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Omicidio Caruana, i killer chiedono la grazia in cambio dei nomi dei politici coinvolti

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Alfred e George Degiorgio, i fratelli arrestati assieme a Vince Muscat come esecutori materiali dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, hanno presentato domanda di grazia presidenziale offrendo in cambio della rivelazione dei nomi degli uomini politici coinvolti. Lo riportano i media maltesi. I due fratelli, gia’ incastrati dalla testimonianza del pentito Muscat, hanno inviato due separate lettere al presidente George Vella e promettono prove concrete contro “un ex ministro che ha commissionato” l’omicidio.  Vincent Muscat, il primo pentito dei tre sicari, in aula ha gia’ testimoniato di aver accompagnato il suo complice Alfred Degiorgio a La Valletta per incontri nei palazzi del governo nei mesi precedenti l’omicidio della giornalista per incontri con l’ex ministro dell’economia, Chris Cardona. Secondo quanto riporta oggi MaltaToday, Alfred Degiorgio sostiene di poter fare sia il nome di un ex ministro che commissiono’ l’omicidio, sia quello di un intermediario finora mai nominato nell’inchiesta. Quest’ultimo non sarebbe il taxista ed allibratore clandestino Melvin Theuma, che a novembre 2019 ottenne la grazia in cambio delle prove che consentirono l’arresto del tycoon Yorgen Fenech come mandante dell’assassinio. Alfred Degiorgio nella sua richiesta di perdono ha affermato di avere anche credibili informazioni di prima mano su una rapina ed un altro omicidio, in cui sarebbero coinvolti lo stesso ex ministro ed un ministro attualmente in carica nel governo Abela. Anche il fratello George afferma di avere informazioni sul mandante dell’omicidio Caruana, ma anche su un altro assassinio e due attentati dinamitardi. “Questa richiesta di grazia deve essere trattata come qualsiasi altra richiesta presentata fin qui. Non puo’ essere scartata perche’ menziona il coinvolgimento di certi individui che occupano o hanno occupato certe posizioni” ha dichiarato a MaltaToday l’avvocato dei fratelli Degiorgio, William Cuschieri.

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Musk rifiuta di eliminare da X video dell’attacco a Sidney

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Elon Musk ha reagito all’ordine di un tribunale australiano di eliminare da X i video dell’attacco nella chiesa di Sidney dopo che il commissario per la eSafety dell’Australia ha chiesto un’ingiunzione. Il miliardario patron di Tesla ha risposto con un post sulla sua piattaforma accusando il premier Anthony Albanese di “censura”. “La nostra preoccupazione è che se qualsiasi Paese è autorizzato a censurare i contenuti di tutti i paesi, allora cosa impedirà a qualsiasi paese di controllare Internet?”

Musk ha detto che X farà appello contro l’ingiunzione australiana. “Abbiamo già censurato il contenuto in questione per l’Australia, in attesa di ricorso legale, ed è archiviato solo su server negli Stati Uniti”, ha aggiunto. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha affermato che Musk è cieco di fronte all’angoscia causata dai video. “Faremo ciò che è necessario per affrontare questo miliardario arrogante che pensa di essere al di sopra della legge, ma anche al di sopra della comune decenza”, ha detto Albanese all’emittente pubblica Abc. “L’idea che qualcuno vada in tribunale per il diritto di pubblicare contenuti violenti su una piattaforma mostra quanto il signor Musk sia fuori dal mondo”, ha aggiunto.

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L’ambientalista indigeno Victorio Dariquebe assassinato nell’Amazzonia peruviana

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Un ambientalista indigeno, Victorio Dariquebe, è stato assassinato in una comunità amazzonica del Perù sudorientale dove lavorava come guardia forestale: lo riferiscono le autorità locali. L’uomo, dell’etnia Harakbut-Wachiperi, è stato aggredito nei pressi della riserva naturale di Amarakaeri, nella provincia di Manú.

“Riaffermiamo il nostro impegno affinché questo crimine non rimanga impunito e i responsabili siano individuati e ricevano tutto il peso della legge”, ha affermato il governo peruviano in una dichiarazione firmata da diversi ministeri. L’ambientalista “ha fatto un ottimo lavoro nella conservazione della riserva di Amarakaeri”, ha sottolineato l’Associazione interetnica della giungla peruviana (Aidesep) in un comunicato sui social, secondo cui Dariquebe “aveva ricevuto minacce”.

I popoli originari del Perù combattono l’estrazione illegale e si oppongono a una recente legge approvata dal Congresso che, a loro avviso, incoraggia la deforestazione. Secondo l’ong Global Witness, dal 2012 nel Paese sono stati uccisi almeno 54 difensori delle terre e dell’ambiente, di cui più della metà appartenevano a popolazioni indigene.

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Ucraina, Copenaghen: daremo a Kiev tutti gli F-16 concordati

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La Danimarca invierà all’Ucraina tutti gli aerei da caccia F-16 concordati in precedenza dai leader dei due paesi, ha detto l’ambasciatore danese Ole Egberg Mikkelsen. Parlando con l’emittente ucraina Liga, Mikkelsen ha detto che i jet saranno sicuramente consegnati a Kiev e che si tratta dell’intera flotta di F-16 della Danimarca, che ora è in fase di dismissione. Mikkelsen non ha tuttavia specificato il numero esatto di caccia che saranno inviati all’Ucraina. L’ambasciatore ha spiegato che la Danimarca sta dismettendo la sua flotta perché Copenaghen riceverà presto una nuova generazione di aerei, gli F-35.

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