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Nuova estate e vecchi divieti, i sindaci usano le ordinanze contro maleducati e cafoni

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Niente più passeggiate “vestiti” solo con un costume da bagno o con rumorosi zoccoli ai piedi. Stop ai turisti maleducati sulle spiagge italiane. I sindaci provano a fermare maleducazione e  intemperanze dei vacanzieri con le ordinanze. Alcune singolari, altre semplicemente basate sul buonsenso. In tante località turistiche è vietato circolare o anche solo sostare nelle aree del centro urbano in costume da bagno, a torso nudo e scalzi.

Precursore è stata la Francia. A Nizza già nel 1999 era vietato “al di fuori delle spiagge di passeggiare a torso nudo o indossando un solo costume da bagno”. In Italia per la prima volta lo stesso provvedimento è stato adottato a Riccione. Adesso è un must per i sindaci delle località turistiche. Dopo la cittadina dell’Adriatico, l’ordinanza è stata adottata in tantissimi comuni tra cui Rapallo e Marina di Massa. Proprio nella località toscana i turisti sono avvisati del divieto attraverso cartelli affissi nelle vetrine dei negozi dove si dice che è vietato girare a torso nudo. Tra le località campane ci sono Sorrento, Vietri sul Mare e, da qualche giorno, anche a Baia Domizia. Chi non resiste al caldo e cammina ‘petto in fuori’ può essere multato con un’ammenda che va dai 25 ai 500 euro.

In Sardegna, il Comune di Stintino  ha emanato un regolamento per salvare La Pelosa, una delle spiagge più belle del Mediterraneo. Nel corso degli anni, la noncuranza e la maleducazione dei villeggianti hanno messo a rischio la vegetazione ai bordi e sulla spiaggia stessa. Per questo gli amministratori locali hanno detto stop alle sigarette in spiaggia, asciugamani consentiti solo se posati sulle stuoie per tutelare la sabbia, ma anche l’obbligo per i turisti di sciacquarsi i piedi nelle apposite postazioni all’uscita delle passerelle, per evitare di portare sabbia in giro. È inoltre vietato l’uso di saponi o detergenti. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 25 fino a 3mila euro a seconda delle norme violate.
Norme per il rispetto dell’ambiente anche per le Isole Tremiti che dallo scorso primo maggio hanno vietato l’uso in tutto l’arcipelago di piatti, bicchieri, posate e contenitori monouso non riciclabili. Al loro posto soltanto materiali biodegradabili. Per chi non si adegua, sono previste sanzioni dai 50 ai 500 euro.
A Venezia il decoro urbano passa per il divieto di tuffi da tutte le dighe e dai pennelli a mare. No anche alla pesca, alla pubblicità con il sorvolo di piccoli aerei o elicotteri sopra le spiagge. Vietati anche i giochi con la palla se non in apposite aree predisposte all’interno degli stabilimenti balneari. Stop alla musica negli orari della siesta dalle ore 13 alle 16.
Rispetto del riposo anche a Forte dei Marmi dove è stato regolamentato il numero massimo di feste in spiaggia durante tutta la stagione balneare. Anche Ravenna ha fissato 7 date in deroga per le feste in spiaggia fino alle 3 di notte. 

 

 

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Sant’Antimo, omicidio Antonio Bortone: i carabinieri eseguono il fermo di 4 persone

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Dalla Procura di Napoli riceviamo e pubblichiamo

Per delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, si comunica che i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna (NA) hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di C. M., 34enne di Napoli – Scampia, V. G., 31enne, L. M., 23enne, entrambi di Sant’Antimo, e C. F., 31enne di Grumo Nevano, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di omicidio e tentato omicidio, aggravati dalle modalità mafiose.

In particolare, l’attività investigativa condotta dai carabinieri anche attraverso l’utilizzo di attività tecniche, quali intercettazioni ambientali e telecamere di videosorveglianza, ha permesso di raccogliere plurimi elementi indiziari a carico dei fermati circa l’omicidio di Antonio Bortone ed il tentato omicidio di Mario D’Isidoro, considerati vicini al Clan “Ranucci”, avvenuti la sera del 8 marzo scorso a Sant’Antimo.

Nello specifico, all’indirizzo dei due erano stati esplosi numerosi colpi di arma da fuoco (sul posto sono stati repertati 17 bossoli) che avevano attinto mortalmente il Bortone, lasciato riverso a terra nel cortile del complesso residenziale di via Solimene, e ferito il D’Isidoro, il cui borsello indossato a tracolla aveva deviato la traiettoria di alcuni proiettili; quest’ultimo, dopo un breve ricovero all’ospedale di Aversa, è stato dimesso.

Il movente dell’efferato reato è da ricondurre, verosimilmente, al controllo delle “piazze di spaccio” di sostanze stupefacenti sul comune di Sant’Antimo. Il provvedimento eseguito è una misura precautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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Una donna spara in una scuola a Nashville, 7 morti

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 L’ennesima strage in una scuola americana e ancora bambini tra le vittime della follia delle armi: una 28enne è entrata nella Covenant School di Nashville, in Tennessee, imbracciando due fucili e una pistola e ha aperto il fuoco lasciando a terra, senza vita, sei persone di cui almeno tre piccoli alunni delle elementari. Un’altra strage, la 129/ma sparatoria di massa negli Stati Uniti solo dall’inizio dell’anno, ovvero oltre una al giorno da gennaio. Il tempestivo intervento della polizia ha evitato il peggio: dalla chiamata al 911 all’uccisione della killer all’interno della scuola privata sono trascorsi solo 14 minuti. La donna è stata fermata al secondo piano dell’edificio, quando si trovava ancora nell’atrio e non aveva quindi avuto tempo di entrare in nessuna classe, anche se si era già lasciata dietro una scia di sangue innocente. I cinque agenti arrivati per primi l’hanno affrontata e l’hanno uccisa sul posto. “Stiamo cercando di identificarla”, afferma la polizia.

“Stiamo passando al vaglio i filmati delle telecamere all’interno della scuola” dove la killer – che inizialmente gli agenti pensavano fosse una teenager – è entrata da una delle porte laterali. L’identificazione dell’aggressore è cruciale per procedere con le indagini e una volta a conoscenza dell’identità della donna, sarà possibile per gli investigatori procedere con mandati di perquisizione e cercare di capire il perché di un gesto così folle. Al momento non è chiaro se avesse qualche legame con la scuola e desta particolare attenzione il fatto che ad aprire il fuoco sia stata una donna, un caso molto raro. Dal 1979 le sparatorie di massa compiute da donne in America sono state solo 17, di cui 7 – inclusa quella odierna – hanno avuto una scuola come drammatico teatro.

“Un’altra sparatoria in una scuola. Sono senza parole: i nostri bambini meritano molto meglio”, afferma la First Lady Jill Biden. “Le scuole dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare. Quando è troppo è troppo, il Congresso deve agire contro la violenza delle armi da fuoco. Quanti bimbi devono ancora morire prima di agire?”, ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, tornando a chiedere a nome di Joe Biden il divieto delle armi d’assalto. Un divieto che il presidente chiede, senza successo, da quando è entrato alla Casa Bianca scontrandosi con l’opposizione dei repubblicani in Congresso, che vedono nella difesa del Secondo Emendamento, una delle loro maggiori battaglie.

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Terremoti: scossa magnitudo 3.1 in provincia di Campobasso

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 2:20 in Molise, non lontano dal confine con la Puglia. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 17 chilometri di profondità ed epicentro a 4 km da Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) e a 11 da Carlantino (Foggia). Non si registrano danni a persone o cose.

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