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Palermo in lutto, allo stadio omaggio a Schillaci

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L’ultima notte non è stata magica e alla luce del giorno il buio ha avuto comunque il sopravvento. Totò Schillaci non c’è più, è morto alle 9.55 di stamattina, attorniato dall’affetto della moglie Barbara e dei figli Mattia, Jessica e Nicole, i primi due avuti con la prima moglie Rita. Il bomber dei Mondiali di Italia ’90, da più di trent’anni nell’immaginario di ogni tifoso e non solo, avrebbe compiuto sessant’anni il prossimo primo dicembre. Dallo scorso 7 settembre era ricoverato all’ospedale Civico di Palermo, da anni era in cura per un tumore al colon, e in passato era stato operato due volte. Una notizia diventata di dominio pubblico il 16 gennaio 2023, quando Schillaci era stato intervistato, in quanto testimone inconsapevole dell’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro, alla Clinica Maddalena di Palermo, dove era in cura anche l’ex attaccante di Messina, Juventus e Inter.

Campione indimenticabile, schivo e amatissimo, self-made man del pallone, Schillaci è stato ricordato da tutti, dai vertici del calcio mondiale (“Un salto lungo una carriera, da Palermo all’eternità”, ha scritto Gianni Infantino, presidente della Fifa) all’ultimo dei tifosi, passando per gli ex compagni, da Roberto Baggio (“Noi due, fratelli d’Italia per sempre”) a Bergomi, da Carnevale a Mancini, dal suo ex tecnico Zoff e da Buffon, capo delegazione della nazionale italiana. Cresciuto nel popolare quartiere Cep di Palermo, Schillaci è stato celebrato oggi pomeriggio nella camera ardente voluta dal Comune e allestita nella sala stampa dello stadio Renzo Barbera. Gli hanno reso omaggio la squadra del Palermo, le principali figure istituzionali locali, ma soprattutto tantissimi tifosi, di ogni età, e tanti cittadini comuni, anche famiglie intere.

Tanta commozione e poche parole, ma sentitissime da parte della gente: “Farà gol anche in cielo”; “L’hanno convocato in paradiso”. “Un campione del popolo, resterà nella leggenda”. La camera ardente sarà aperta anche domani, mentre venerdì mattina nella cattedrale del capoluogo siciliano si terrà il funerale religioso. L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, l’ha già commemorato: “Palermo perde un simbolo di riscatto. Un ragazzo di umili origini che riesce a farsi strada nonostante gli ostacoli e le ostilità, fino a diventare un’icona dello sport”. Dopo il calcio giocato Schillaci non ha disdegnato i riflettori di alcuni reality e si è concesso qualche cameo al cinema o in tv; ha vissuto anche una breve stagione politica, da consigliere comunale. Ma le sue attività principali sono rimaste legate allo sport, quello, che ha raccontato più volte, l’avevano tenuto lontano dalle cattive compagnie: nel 2000 ha dato vita alla scuola calcio del Ribolla, nel quartiere Borgo Nuovo, vicino a quello in cui è cresciuto.

Non si è mai tirato indietro davanti a molte iniziative di solidarietà, fra le tante una al fianco del Comitato Addiopizzo, che l’ha salutato così: “Schillaci ancor prima di essere un grande calciatore è stato e rimane un uomo che, non dimenticando le sue origini, ha voluto dedicare il secondo tempo della vita anche a quelle periferie da dove proveniva. Per noi è stato un privilegio averlo accanto nell’impegno alla Kalsa, per creare alternative sane in un contesto investito da miseria e degrado”. La notizia della morte di Schillaci è stata ripresa e commentata dai media di ogni angolo del pianeta, accolta con dolore dai club in cui il calciatore palermitano ha militato, fino in Giappone, dove Totò ha concluso la sua carriera. Anche i nipponici dello Jubilo Iwata, hanno dedicato un ricordo al loro leggendario numero 11: “Preghiamo affinché la sua anima riposi in pace, vivrà nei nostri cuori”.

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MotoGp, Bagnaia vince il Gp del Giappone e ora è a 10 punti da Martin

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Francesco Bagnaia ha vinto il gran premio del Giappone, 16/a prova del motomondiale. Alle sue spalle il leader del motomondiale Jorge Martin, terzo posto per Marc Marquez. Con questa vittoria Bagnaia accorcia ulteriormente il distacco da Martin che è ora distante 10 punti.

“Sono super felice, ho guadagnato 11 punti in questo fine settimana, sono molto contento”: così Francesco Bagnaia al termine del gran premio del Giappone commenta la sua vittoria. ” Oggi Jorge (Martin, ndr) era molto veloce e ho cercato di gestire, i primi 10 giri sono stati incredibili – aggiunge riferendosi alla gara che lo ha visto in testa sin dal primo giro – ora pensiamo alla prossima gara cercando di continuare così con la stessa strategia”.

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Tripletta dell’ex Retegui, l’Atalanta travolge il Genoa

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Nella sfida con Gilardino, suo ex bomber e ora allenatore del Genoa, Gasperini riporta l’Atalanta alla vittoria in campionato a tre giorni dal 3-0 in Champions League con lo Shakhtar. Un 5-1 ai genovesi, al terzo ko di fila, dilagando dopo l’intervallo. Retegui batte da ex in una sola volta il quinto, sesto e dal dischetto settimo colpo personale per sbloccare e chiudere una partita mai nata, a cavallo del tris di Ederson della cinquina di De Roon. Gol della bandiera del 2006 Ekhator, subentrato a Pinamonti, dietro imbucata di Melegoni all’83’. Lookman già al 6′ sfiora il vantaggio girando al volo sopra la traversa il pallone di De Roon costringendo spesso Thorsby a ripiegare dalla posizione di mezzala per chiuderlo da terzino destro.

Gli uomini di Gilardino rischiano anche alla prima situazione inattiva, col nigeriano a trovare dalla bandierina sinistra lo stacco di Hien a lato di poco. È il 13′ e i bergamaschi ci mettono sei minuti a riaffacciarsi in area dove però Bohinen tiene a freno Ederson, ma poco più tardi, sull’asse tra l’accentrato Zappacosta e De Ketelaere, è Retegui a ritardare la conclusione, murata da De Winter. Al 25′ l’argentino non sbaglia una seconda volta, in spaccata perfetta sul pallone dal fondo lavorato da Lookman dopo aver ricevuto da Ederson. La reazione genoana nel primo tempo è tutta nel cross di Martin impattato male di sinistro da Pinamonti al limite dell’area alla mezzora, occasione che precede il raddoppio mancato da Lookman, che raggiunto da De Ketelaere si fa chiudere la strada dall’ex Gollini in uscita.

Non si concretizzano nel 2-0 nemmeno il diagonale di Kolasinac smarcato proprio da Retegui e il colpo di testa di Pasalic nel recupero su schema da punizione di De Roon. Superato il brivido del cross di Zanoli spizzato all’indietro da Pinamonti per Martin, fermato bene da De Ketelaere, ecco il bis della sicurezza, ancora di chi ha aperto il punteggio, in tap-in sul destro da fuori non irresistibile di Ederson che il portiere genoano si fa sfuggire. Al cinquantesimo il Grifone ha già gli artigli spuntati e glieli taglia definitamente Ederson all’ora di gioco, insaccando di prepotenza a fil di traversa su scarico di tacco di Retegui. Il brasiliano ci riprova a fotocopia ma rasoterra, facendosela parare da Gollini, al 18′, poco dopo l’errore di mira di Pasalic servito da Kolasinac davanti all’area piccola.

Vogliacco smorza a Samardzic il tiro tra le braccia alte dell’ultimo baluardo, mentre di là Ekhator la tocca appena di tempia sul cross dal fondo di Martin (26′); solo prima di un angolo poi annullato l’arbitro Chiffi viene richiamato dal Var e assegna il rigore per il fallo di mano del difensore genoano: Retegui completa la tripletta spiazzando Gollini per il 4-0 al 28′. De Roon completa l’opera punendo con un gran tiro al volo da fuori area la respinta della difesa sul quarto angolo di casa. C’è solo il tempo per il corridoio centrale spalancato dall’ex Melegoni, una sola presenza con Gasperini sette anni fa, per il 18enne Ekhator al suo primo gol in A.

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Sinner ok a Shanghai, Paolini-Errani finaliste a Pechino

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La sconfitta nella finale del China Open è il passato. Jannik Sinner è ripartito con una vittoria nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai. A tirargli su il morale ha contribuito Taro Daniel, sparring partner di un buon allenamento conclusosi con il punteggio di 6-1, 6-4. Prossimo avversario del numero 1 sarà Tomas Martin Etcheverry, 37mo nell’elenco Atp. A spese del giapponese (n.93), Sinner è divenuto il primo giocatore nato negli anni 2000 a raggiungere le 250 vittorie in carriera nel circuito ATP. Ora sono 60 i suoi successi in stagione.

Con l’altoatesino ha fatto un passo avanti sul cemento di Shanghai anche Carlos Alcaraz, ancora più agevolmente, contro il tennista di casa Shang Juncheng. E’ stato lo spagnolo a scendere in campo per primo, appena tre giorni dopo aver vinto brillantemente il torneo Atp 500 di Pechino contro Sinner. La testa di serie numero 3 ha impiegato solo un’ora e 16 minuti per eliminare il numero 51 del mondo (6-2, 6-2) e raggiungere il decimo successo consecutivo. In un buon sabato del tennis italiano spicca l’ennesimo acuto dell’accoppiata Sara Errani-Jasmine Paolini.

ùLe vincitrii dell’oro olimpico di Parigi nel torneo di doppio sono in finale al China Open, il Wta 1000 di Pechino, la quinta di una annata fenomenale. Nella sesta semifinale del 2024 hanno sconfitto 6-4, 1-6, 10-4 le statunitensi Sofia Kenin e Bethanie Mattek-Sands, prendendosi la rivincita del ko subito a Miami. Errani e Paolini hanno inoltre centrato la qualificazione alle Wta Finals di Riad, a novembre. Sarà la prima partecipazione di una coppia italiana nel torneo di fine stagione dal 2015. “Mi sento bene fisicamente e nei miei turni di servizio si è visto.

Questa prestazione è molto importante per me” ha commentato a caldo un sorridente Sinner. “Con il nuovo team servirà del tempo per conoscerci meglio, ma mi sto trovando bene” ha aggiunto, parlando di Marco Panichi e Ulises Badio, ex preparatore e fisioterapista di Novak Djokovic inseriti nello staff dopo la fine della collaborazione con Umberto Ferrara e Giacomo Naldi. “Cerchiamo di migliorare, di cambiare un paio di cose che speriamo possano rendermi un giocatore migliore. Ci sono ancora tante cose da fare fuori dal campo, e non vedo l’ora” ha aggiunto. L’occasione di misurare la propria crescita gliela darà Etcheverry. L’argentino arriva da un big match con l’olandese Botic van de Zandschulp, vinto 7-6 (7/5), 3-6, 7-5 in 3h43 minuti, record nella storia del torneo.

Soddisfatto del proprio esordio Alcaraz: “Ultimamente sto giocando davvero bene, quindi cerco di mantenere lo slancio. Ho avuto solo il tempo di allenarmi prima di questa partita e poter iniziare così mi rende orgoglioso”, ha aggiunto il numero 2 del mondo. Nel prossimo turno, lo spagnolo affronterà un altro giocatore locale, Yibing Wu (24 anni), ex 54mo del ranking, precipitato al 560mo posto dopo una stagione quasi priva di incontri. Trovandosi dalla stessa parte del tabellone, Sinner e Alcaraz potrebbero scontrarsi ancora, questa volta in semifinale, mentre il tedesco Alexander Zverev, testa di serie numero 2, avrà dalla sua parte il serbo Novak Djokovic (n.4). E’ caduta una delle teste di serie principali con la sconfitta del russo Andrey Rublev (n.6), eliminato a sorpresa dal ceco Jakub Mensik (n. 65) in tre set: 6-7, 6-4, 6-3.

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