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Cronache

Ordigni bellici tedeschi della seconda guerra mondiale trovati su una pista di Ciampino, aeroporto chiuso e circa 750 passeggeri evacuati

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Chiuso l’aeroporto di Ciampino a causa del ritrovamento di alcuni ordigni bellici. Arrivi e partenze sono al momento sospesi.  Il ritrovamento di tre ordigni bellici si e’ verificato durante i lavori su una pista. Le bombe sono risalenti alla seconda guerra mondiale e di manifattura tedesca.  Artificieri dell’Esercito sono al lavori per disinnescare i tre ordigni risalenti alla seconda guerra mondiale trovati all’aeroporto di Fiumicino. Specialisti del 6 Reggimento Geni dell’Esercito sono impegnati a disinnescare gli ordigni del peso complessivo di 150 chili per un totale di 75 chili di esplosivo. Per permettere le delicate operazioni di disinnesco e’ stata evacuata l’intera area dell’aeroporto di Fiumicino. Il Comandante del 31 Stormo e’ in coordinamento con i responsabili dello scalo civile dopo la la chiusura temporanea del traffico aereo per le operazioni legate alla neutralizzazione degli ordigni.  Gli ordigni bellici sono stati rinvenuti durante i lavori di manutenzione dei piazzali di sosta degli aeromobili. “Al momento, la durata prevista dell’intervento e’ di circa tre ore – si legge nel documento di Adr – I voli programmati, in arrivo e in partenza sullo scalo di Ciampino, nella fascia oraria di sospensione delle attivita’ potranno essere ritardati od operare per/da l’aeroporto di Fiumicino.” Nella nota viene, infine consigliato di contattare la compagnia aerea di riferimento per avere informazioni di dettaglio sul proprio volo. Ulteriori aggiornamenti verranno forniti in tempo reale sul sito, sull’app e sui social network di Aeroporti di Roma.  “Vorrei sapere cosa sta succedendo a Ciampino. Prima hanno detto di tornare in aeroporto per un’ispezione in pista. Poi sembra abbiano detto di evacuare anche l’edificio”. E’ la testimonianza di una passeggera inglese sui disagi che si stanno accumulando all’aeroporto di Ciampino dopo il rinvenimento di ordigni bellici. “Mentre siamo in attesa del nostro volo a Roma Ciampino hanno evacuato l’aeroporto dopo aver trovato una bomba della Seconda Guerra Mondiale”, spiega un’altra passeggera londinese bloccata nello scalo romano. Sono all’incirca 750, al momento, i passeggeri coinvolti dalla momentanea evacuazione dell’aeroporto di Ciampino, chiuso per il ritrovamento di alcuni ordigni bellici. A quanto si e’ appreso i viaggiatori, che si trovano fuori dalle aerostazioni, sono assistiti dalla societa’ di gestione Aeroporti di Roma, che ha messo loro a disposizione dei bagni chimici, acqua e panini e del personale per fornire assistenza e informazioni.

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Napoli, sparatoria tra via Sturzo e via Pinocchio: morta Ilaria Capezzuto, gravissima Daniela Strazzullo

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Un mistero intriso di sangue e dolore ha scosso la città questa notte. Due donne sono state colpite da colpi d’arma da fuoco a poca distanza l’una dall’altra. Una è morta, l’altra lotta per la vita. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco sono ora al lavoro per chiarire la dinamica dei fatti e verificare se si tratti di tentato omicidio-suicidio.

A perdere la vita è stata Ilaria Capezzuto, 34 anni, trovata in via Pinocchio, riversa sull’asfalto già senza vita, colpita da almeno un proiettile.

Gravemente ferita e ricoverata in pericolo di vita all’Ospedale del Mare, invece, Daniela Strazzullo, 30 anni, trovata all’interno di un’auto in via Don Luigi Sturzo, con una ferita d’arma da fuoco.

Napoli, notte di sangue tra via Sturzo e via Pinocchio: una donna morta, un’altra in fin di vita

Indagini in corso, si cerca il movente

Le due zone – via Pinocchio e via Sturzo – sono distanti poche centinaia di metri, ma già in due diversi quartieri del capoluogo. Gli investigatori non escludono che le due donne si conoscessero e che dietro la tragedia ci sia una vicenda personale o sentimentale sfociata nel sangue.

L’arma non è stata ancora ritrovata, mentre le forze dell’ordine stanno passando al vaglio immagini di videosorveglianza e testimonianze per ricostruire i momenti precedenti alla sparatoria.

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Tragedia sull’Alphubel, valanga uccide due giovani italiani: addio a Giorgia Rota e Alessandro Aresi

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Solo una valanga poteva fermarli. Giorgia Rota, 29 anni, e Alessandro Aresi, 30, condividevano l’amore per la montagna e l’orizzonte aperto dell’avventura. Sabato mattina, armati di entusiasmo e di zaini colmi di passione, avevano lasciato il rifugio di Täsch con l’obiettivo di raggiungere la vetta dell’Alphubel, a 4.206 metri, una delle cime più iconiche delle Alpi svizzere. A 4.165 metri, nella zona dell’Eisnase, una valanga ha spezzato i loro sogni e le loro giovani vite.

I soccorsi elvetici, intervenuti con elicotteri e unità cinofile del soccorso alpino del Canton Vallese, non hanno potuto fare nulla. Le salme sono state recuperate poco dopo. La procura svizzera ha aperto un’inchiesta per chiarire le dinamiche della tragedia.

Due giovani sorrisi spezzati dalla passione più forte

Giorgia, originaria di Cesano Maderno, era una chimica naturopata e una viaggiatrice instancabile. Amava raccontare i suoi spostamenti nel mondo attraverso il profilo Instagram “giorgiafacose”, seguito da migliaia di persone. Africa, India, Centroamerica, le Alpi: i suoi post raccontavano una vita piena, vissuta alla ricerca di qualcosa che andasse oltre. «Lassù trovo tutto ciò che la società moderna si dimentica di darmi», scriveva in uno dei suoi post. Amava il crossfit, che praticava da dieci anni, ma soprattutto la libertà.

Alessandro, di Lacchiarella, era un esperto di comunicazione e marketing, tra i primi in Italia a trasformare l’agricoltura in un fenomeno digitale. Era conosciuto come uno degli agriyoutuber pionieri, realizzando video professionali per raccontare il mondo rurale con competenza e creatività. Ex calciatore della squadra di Giussago, dove viene ricordato come «un ragazzo esemplare in campo e fuori», era apprezzato per la sua determinazione e gentilezza. «Sempre sorridente, sempre disponibile», scrivono i compagni di scuola sui social.

Il dolore delle comunità

Sgomento a Cesano Maderno, dove il sindaco Gianpiero Bocca ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia Rota: «Una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità, in una settimana già segnata da un altro grave lutto».

Commozione anche a Lacchiarella, dove Alessandro era molto conosciuto. «Lascia un grande vuoto in tutta la comunità», dicono gli amici.

Due giovani vite piene di luce e sogni, spente in alta quota, proprio lì dove volevano arrivare. Per raccontare, per vivere, per scoprire. La montagna li ha accolti per l’ultima volta, nel silenzio e nella bellezza crudele delle sue vette.

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Napoli, notte di sangue tra via Sturzo e via Pinocchio: una donna morta, un’altra in fin di vita

Due donne colpite da proiettili a poca distanza l’una dall’altra. Si indaga per tentato omicidio-suicidio.

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È una notte di sangue e mistero quella che ha sconvolto l’area orientale di Napoli. Due donne, di 31 e 34 anni, sono state trovate con ferite da arma da fuoco a poca distanza l’una dall’altra. Una delle due è deceduta, l’altra lotta per la vita all’Ospedale del Mare, dove è ricoverata in condizioni gravissime.

I fatti

Il primo allarme è scattato in via Don Luigi Sturzo, dove i carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno trovato una 31enne all’interno di un’auto con una ferita da arma da fuoco. È stata soccorsa e trasportata d’urgenza in ospedale, ma le sue condizioni restano critiche.

Poco dopo, a breve distanza, in via Pinocchio – già all’interno del territorio cittadino di Napoli – è stato ritrovato il corpo senza vita di un’altra donna, 34 anni, anche lei colpita da un proiettile. Era riversa sull’asfalto, priva di sensi, e per lei non c’è stato nulla da fare.

Le indagini: ipotesi tentato omicidio-suicidio

Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura. Gli investigatori non escludono che i due episodi siano collegati e prendono in considerazione l’ipotesi di un tentato omicidio-suicidio. Le due donne potrebbero conoscersi, ma al momento nessuna pista è esclusa: movente passionale, personale o familiare.

La zona è stata delimitata e setacciata in cerca di testimoni e immagini di videosorveglianza, mentre i rilievi sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con precisione tempi, movimenti e rapporti tra le due donne.

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