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Cronache

Open Arms, ammessi tutti i testi: da Richard Gere all’ex premier Conte tutti all’Ucciardone a testimoniare contro Salvini

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Anche l’attore statunitense Richard Gere deporra’ al processo che vede il senatore Matteo Salvini sotto accusa per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Lo ha deciso il presidente della II sezione penale, Roberto Murgia, dinanzi al quale si celebra il processo che si svolge oggi nell’aula bunker del carcere palermitano di Pagliarelli. La procura si era opposta ma, poco prima, la difesa di Open Arms, che aveva citato l’attore americano aveva ribadito: “Gere e’ stato a bordo della nave il 9 agosto 2019 e ci puo’ riferire quali fossero le situazioni complessive a bordo”. Il presidente ha quindi rinviato il processo al 17 dicembre. La procura per quell’udienza citera’ sette testi. Si tratta di Giovanni Minardi, dirigente della Squadra Mobile di Agrigento, Giovanni Franco, in servizio alla Mobile di Agrigento; Sergio Liardo, Capo del terzo Reparto “Piani e Operazioni” ed Imrcc del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto; Edoardo Anedda, comandante delle Sezioni Unita’ Navale e Operativa della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Palermo; Leandro Tringali, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa; Nunzio Martello, Capo del Reparto Personale del Comando Genera/e delle Capitanerie di Porto. La Procura della Repubblica ha anche chiesto che le prossime udienze si possano celebrare nell’aula bunker del carcere Ucciardone, piu’ comoda, capiente e agevole da raggiungere. Il procuratore Francesco Lo Voi in precedenza si era opposto, temendo un rischio di spettacolarizzazione dell’udienza: “A proposito dell’inserimento tra i testi dell’attore e star internazionale Richard Gere, richiesta da una parte civile – aveva spiegato – ricordo che un teste deve essere ammesso e sentito per fornire un contributo utile. Al di la’ della spettacolarizzazione data dalla presenza di una star internazionale, che non interessa questa Procura, ci sono ben altri e ben piu’ qualificati testi che possano riferire sulle condizioni complessive dell’imbarcazione, sullo stato dei naufraghi e del personale di bordo. Quindi al di la’ degli aspetti solidaristici che apprezziamo, non ci pare che la testimonianza di Richard Gere possa apportare un contributo decisivo per la definizione di questo procedimento”. Il giudice ha deciso altrimenti, ritenendo che il celebre attore possa dare un contributo nella ricostruzione dei fatti relativi al ritardo dello sbarco di 147 migranti a bordo della della nave della ong spagnola Open Arms, costretti a restare per giorni in mare prima di avere l’autorizzazione per l’approdo a Lampedusa.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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