Collegati con noi

Cronache

Padre in lotta per vedere figlia, madre condannata 

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

 Da 7 anni Emilio Vincioni di Sassoferrato (Ancona) lotta per riportare la figlioletta in Italia, almeno per “periodi congrui”, dopo che l’ex moglie ha partorito in Grecia ed è rimasta lì con la bimba dal 2016. Ora una sentenza del Tribunale di Ancona gli restituisce un filo di speranza: la donna è stata condannata a due anni di carcere e due anni di sospensione della responsabilità genitoriale per sottrazione e trattenimento di minore all’estero. Un verdetto “pesante”, dice Vincioni, che cercherà “in tutti i modi di sfruttarne l’effetto anche in Grecia per far venire la bambina in Italia, farla rimanere per periodi congrui qui, cosa che nel diritto internazionale è chiaramente descritta e che fino ad oggi mi è stata negata dopo sette anni di battaglie”. Ora l’uomo chiede l’intervento della diplomazia italiana affinché si riesca a sollecitare le autorità e la giustizia greca a rendergli giustizia e a non lasciare di fatto la sua bambina “orfana di padre”. Il sassoferratese si è battuto senza successo in tutte le sedi in questi anni, anche affiancato dal consigliere regionale dei Civici Marche Giacomo Rossi che ha presentato una mozione in Consiglio sulla vicenda approvata all’unanimità. Grazie all’abnegazione della sua legale, avv. Silvia Pellegrini, ha ottenuto la condanna dell’ex moglie che, per il trattenimento della figlia all’estero, subì allora anche l’addebito della separazione in sede civile.

La bimba compirà 7 anni a febbraio, non ha mai varcato i confini nazionali e non parla italiano. Il padre la vede “due o tre volte l’anno, – riferisce Emilio Vincioni – quando posso, considerato il lavoro, i costi e gli altri ostacoli, in un parco alla presenza della madre”. Nel febbraio 2020 venne anche arrestato in aeroporto in Grecia dopo essere andato a trovare la figlia per il compleanno. La giustizia greca gli ha sempre negato di farla venire in Italia; ha statuito che la bambina “deve fare un corso d’italiano ma la mia ex non ce la porta”. Vincioni non vuole togliere la figlia alla madre, ma solo fare il padre, portarla in Italia per periodi adeguati e non vederla in un parco ‘circondato’. La sentenza penale può essere un “grimaldello” per “convincere i giudici greci che – attacca – hanno negato le istanze argomentando in maniera opposta l’interesse superiore della minore, in momenti diversi: “è troppo piccola, è troppo grande e non parla italiano. E’ vergognoso. Una storia alluncinante, io mi sto devastando – racconta – dal punto di vista economico e umano. Ogni mossa che fai sono migliaia di euro. Più cresce peggio è, e nel cuore dell’Europa”. Vincioni lamenta anche un diverso trattamento tra i vari casi a livello diplomatico e non nasconde la propria amarezza: “L’Italia pensa a Patrick Zaki ma a Vincioni Emilio e sua figlia, e tanti altri genitori come me, nulla”. Ora però si appella alla “diplomazia italiana e di tutti quelli che hanno titolo. Vediamo se l’Italia può muoversi per garantire diritti di padre e figlia”.

Advertisement

Cronache

Botte in carcere a Ivrea, annullata sospensione sette agenti

Pubblicato

del

Il Tribunale del Riesame ha annullato la sospensione dal servizio per sette agenti della polizia penitenziaria del carcere di Ivrea (Torino). Erano stati sospesi per un anno dal tribunale eporediese, su richiesta della procura, in merito ad un’indagine su presunti maltrattamenti all’interno della casa circondariale d’Ivrea. Un’inchiesta, con una quarantina di indagati, partita dalla denuncia di due detenuti. Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso presentato dai legali dei sette agenti contro la sospensione dal servizio.

Continua a leggere

Cronache

Camorra: faida Napoli, ordine d’arresto per 16 pregiudicati

Pubblicato

del

Colpo dopo colpo nella seconda faida di Scampia e Secondigliano a Napoli che negli anni ha ispirato libri e fiction. Con omicidi che hanno segnato la vita della citta’ di Napoli dal 2004 al 2012. Fino a quando boss e gregari sono stati arrestati e via via si sono pentiti. Ed e’ grazie alle loro dichiarazione che la Dda di Napoli ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di un’ordinanza a carico di sedici pregiudicati, molti dei quali gia’ in carcere, per otto omicidi della faida dei cosiddetti ‘girati’. Un gruppo di uomini – e donne – che hanno prima appoggiato il clan Di Lauro contro gli Amato-Pagano nella guerra del 2004 e poi si sono ‘girati’ con loro e contro i vecchi alleati formando un clan autonomo, la Vinella Grassi. Ad indagare dal 2007 ad oggi i carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli.

Il primo omicidio della cosiddetta ‘girata’ fu quello di Giuseppe Pica del clan Di Lauro ucciso il 14 marzo del 2007. Omicidio per il quale sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare Rito Calzone, Enzo Notturno, Carmine Pagano, Cesare Pagano, tutti gia’ detenuti per camorra e omicidi. Poi l’omicidio di Francesco Cardillo, del clan Di Lauro ucciso il 14 marzo del 2007, per il cui omicidio e’ stato arrestato Salvatore Frate. Il delitto di Lucio De Lucia, clan Di Lauro, ucciso il 21 marzo del 2007, su ordine di Cesare Pagano e dal killer Rito Calzone. La morte violenta di Patrizio De Vitale, dei ‘girati’ ucciso il 31 maggio del 2007, su ordine di Marco Di Lauro e materialmente da Nunzio Talotti, suo braccio destro e amico del cuore. Entrambi sono gia’ detenuti per omicidio.

Luigi Giannino, della Vinella Grassi ucciso il 13 giugno del 2007, per ordine di Marco Di Lauro e da Nunzio Talotti, Mario Buono, Raffaele Musolino e Vincenzo Di Lauro, anch’egli, come il fratello Marco, istigatore del delitto. Salvatore Ferrara, del clan Di Lauro ucciso il 25 settembre del 2007 per ordine dei boss, cognati tra loro, Raffaele Amato e Cesare Pagano. A fare fuoco furono Salvatore Petriccione e Luca Raiano. Luigi Magnetti, della Vanella Grassi, ucciso il 25 settembre del 2007, considerato uno dei boss dei ‘Girati’. Fu ucciso, secondo il gip che ha emesso l’ordinanza su ordine di Raffaele Amato, Carmine Pagano e Cesare Pagano. A fare fuoco Renato Napoleone e Davide Francescone. Carmine Fusco, affiliato ai Di Lauro, ucciso il 9 febbraio del 2008. L’ordine parti’ dal boss Raffaele Amato e a sparare furono Salvatore Petriccione, Luca Raiano e Fabio Magnetti.

Continua a leggere

Cronache

I cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare con Mattarella e Meloni

Pubblicato

del

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla terrazza del Pincio per celebrarere i cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare. Il cielo di Roma e’ stato scenario di una parata di velivoli dell’Aeronautica militare. Ben 74, tra elicotteri, giganti dell’aria per il trasporto di uomini e mezzi, aerei per il trasporto di malati, caccia intercettori e da combattimento, hanno sorvolato, secondo un ordine di schieramento in cielo, la zona – la Terrazza del Pincio e piazza del Popolo – dove si svolgeva la celebrazione per il primo centenario dell’Aeronautica. E poi la chiusura con i tre sorvoli, uno dei quali in formazione a rombo, delle Frecce Tricolori che hanno colorato il cielo di verde, bianco e rosso, mentre dalla folla saliva verso di loro l’applauso, come in una sorta di reciproco abbraccio.

 

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto