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Niente garanzie, Uefa toglie finale Champions a Milano

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Lo stadio di San Siro non ospiterà la finale di Champions League nel 2027. Dopo mesi di attesa per una decisione che sembrava naturale (la candidatura del Meazza era l’unica), il Comitato Esecutivo della Uefa riunitosi a Praga ha ufficializzato la scelta di revocare a Milano l’organizzazione della finalissima prevista tra due stagioni a causa dei dubbi sul futuro dell’impianto meneghino. Una decisione che il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, definisce “annunciata, perché è immaginabile che, dopo l’inaugurazione delle Olimpiadi 2026, lo stadio di San Siro possa essere sottoposto a una ristrutturazione.

D’altro canto- sottolinea il ministro -, Milano è un punto fermo per Euro 32”. L’Uefa, in una nota diffusa dopo l’Esecutivo, spiega così la sua scelta: “Poiché il Comune di Milano non poteva garantire che lo stadio San Siro e le aree circostanti non sarebbero stati interessati da lavori nel periodo della finale Champions 2027, si è deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire il processo di candidatura per nominare una sede adeguata, con decisione attesa per maggio/giugno 2025”. Un tira e molla che durava ormai da diversi mesi. A maggio, la federazione continentale aveva confermato la scelta di Milano, ma con un asterisco legato al futuro dello stadio. Dubbi che permangono e per cui lo stesso Comune ha scritto alla Figc (insieme alla quale ha presentato la candidatura), visto che al momento non si sa se si potranno svolgere i lavori sulla struttura, considerando che Inter e Milan non hanno deciso cosa ne sarà del Meazza e se investiranno in quell’area.

A causa di questa incertezza, il Comune ha spiegato la situazione alla Federazione, che ora proverà a lavorare per trovare un’alternativa (considerando le tempistiche date dalla Uefa per le nuove candidature): l’ipotesi più probabile è quella legata allo stadio Olimpico a Roma, mentre all’estero è già spuntata l’opzione Francia, a Marsiglia. La notizia dell’esclusione di Milano ha fatto subito scattare nel capoluogo lombardo anche le polemiche politiche. “Il sindaco Giuseppe Sala e l’intera città hanno preso l’ennesimo schiaffo in faccia, con ripercussioni economiche e di immagine pesanti per Milano”, hanno spiegato in una nota il segretario provinciale della Lega a Milano, Samuele Piscina e l’europarlamentare Silvia Sardone. “Adesso Sala e la giunta scaricheranno le responsabilità su Inter e Milan, ma chi aveva in mano questa partita era il sindaco”, ha aggiunto il coordinatore della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti. Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Milano, Riccardo Truppo, infine, si tratta di “un’altra significativa e storica bocciatura della città che i milanesi non meritano assolutamente”.

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Baseball: Juan Soto ai Mets, 15 anni per 765 milioni di dollari

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La superstar del baseball dominicano Juan Soto ha accettato di unirsi ai New York Mets con un contratto record della durata di 15 anni ed un compenso di 765 milioni di dollari. Sia ESPN che il sito web ufficiale della Major League Baseball hanno riportato la notizia. E’ il contratto più ricco nella storia dello sport professionistico nordamericano. Eclissa quello da 700 milioni di dollari in 10 anni che i Los Angeles Dodgers hanno firmato con la star giapponese Shohei Ohtani l’anno scorso. Secondo ESPN il contratto di Soto con i Mets potrebbe in realtà valere più di 800 milioni, bonus compresi. Soto, nativo di Santo Domingo, segna un momento cruciale per la franchigia del Queens, che, accarezzato nella scorsa stagione il sogno di tornare alla World Series per la prima volta dal 2015, punta adesso a costruire una squadra in grado di contendere il titolo per le prossime stagioni.

Soto, 26 anni compiuti lo scorso 25 ottobre, è un battitore di straordinarie abilità e intelligenza. Dopo aver debuttato a 19 anni e 207 giorni il 20 maggio del 2018 con i Washington Nationals, Soto ha vinto 5 Silver Slugger Award, un titolo di battuta (nel 2020), e per 4 volte ha ricevuto la convocazione per l’All-Star Game. Nel 2019 ha vinto, da protagonista, una World Series con i Washington Nationals e, tra 2021 e 2024, è finito per due volte nella top-3 MVP, della National League prima e dell’American League poi. Nella stagione appena conclusa è stato determinante nel primo titolo in 15 anni conquistato dai New York Yankees (il pennant American League), piegando i Cleveland Guardians a suon di fuoricampo (3 in cinque partite), l’ultimo dei quali determinante nella decisiva gara cinque.

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Fumata grigia in Lega Serie A, 13 voti per Simonelli

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Fumata grigia per il nuovo presidente della Lega Serie A. Nella prima votazione in assemblea infatti il candidato Ezio Simonelli (foto imagoeconomica in evidenza) ha ottenuto 13 voti, rispetto ai 14 necessari da statuto come quorum per l’elezione. Tra le altre, sei sono state le schede bianche e un voto è andato a Mario Draghi. Non ci sarà tuttavia una seconda votazione nella giornata di oggi da parte dei club: il tema dell’elezione del nuovo presidente sarà quindi oggetto di una nuova assemblea, che deve essere però ancora convocata.

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Fiorentina inarrestabile, record storico per i fratelli Esposito: i protagonisti della domenica calcistica

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Una bella storia arriva dal Franchi di Firenze, dove la Fiorentina ha conquistato l’ottava vittoria consecutiva battendo il Cagliari 1-0. I viola hanno dedicato il successo a Edoardo Bove, ancora ricoverato in ospedale ma in via di dimissione. A siglare il gol decisivo è stato Danilo Cataldi, primo a soccorrere Bove dopo il malore in campo. Dopo il gol, Cataldi ha cercato la telecamera per inviare un messaggio all’amico: «Te l’avevo detto che facevo gol, questo è per te».

La partita è stata equilibrata, con il Cagliari che ha dominato il secondo tempo ma non è riuscito a concretizzare le numerose occasioni create, soprattutto con Luvumbo. Il tecnico della Fiorentina, Palladino, ha commentato: «Questa vittoria è stata sofferta, ma volevamo dedicarla a Edo. Non credevo fosse possibile vincere otto partite di fila, ma questo gruppo ha creato qualcosa di magico».

Record storico: i fratelli Esposito tutti in gol

La domenica ha regalato un evento storico per il calcio italiano: per la prima volta, tre fratelli segnano nella stessa giornata. Protagonisti sono i fratelli Esposito, originari di Castellammare di Stabia.

  • Sebastiano, con una doppietta, ha trascinato l’Empoli alla vittoria per 4-1 sul Verona.
  • Salvatore e Francesco Pio sono andati a segno nella goleada dello Spezia contro il Cittadella.

Un record che i fratelli avevano già sfiorato lo scorso settembre, ma in giorni differenti. La tripletta familiare di ieri conferma il talento degli Esposito e il loro legame con la storia del calcio italiano.

Empoli verso l’Europa, Verona in crisi

La vittoria dell’Empoli proietta la squadra toscana verso la zona europea, mentre il Verona sprofonda in zona retrocessione. Il primo tempo è stato fatale per i veneti, che hanno incassato quattro reti. Il tecnico Zanetti, che aveva elogiato la preparazione settimanale, rischia ora l’esonero. A segno per l’Empoli anche Cacace e Colombo, mentre i tifosi del Verona, furiosi per il crollo della squadra, hanno contestato duramente giocatori e società, che è in procinto di essere ceduta a un fondo americano.

Pari nella bufera: Venezia e Como si dividono i punti

In una sfida dal sapore di retrocessione, Venezia e Como hanno pareggiato 2-2 in un match condizionato dal vento, che ha influenzato la traiettoria del pallone in almeno due gol. Il Venezia, ultimo in classifica, interrompe la striscia di quattro sconfitte consecutive, ma non riesce a ottenere una vittoria. Il match ha visto protagonisti Nicolussi, autore del vantaggio veneto, e Oristanio, che ha pareggiato direttamente da calcio d’angolo. Il Var ha annullato per pochi centimetri un possibile gol decisivo del Venezia nel finale.

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