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Nyt, Murdoch sconfitto, controllo impero sarà diviso tra 4 figli

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Rupert Murdoch ha perso la battaglia per il controllo della successione al suo impero mediatico: quattro dei suoi figli adulti ne manterranno lo stesso potere di voto dopo la sua morte, nonostante il tentativo del magnate di passarlo al solo primogenito Lachlan. Lo riporta il New York Times (Nyt), che cita una decisione giudiziaria sigillata depositata nei giorni scorsi. “Un commissario del Nevada si è pronunciato clamorosamente contro il tentativo di Rupert Murdoch di modificare il trust di famiglia per consolidare il controllo dell’impero mediatico da parte del figlio maggiore Lachlan e mantenere la linea editoriale di destra di Fox News”, scrive il Nyt.

Il commissario, Edmund J. Gorman Jr, ha concluso in una decisione depositata sabato che il padre e il figlio – a capo di Fox News e News Corp – hanno agito in “malafede” nel tentativo di modificare il trust irrevocabile, che divide equamente il controllo della società tra i quattro figli maggiori di Murdoch (Lachlan, James, Elisabeth e Prudence) dopo la sua morte, prosegue il giornale. La sentenza è stata a tratti severa, commenta il quotidiano, sottolineando che in un punto del suo parere di 96 pagine, Gorman definisce il piano di modifica del trust come una “farsa accuratamente realizzata” per “cementare in modo permanente i ruoli esecutivi di Lachlan Murdoch” all’interno dell’impero, “senza tener conto dell’impatto che tale controllo avrebbe sulle società o sui beneficiari” del trust familiare.

Murdoch aveva portato in tribunale i figli James, Elisabeth e Prudence nel tentativo di eliminare completamente il loro potere di voto sul trust da lui creato. Il suo avvocato, Adam Streisand, ha dichiarato che Murdoch e Lachlan sono delusi dalla sentenza e intendono ricorrere in appello.

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Madre Trentini: Alberto una pedina, è ostaggio di Caracas

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“Siamo molto provati. Non sento mio figlio da due mesi, da quando lo hanno portato via. Lui ora è ostaggio di quel Paese, ma è solo una pedina. Bisogna forzare il silenzio su questa vicenda, forse l’interrogazione parlamentare ha cominciato a smuovere le coscienze”. Così al telefono con la madre di Alberto Trentini, Armanda. Il cooperante italiano è stato arrestato in Venezuela lo scorso 15 novembre e da allora non si hanno più notizie.

“Dal 15 novembre scorso, quando Alberto è partito, siamo nel silenzio. Sessanta giorni, e sessanta notti, senza avere una notizia, io e mio marito siamo nell’angoscia”, continua la madre di Alberto Trentini. “Mio figlio – spiega – era solito durante ogni sua missione mandarci un messaggio e la localizzazione del luogo in cui arrivava. Questa volta non abbiamo saputo niente. E’ un figlio speciale, siamo disperati. E’ speciale per tutto quello che ha fatto in questi anni, aiutando gli altri. Mi diceva sempre che la più grande soddisfazione era vedere il sorriso delle persone che aiutava, gente, i caminantes in fuga dal Venezuela che arrivavano da loro con le scarpe sbriciolate”.

 

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Accoltellata nel parcheggio di un supermarket, è grave

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Intorno alle 9,15 di stamane una donna di 39 anni è stata accoltellata al culmine di una lite da un uomo nel parcheggio del supermercato Lidl di via Lombardia, a Seriate, in provincia di Bergamo. I due sarebbero stranieri. La donna ferita, sotto gli occhi attoniti e impauriti dei clienti del supermercato, è stata portata all’interno del market, dove le sono stati prestati i primi soccorsi. In ambulanza è stata poi condotta all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice rosso.

L’accoltellamento è avvenuto a tre giorni di distanza l’omicidio di Mamadi Tunkara, accoltellato in pieno centro a Bergamo venerdì pomeriggio. Morte per cui è in carcere c’è un ventottenne del Togo, Sadate Djiram, accusato di omicidio volontario premeditato e aggravato dai futili motivi.

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Tentata rapina di orologio da 400mila euro a turista, un arresto

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Un francese di 38 anni è stato arrestato ieri a Milano dopo che aveva cercato, con un complice, di strappare dal polso di un turista messicano che stava prendendo un taxi in piazza Duomo, un Richard Mille del valore di circa 400mila euro. E’ accaduto ieri sera attorno alle 21.30. A quell’ora gli uomini di una volante, durante l’attività di presidio della zona, sono stati fermati da una signora cinese che aveva appena subito il furto della sua borsa in un locale in via Mengoni, di fianco a piazza Duomo.

Poco dopo sono stati intercettati da un taxista, il quale spiega loro che il suo cliente, un cinquantenne proveniente dal Messico, mentre stava salendo a bordo è stato avvicinato da due uomini che hanno cominciato a strattonarlo nel tentativo, fallito, di strappargli l’orologio di valore e poi sono fuggiti. Uno dei due è stato fermato con l’accusa di tentata rapina pluriaggravata. L’ipotesi è che la coppia di ladri abbia rubato anche la borsa della donna cinese non ancora ritrovata.

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