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Neres ko, per il Napoli è ormai ‘maledizione’ su fascia sinistra

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David Neres out per lesione muscolare, probabilmente per un mese. Un’altra mattonata arriva sul Napoli che vive la forte ‘maledizione’ della fascia sinistra, quel luogo che era il feudo di Kvaratskhelia e che ora, un infortunato alla volta, si trova deserto. La pessima notizia è arrivata oggi quando l’esterno brasiliano si è sottoposto, dopo una giornata di riposo, ad analisi cliniche che hanno rivelato che nel finale del match di domenica contro l’Udinese ha riportato un risentimento muscolare: “Il calciatore azzurro – spiega il Napoli in una nota – si è sottoposto oggi a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra”.

Tempo di recupero che dovrebbe allungarsi almeno a un mese, privando Conte di Neres in match fondamentali a cominciare dalla sfida di sabato a Roma contro la Lazio, ma probabilmente anche nel match con il Como, nello scontro diretto con l’Inter e nella sfida contro la Fiorentina. Il 27enne brasiliano di San Paolo aveva preso con forte responsabilità l’eredità della fascia che era di Kvaratskhelia, confermando le sue qualità a Napoli, segnando due gol, provocando anche un autogol, e fornendo sei assist da gol. Dal match di andata contro l’Udinese il 14 dicembre, con l’addio in arrivo per il georgiano, Neres aveva preso la completa fiducia di Conte che ha atteso invano un nome di primo piano dal mercato invernale per dare cambi sulla sinistra e ora dovrà fare i conti con l’intera fascia in difficoltà. Olivera, infatti, resta infortunato e non entrerà tra i convocati prima della sfida con l’Inter, con i tempi che restano lunghi anche per Spinazzola.

Come esterno di difesa, c’è Mazzocchi, deludente contro l’Udinese, ma Conte ha anche un’altra chance: sabato può infatti tornare titolare Buongiorno al centro della difesa e Juan Jesus potrebbe spostarsi a sinistra. Resta il problema in avanti sulla fascia sinistra, dove al posto di Neres, Conte proverà ad accelerare i tempi di Okafor di ritrovare la forma giusta per poter partecipare alla manovra azzurra, oppure provare Ngonge, lanciandolo però su una fascia nuova, oppure cambiare modulo trovando posto per Raspadori. L’emergenza però c’è e Conte deve farci i conti in un periodo difficile, dopo due pareggi e verso il big match contro una Lazio tornata in piena forma e con l’Inter che si è avvicinato a un solo punto di distanza. L’obiettivo, ha sottolineato il tecnico, resta l’Europa, il resto è un sogno su cui il gruppo azzurro resta però concentrato.

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Sci, Federica Brignone trionfa ancora: vinta anche la Coppa di gigante

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Federica Brignone continua a scrivere la storia dello sci alpino. Dopo essersi aggiudicata la Coppa del Mondo generale e quella di discesa, la campionessa valdostana ha conquistato anche la Coppa di gigante nella finale di Sun Valley. Un risultato straordinario, frutto di una stagione vissuta ai massimi livelli, con una continuità di rendimento che le ha permesso di dominare il circuito.

Il verdetto è arrivato dopo l’uscita di Alice Robinson nella prima manche. La neozelandese, che era in testa alla classifica di specialità prima dell’ultima gara, ha dovuto abbandonare la corsa al titolo, lasciando il campo libero a Brignone. L’azzurra ha poi chiuso la gara al secondo posto, alle spalle della svizzera Lara Gut-Behrami, che ha festeggiato il suo 100° podio in carriera. Terza la svedese Sara Hector, mentre Sofia Goggia non ha completato la prova.

Al termine della gara, Brignone ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo ennesimo trionfo:

“È stata una stagione incredibile per me. Non avrei mai immaginato di sciare con questa continuità per tutto l’anno. Nella prima manche ho commesso degli errori. Nella seconda ho cercato di dare il massimo, ma ho evitato di rischiare in alcuni passaggi”.

Con questa vittoria, Federica Brignone conferma il suo status di fuoriclasse assoluta dello sci mondiale, regalando all’Italia un’altra stagione memorabile.

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Napoli Tennis Cup, Fognini eliminato da Onclin dopo una battaglia in tre set

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Fabio Fognini esce al primo turno della Napoli Tennis Cup al Circolo del Tennis, sconfitto dal belga Onclin al termine di un match estremamente combattuto, concluso in tre set.

Una partita dai continui capovolgimenti

Onclin parte bene e conquista il primo set con il punteggio di 6-3. Nel secondo set Fognini reagisce prontamente, vincendo 6-4, anche se sembrava avere l’opportunità di allungare ulteriormente il distacco.

Un terzo set combattutissimo

Nel decisivo terzo set, entrambi i giocatori si sfidano in un alternarsi di break e contro-break. Il belga Onclin sembrava inizialmente in grado di chiudere rapidamente il match, ma Fognini ha opposto una strenua resistenza, mantenendo viva la partita fino all’ultimo.

Alla fine è Onclin a prevalere, eliminando così il tennista italiano dal torneo.

Pubblico troppo rumoroso

Durante il match, il pubblico presente al Circolo del Tennis è stato più volte richiamato al silenzio dall’arbitro, evidenziando un comportamento non sempre impeccabile da parte degli spettatori.

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Meret rinnova col Napoli fino al 2027: sarà record di presenze tra i numeri uno

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Alex Meret è pronto a firmare il rinnovo del contratto con il Napoli fino al 2027. «L’accordo è totale», ha confermato con soddisfazione il suo agente Federico Pastorello, dopo mesi di lunghe trattative.

Un futuro da bandiera azzurra

Con questa firma, Meret è destinato a entrare nella storia del Napoli. Già titolare più giovane di sempre nella porta azzurra dal 2018, il portiere ha raggiunto 204 presenze e si avvia ora a superare miti del passato come Sentimenti II (235 presenze in 12 stagioni) e Di Fusco, storica riserva. Meret, da sempre sobrio e determinato, non ha mai nascosto il desiderio di restare al Napoli, nonostante le critiche periodiche ricevute dopo alcuni gol subiti.

Una scelta di cuore e lealtà

Meret avrebbe potuto lasciare Napoli a parametro zero, ma ha scelto di rimanere per riconoscenza verso la società che lo ha reso protagonista nella conquista dello scudetto, della Champions League e dell’Europeo con la Nazionale italiana. Vivendo stabilmente a Lucrino dal suo arrivo, il nuovo contratto lo porterà oltre i record di permanenza di altre stelle come Koulibaly e Mertens (8 stagioni).

La grande tradizione dei portieri azzurri

Il Napoli vanta una straordinaria storia di numeri uno. Tra i grandi predecessori di Meret c’è Ottavio Bugatti, con 256 partite e otto stagioni memorabili negli anni ’50 e ’60. Morgan De Sanctis detiene il primato di imbattibilità casalinga (799 minuti), superando il precedente record di Luciano Castellini. Indimenticabili Claudio Garella e Giuliano Giuliani, portieri dei due scudetti storici, senza dimenticare Luciano Castellini (202 partite) e Pino Taglialatela, amatissimo dai tifosi per le sue sette stagioni in azzurro.

Anche leggende come Dino Zoff e Pepe Reina hanno lasciato segni profondi, mentre Arnaldo Sentimenti resta il re dei rigori parati (9 su 31).

Meret, con il nuovo contratto, punta dunque ad entrare nell’olimpo dei portieri partenopei.

Riassunto SEO: Alex Meret rinnova con il Napoli fino al 2027 puntando a diventare il portiere con più presenze della storia azzurra, superando leggende come Sentimenti, Bugatti e Castellini.

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