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Cronache

New York, musei bloccati da una protesta contro antidolorifici killer di una famiglia di mecenati

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– False pillole e false ricette mediche: a New York la fotografa Nan Goldin e un gruppo di manifestanti hanno bloccato Guggenheim e Metropolitan Museum per protestare contro i legami delle due istituzioni con la famiglia Sackler, mecenati delle arti, ma anche la famiglia proprietaria della casa farmaceutica che da quasi trent’anni produce l’OxyContin, il potente antidolorifico al centro della letale epidemia di overdose che ogni anno uccide decine di migliaia di persone in America. La 65enne Goldin e’ diventata la madrina della crociata anti-oppiacei per essere arrivata vicina alla morte dopo esser stata messa dai medici sotto OxyContin. Al Guggenheim, con gli altri manifestanti, ha intonato slogan contro i Sackler e distribuito false boccette di pillole, mentre dall’ultimo piano della rotonda di Frank Lloyd Wright piovevano foglietti di carta: finte ricette mediche che prescrivevano l’antidolorifico-killer. Sotto gli occhi della polizia, la protesta ha poi bloccato Fifth Avenue mentre i dimostranti marciavano sul Met che ha un’intera ala intitolata alla famiglia proprietaria di Purdue Pharma, l’azienda che nel 1996 ha brevettato e messo in commercio OxyContin. La protesta, in puro stile della “guerriglia art”, ha sconcertato i visitatori dei due musei. Al Guggenheim i manifestanti hanno srotolato striscioni in cui si invitava il museo a rimuovere il nome della famiglia dalla divisione che ne riceve i finanziamenti: il Sackler Center for Arts Education. La Goldin, che da mesi e’ impegnata in una campagna per convincere istituzioni artistiche negli Usa e in Gran Bretagna a tagliare i ponti con i Sackler, si e’ stesa per terra in un “die-in” che simulava la morte per overdose: “Voglio che i musei si dissocino dai Sackler e rifiutino futuri finanziamenti da membri di quella famiglia”, ha spiegato. Purdue Pharma e’ stata fondata dai fratelli Mortimer, Raymond e Arthur Sackler: alcuni dei loro eredi sono ora al timone della casa farmaceutica accusata in una serie di azioni legali di aver fatto pressioni sui medici convincendoli a prescrivere l’Oxycontin senza mettere in guardia dai rischi di dipendenza di un oppiaceo che crea una forte dipendenza. Secondo statistiche dei Center for Disease Control federali, ogni anno negli Usa 72 mila persone muoiono di overdose: la maggioranza di queste morti – 49 mila o oltre 130 al giorno – sono provocate da oppiacei, tra cui antidolorifici come l’OxyContin, a base di eroina e fentanyl, che funzionano sull’organismo come oppio o morfina ma sono molte volte piu’ potenti e potenzialmente letali.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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