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Neuromed e Human Technopole insieme per lo studio del DNA del progetto Moli-sani

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Il Progetto Moli-sani e i campioni biologici raccolti nel Neuromed Biobanking Center al centro del grande progetto di collaborazione fra l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, Isernia, e il Centro di Genomica dello Human Technopole di Milano. Il progetto prevede l’analisi del DNA degli oltre 24.000 cittadini che dal 2005 partecipano al grande progetto epidemiologico “Moli-sani”.

Ad annunciarlo la professoressa Nicole Soranzo, uno dei maggiori esperti al mondo di genetica umana, che, assieme al professor Piero Carninci, guiderà il Centro di Genomica dello Human Technopole.

L’analisi del DNA dei partecipanti allo Studio Moli-sani rappresenta uno dei primissimi progetti in cui si impegnerà il Centro di Genomica del grande istituto di Milano, nato da poco con lo scopo preciso di guidare l’Italia verso la leadership nel campo delle scienze della vita. In particolare, i ricercatori del Programma di genomica medica e di popolazione, in stretta collaborazione con i colleghi del Programma di genomica funzionale dello stesso Centro, effettueranno l’analisi completa del DNA dei partecipanti al Moli-sani, attraverso i campioni biologici raccolti nel Neuromed Biobanking Center. In questo modo punteranno a indagare sistematicamente come varia l’espressione dei singoli geni nei soggetti ed eventualmente evidenziare caratteristiche ricorrenti che sono associabili a una maggiore o minore probabilità di sviluppare determinate patologie. Questa indagine consentirà di individuare strumenti di prevenzione e diagnosi precoce di queste patologie.

Lo studio prevederà inoltre collaborazioni con altri centri all’interno di Human Technopole: il Centro Analisi Decisioni e Società (CADS), il Centro di biologia computazionale e il Centro di neuro-genomica.

“Quando 20 anni fa inventammo il progetto Moli-sani – ricorda Licia Iacoviello, Direttore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione di Neuromed e professore ordinario di Igiene e Sanità Pubblica all’Università dell’Insubria a Varese – eravamo visti come dei visionari che sarebbero stati ben presto delusi dalla realtà. Stavamo immaginando allora un futuro che ora si sta realizzando in collaborazione con una prestigiosa iniziativa come Human Technopole e genetisti di livello internazionale. Immaginazione, fiducia, pazienza e anche un pizzico di fortuna sono stati in questi anni la miscela vincente”.

La collaborazione tra Human Technopole e Neuromed si può realizzare oggi grazie alla bio-banca del progetto Moli-sani, dove da molti anni sono conservati, presso il Neuromed Biobanking Center, oltre 800.000 campioni biologici e il DNA di tutti i partecipanti allo studio.

“Realizzare una bio-banca – aggiunge Maria Benedetta Donati, Responsabile del Neuromed Biobanking Centre – era considerata all’epoca un’avventura fantascientifica e un investimento azzardato, ma noi credevamo fortemente che i campioni conservati nell’ azoto liquido, a 196 gradi sotto zero, avrebbero prodotto numerosi frutti, anche se molto tempo dopo. Questo è il valore e il fascino di una bio-banca!”.

“Questo nuovo grande progetto Moli-sani/Technopole– afferma Giovanni de Gaetano, Presidente di Neuromed- è l’occasione per esprimere ancora gratitudine alla popolazione molisana che con entusiasmo e generosità ha partecipato al progetto sin dall’inizio, quando era ancora un oggetto misterioso e continua a seguirlo ancora da oltre 15 anni”

Lo studio Moli-sani
Partito nel marzo 2005, ha coinvolto circa 25.000 cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio Moli-sani, oggi basato presso l’IRCCS Neuromed, ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico.

L’IRCCS Neuromed
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano una alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.

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Esteri

Mosca, 2 morti per attacco ucraino con droni a Belgorod

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E’ di due morti il bilancio di un attacco ucraino con droni nella regione russa di Belgorod. Lo annuncia il governatore Vyacheslav Gladkov. – “In seguito al rilascio di due ordigni esplosivi, un edificio residenziale privato ha preso fuoco – ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov -. Due civili sono morti, una donna che si stava riprendendo da una frattura al femore e un uomo che si prendeva cura di lei”.

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Cronache

Maxi incidente fra autotreni sulla A1, traffico bloccato, code fino a 18 km

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Uno scontro fra autotreni ha diviso l’Italia a metà per ore, con file di auto fino a venti chilometri. L’incidente sulla A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra San Vittore e Caianello verso Napoli, all’altezza del km 691: quattro i mezzi pesanti coinvolti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 6° Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Agli utenti in viaggio verso Napoli, è stato consigliato di uscire a Cassino e rientrare a Caianello dopo aver percorso la viabilità ordinaria: adesso l’incidente è stato risolto ma per chi sta tornando verso Napoli ci sono ancora più di 10 km di coda.

 

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Economia

Allarme Upb sul Superbonus, Parlamento studia deroghe

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La “generosità” dell’agevolazione, le ripetute proroghe, un sistema di controlli che ha favorito la “diffusione di comportamenti opportunistici e fraudolenti”, la concessione di deroghe. Nasce anche da qui il ‘vulnus’ con cui il Superbonus si è trasformato in una zavorra per i conti pubblici, lasciando “una pesante eredità sul futuro”. L’Ufficio parlamentare di Bilancio lancia l’allarme e invita a far tesoro di questa esperienza per ridisegnare le future agevolazioni. Il Parlamento intanto prepara nuove modifiche all’ultima stretta impressa dal governo, comprese nuove deroghe per altre aree colpite dal terremoto o il coinvolgimento dei Comuni nei controlli. E sul Superbonus si accende un faro anche oltreoceano, con il Fondo Monetario Internazionale che sprona l’Italia a ridurre il debito. La crescita, stimata allo 0,7% nel 2024 e 2025, è destinata a ridursi al lumicino nel 2026 (rivista al ribasso allo 0,2%) con il Superbonus e il Pnrr in via di esaurimento, avverte il Fondo.

Ma intervenire si può, ed è dal debito che bisogna partire: per ridurlo, bisogna partire dagli sgravi fiscali, “molti dei quali inefficienti” come il superbonus, suggerisce il Fmi, ed eliminare quelle “scappatoie” dal fisco e “numerosi programmi di sostegno anti-inflazione”. Il Superbonus, insieme al bonus facciate e, in misura minore, gli incentivi alle imprese Transizione 4.0 “hanno inciso marcatamente sui conti pubblici degli ultimi anni”, evidenzia l’Autorità dei conti pubblici in una memoria alla commissione Finanze del Senato che sta esaminando l’ultimo decreto sull’agevolazione. Superbonus e bonus facciate, in particolare, hanno avuto un impatto “rilevante e crescente” nel tempo: l’asticella del periodo 2020-23, secondo gli ultimi dati, è salita a circa 170 miliardi. Con un gap tra i risultati e le attese “macroscopica” nel caso del Superbonus, e che “non ha precedenti”, osserva l’Upb, che indica vari elementi che hanno contribuito a far lievitare la spesa: la generosità dello sconto e le modalità di fruizione, l’ampliamento degli obiettivi, proroghe e deroghe.

A farne le spese è il debito. Quanto rilevato in termini di competenza economica nel quadriennio 2020-23 inciderà soprattutto sul 2024-26, evidenzia l’Upb, che quantifica questa “pesante eredità”: un impatto in media annua pari allo 0,5% del Pil nel triennio 2021-23, che salirà a circa l’1,8% in quello successivo. Un’esperienza, quella del Superbonus, da cui “occorre trarre insegnamento per il disegno di future agevolazioni”, osserva l’Upb, che indica la rotta: selettività e stop agli automatismi. In prospettiva, dunque, la soluzione suggerita è “un trasferimento monetario” (un contributo diretto alla spesa), modulato in base alle condizioni economiche delle famiglie e alla classe energetica dell’edificio, sottoposto ad autorizzazioni preventive e soggetto a un limite di spesa, o con prestiti agevolati. E in vista delle prossime misure di sostegno per le case green, a mettere in guardia è anche la Banca d’Italia: le “criticità” emerse con il Superbonus sembrano “sconsigliare la riproposizione in futuro della cedibilità dei crediti”, se non in “forma limitata” e “circoscritta ad alcune categorie”.

Dopo l’ultima stretta sul Superbonus intanto, si studiano nuove deroghe. A proporle, per altre aree colpite dal sisma diverse da quelle per cui già si è fatta eccezione (a partire dall’Emilia Romagna) o dalle alluvioni e per il Terzo settore, sono sia la maggioranza che l’opposizione con diversi emendamenti al decreto Superbonus. Il termine per presentare le proposte di modifica è mercoledì 24 aprile, ma sul tavolo del relatore, Giorgio Salvitti, gli emendamenti cominciano ad arrivare. Si studia anche la possibilità di coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus, garantendo loro un ritorno economico pari al 30% dell’eventuale recupero. Nulla sarebbe invece ancora arrivato sulla possibilità di allungare da 4 a 10 anni i tempi di utilizzo dei crediti del Superbonus. Ipotesi su cui però si è già detto favorevole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E che, secondo i calcoli dell’Upb, consentirebbe al debito di restare abbondantemente sotto quota 140%.

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