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Cronache

Nuovo reato di omicidio su lavoro, anche sconti di pena

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Frenare l’aumento di morti bianche e puntare ad evitare stragi come quelle di Calenzano, riscrivendo la norma per il reato di omicidio sul lavoro con riduzioni di pena per chi rispetta determinati standard di sicurezza e specifiche aggravanti per chi non adempie ai fondamentali obblighi di prevenzione. La proposta su cui sta lavorando la specifica commissione del ministero della Giustizia, presieduta dal viceministro Francesco Paolo Sisto, è pronta ad essere presentata giovedì prossimo e conterrà novità decisive nel caso in cui vengano approvate da governo e Parlamento.

La commissione – istituita a via Arenula e in stretta collaborazione con l’Inail – nella sua relazione punta ad introdurre da un lato una stretta e dall’altro trattamenti premiali per chi avrà adottato un efficace modello organizzativo, senza però inficiare sulle responsabilità per il risarcimento del danno. “Lo scopo – spiega Sisto – è di innestare un nuovo reato di omicidio sul lavoro con delle sanzioni serie e aggravanti specifiche nelle ipotesi di mancati adempimenti fondamentali come la valutazione del rischio, la nomina del responsabile del servizio di prevenzione, la nomina del medico competente, i dispositivi forniti ai lavoratori e la formazione”.

Ma se, al contrario, “il datore di lavoro adempie invece a tutto questo e avrà un modello organizzativo gestionale idoneamente ed efficacemente implementato – dice il viceministro – avrà diritto a degli sconti di pena, fermo il risarcimento del danno pieno al cento per cento”. Dopo circa otto mesi arriva quindi il documento redatto dalla commissione di studio per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro insediatasi lo scorso aprile che, oltre al vice ministro, è composta dal presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo e vari esperti di diritto e docenti universitari.

Al gruppo è stato affidato il mandato di analizzare l’attuale quadro normativo, verificarne limiti, criticità e prospettive, per poi formulare le proposte di intervento. E l’obiettivo pratico a breve termine – a quanto emerge – sarà quello di assicurare l’acquisto e l’implementazione dei dispositivi di prevenzione individuale, stabilendo una collaborazione col mondo delle imprese. “Queste vanno incoraggiate a fare prevenzione”, spiega Sisto il quale annuncia “una normativa che propone una severa componente sanzionatoria ma che, nel contempo, cerca efficacemente di prevenire gli infortuni”.

La speranza è di invertire il trend negativo del 2024 in Italia, anno in cui finora – secondo i dati Inail – sono morte quasi 900 persone sul lavoro (il dato è in aumento) con 492mila infortuni.

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Muore in ospedale durante un esame, aperta inchiesta

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La Procura di Bologna, con il pm Andrea De Feis, ha aperto una inchiesta, al momento contro ignoti, per accertare le cause della morte di una donna di 61 anni, deceduta all’ospedale Maggiore di Bologna il 9 gennaio. L’inchiesta parte da un esposto presentato dalla figlia e dal compagno della donna, che era residente a Monterenzio, nel Bolognese. La 61enne, l’8 gennaio era stata ricoverata all’ospedale Bellaria per svolgere alcuni accertamenti preliminari dopo che le era stato riscontrato un problema cardiaco in seguito al quale si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico in merito ad una calcificazione dell’aorta.

Il giorno successivo è stata quindi spostata all’ospedale Maggiore, per effettuare, in mattinata, una coronoscopia. Nel primo pomeriggio il compagno della 61enne è stato poi contattato dal medico che aveva eseguito l’esame che gli comunicava che vi era stata una complicazione e di andare in ospedale. Dopo varie insistenze dell’uomo, lo stesso medico gli diceva che la 61enne era morta durante l’esame.

I medici le hanno quindi praticato un massaggio cardiaco, durato circa 80 minuti, ma la 61enne è morta nel reparto di terapia intensiva. Nella denuncia i parenti hanno segnalato che la donna aveva specificato di essere allergica al liquido di contrasto. La Procura ha affidato al medico legale, Marco Tudini, di svolgere tutti gli accertamenti del caso, tra cui l’autopsia, per individuare eventuali responsabilità dei sanitari. I familiari della 61enne sono assistiti dall’avvocata Stella Pancari.

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Truffa ad anziano, carabinieri arrestato due persone a Salerno

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Tentano truffa ad un anziano, arrestati dai carabinieri a Salerno. i militari della locale Stazione di Salerno Fratte hanno arrestato due persone che hanno avvicinato l’uomo e, carpendo la sua fiducia, gli hanno chiesto di prelevare da casa tutti i soldi che aveva. L’anziano, con alcuni problemi di salute, si è recato a casa dove ci stava la moglie, per recuperare tutti i contanti possibili mentre i due o aspettavano nei pressi del portone. Alcuni passanti, resisi conto di movimenti anomali, hanno allertato i carabinieri che, subito intervenuti, hanno individuato e arrestato i due.

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Fs: ennesimo incidente anomalo, depositato esposto

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“Il Gruppo Fs, alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti”. E’ quanto si apprende dal gruppo. “In particolare – si precisa- gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”.

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