Collegati con noi

Esteri

Nuova scossa di terremoto devastante a Fukushima, più di 100 feriti

Pubblicato

del

Ammontano a circa 120 le persone che risultano ferite a seguito del terremoto che ha colpito il Giappone nord orientale poco dopo le 23 di ieri. La scossa, con una magnitudo rivista al rialzo di 7.3, ha avuto come epicentro una profondita’ di 55 chilometri al largo della costa di Fukushima, la stessa area geografica in cui si e’ verificata la triplice catastrofe nel marzo 2011. In questo caso pero’ non sono state segnalate anomalie alle centrali nucleari e subito dopo il sisma non e’ scattato un allarme tsunami. La Japan meteorological agency (Jma), ha spiegato che e’ possibile che il movimento tellurico sia parte di un processo di assestamento delle placche teutoniche ancora in corso a distanza di 10 anni. Nel frattempo i problemi di approvvigionamento della corrente elettrica che hanno riguardato fino a 900mila abitazioni durante la notte, sono stati in gran parte risolti nella mattinata di oggi, hanno riferito le autorita’ locali. Un totale di 64 centri di evacuazione sono stati allestiti nella prefettura di Fukushima, dove hanno trovato alloggio circa 200 persone. I servizi dei treni superveloci Shinkansen risultano sospesi tra le citta’ di Nasushiobara, nella prefettura di Tochigi, e la stazione di Morioka, a Iwate, cosi’ come diverse tratte ferroviarie nella prefettura piu’ a nord di Akita. Secondo la Jma si e’ trattato del piu’ importante evento sismico in Giappone dal 7 aprile 2011, un mese dopo la catastrofe di Fukushima, innescata dal sisma di magnitudo 9, seguito dallo tsunami e l’incidente nucleare.

Advertisement
Continua a leggere

Esteri

L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

Pubblicato

del

Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

Continua a leggere

Esteri

Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

Pubblicato

del

C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

Continua a leggere

Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

Pubblicato

del

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto