponda giallorossa, c’è da registrare che il secondo portiere RYAN, desideroso di giocare e che ha offerte da Olanda e Arabia Saudita, ha chiesto di essere ceduto.

E’ probabile che venga accontentato, e per questo a Trigoria stanno stringendo i tempi per GOLLINI, ora al Genoa. In casa del ‘grifone’ ligure si torna a parlare di un addio di BALOTELLI, vecchio ‘amore’ di Galliani che lo riprenderebbe al Monza, specie nel caso che DJURIC venga ceduto al Parma, che insiste per averlo (così come l’Atalanta ha di nuovo chiesto MALDINI). Ma in Brianza non vogliono rinforzare una concorrente diretta per la salvezza come la squadra di Pecchia. Intanto, è ufficiale l’arrivo in biancorosso del giovane difensore serbo LEKOVIC, in prestito fino a giugno dalla Stella Rossa.

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Fattore Olimpico, la Roma vince ancora con tris al Genoa

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La legge dell’Olimpico resta in vigore e la Roma, tra le mura amiche con Ranieri in panchina, non sembra conoscere sconfitta battendo anche il Genoa. L’unico ko resta quello con l’Atalanta, poi solo successi, compreso quello contro il Grifone, arrivato per 3-1 grazie alle reti di Dovbyk, El Shaarawy (alla sua 300° presenza in giallorosso) e all’autogol di Leali. Ma il primo tempo scivola via su ritmi bassi, vivendo di fiammate, poche, che regalano alle due squadre un gol per parte.

Apre la Roma con Dovbyk, nel posto giusto e al momento giusto dopo la respinta di Leali sul tiro ravvicinato di Pellegrini. Per l’ucraino, dopo il rigore di Bologna, si tratta del secondo gol consecutivo nel 2025, il settimo in questo campionato e l’undicesimo in totale se si contano anche Coppa Italia ed Europa League. Eppure il vantaggio, come sette giorni fa al Dall’Ara, dura pochissimo, perché poco dopo arriva la dormita giallorossa sul calcio d’angolo battuto da Miretti per il tiro al volo di Masini che segna l’1-1 alla sua prima gara da titolare in Serie A, grazie anche a una marcatura blanda di Pellegrini.

All’intervallo il parziale è di pareggio e con pochi altri sussulti se non la traversa di Dybala su punizione, per un urlo che resta solo strozzato. Nella ripresa, intanto, non si vede più Pellegrini, inizialmente preferito a Pisilli per confermare lo stresso undici delle sfide con Lazio e Bologna. Per il capitano giallorosso entra El Shaarawy, mentre Vieira già alla mezz’ora aveva sfruttato il primo slot per via dell’infortunio di Bani, inserendo al suo posto Sabelli.

E proprio il difensore rossoblu si rende protagonista di un tocco con il braccio non sanzionato da Zufferli, la Roma protesta, ma il Var non richiama l’arbitro e sull’azione che prosegue arriva il 2-1 giallorosso grazie al gol di El Shaarawy su appoggio di Dybala che trova comunque di festeggiare le cento presenze in maglia giallorossa. Il colpo del ko, poi, arriva con l’autorete di Leali dopo un’azione in solitaria di Koné, capace di spaccare in due la difesa rossoblù.

Così al triplice fischio esulta ancora l’Olimpico per una corsa all’Europa che riparte dal giardino di casa in attesa ora di curare il mal di trasferta nei prossimi due incontri contro l’AZ Alkmaar e Udinese. Titoli di coda, invece, sul futuro allenatore, perché se Ranieri dice chiaramente che a fine stagione smetterà di allenare (“è il momento di dire basta”), dall’altra rinnova l’impegno del club nel “cercare un profilo che riporti la Roma nell’elite del calcio nazionale e internazionale”.

Non si sbottona il diesse Ghisolfi che, scherzando, candida ancora Ranieri, per evitare di entrare pubblicamente nel merito della questione. “Non voglio parlare di nomi – dice il manager francese -. Parlo solo di Ranieri e magari riusciamo a convincerlo (ride, ndr)”. Una semplice battuta che nasconde i veri obiettivi giallorossi.

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Il Psg annuncia l’acquisto di Kvaratskhelia, il gerogiano con la nuova maglia: è un sogno essere qui

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Khvicha Kvaratskhelia è un nuovo giocatore del Psg: il club francese lo ha annunciato nella tarda serata di venerdì 17 gennaio. “Per me è un sogno essere qui”, le prime parole del georgiano. Per l’ex Napoli contratto fino al 2029 e maglia numero 7. Costo dell’operazione 70 milioni di euro.

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