Una funzione religiosa gestita da un’intelligenza artificiale ha fatto scalpore di recente. In una chiesa luterana nella città di Furth, nella Media Franconia, la celebrazione religiosa è stata condotta non da un sacerdote umano, ma da un chatbot, un software di intelligenza artificiale, che si è presentato attraverso un avatar su uno schermo sopra l’altare. Questo evento ha attirato l’attenzione dei media, incluso l’organo di informazione delle chiese battiste, metodiste e valdesi, “La Riforma”.
Nonostante il calo di partecipazione dei fedeli che colpisce le chiese in Europa, la chiesa in questione era gremita, con oltre 300 persone che si sono radunate per assistere a questa sperimentazione. L’avatar, con un volto inespressivo e una voce monotona, ha pronunciato un sermone di 40 minuti, che includeva preghiere e musica. Questa celebrazione è stata creata, per così dire, da Jonas Simmerlein, un teologo e filosofo dell’Università di Vienna. Simmerlein ha affermato che circa il 98% del servizio proveniva dalla macchina, sottolineando che l’intelligenza artificiale non può sostituire un predicatore, ma potrebbe aiutare a semplificare il lavoro dei sacerdoti, che sono sempre meno a causa della crisi delle vocazioni.
Questa messa guidata dall’intelligenza artificiale è stata solo uno degli eventi che si sono svolti durante il congresso dei protestanti nella regione, che ha affrontato varie questioni attuali, tra cui l’intelligenza artificiale stessa. Secondo “La Riforma”, questa celebrazione gestita dal chatbot è stata una dimostrazione delle capacità dell’intelligenza artificiale e un test per valutare le possibilità che questa tecnologia offre alle congregazioni. Il sermone si basava sullo slogan dell’evento, “Ora è il momento”, che richiama la necessità di affrontare il presente e superare il passato.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel contesto religioso non è una novità assoluta. Recentemente, una startup ha lanciato un sito che permette di chattare con i santi, come San Francesco, San Gennaro e Santa Rita. Questo software di intelligenza artificiale è stato addestrato utilizzando gli scritti e le biografie dei santi presenti sul web. Secondo il fondatore della startup, l’intelligenza artificiale è stata programmata per simulare le parole dei santi, e sorprendentemente, l’empatia è emersa naturalmente partendo dal pensiero dei santi stessi.
L’intelligenza artificiale sta facendo incursioni in vari settori, compresa la sfera religiosa. Sebbene ci siano opinioni contrastanti su questa evoluzione, sembra che l’utilizzo di chatbot e altre forme di intelligenza artificiale potrebbe offrire nuove possibilità e semplificare alcune attività nelle comunità religiose. Tuttavia, resta da vedere come questa tecnologia potrebbe evolversi nel tempo e come influenzerà le tradizioni e le pratiche religiose nel futuro.