Collegati con noi

Musica

Neil Young annuncia nuovo album, si chiamerà Colorado

Pubblicato

del

Si chiamera’ ‘Colorado’ e uscira’ in ottobre. E’ il nuovo album di Neil Young con la band Crazy Horse. Secondo quanto dichiarato dal cantautore e chitarrista rock canadese, il primo singolo dell’album che comprende dieci brani uscira’ gia’ dal prossimo mese ed e’ intitolato Rainbow Of Colors. L’album sara’ inoltre corredato da un documentario, Mountaintop Sessions, diretto da C.K. Vollick e passo dopo passo ne segue le fasi creative. “Vedrete tutto il processo nelle sue fasi di svolgimento – ha detto Young – il bello e il brutto. Non credo che sia mai stato realizzato un film sull’argomento con tale apertura e intensita’ come questo”. L’ultimo album di Young risale al 2017 mentre l’ultimo con la band Crazy Horse e’ uscito nel 2012.

Advertisement

Musica

Cremonini, 4 nuovi grandi live 2026 da Circo Massimo a Imola

Pubblicato

del

Dal Circo Massimo all’Autodromo di Imola. A pochi giorni dalla partenza di un tour di tredici stadi sold out da mesi, Cesare Cremonini annuncia quattro nuovi grandi eventi live per l’estate 2026: si esibirà per la prima volta al Circo Massimo di Roma il 6 giugno, suonerà all’Ippodromo Snai La Maura di Milano il 10 giugno, per tornare all’Autodromo di Imola Enzo e Dino Ferrari il 13 giugno, e infine alla Visarno Arena di Firenze il 17 giugno.

Intanto cresce l’attesa per i due grandi concerti che si terranno a San Siro domenica e lunedì con i quali si darà il via al tour negli stadi. Un progetto live, tra i più attesi di quest’estate, che tiene unito un racconto personale e musicale iniziato con il viaggio nel freddo inverno dell’Alaska e proseguito con la pubblicazione di un album di inediti, “Alaska Baby”. Cremonini, capace di costruire spettacoli sempre diversi e innovativi, si conferma tra i più grandi performer italiani con venticinque anni di carriera.

Continua a leggere

In Evidenza

Addio a Brian Wilson, il frontman dei Beach Boys

Pubblicato

del

Addio a Brian Wilson: il co-fondatore e forza creativa del leggendario complesso dei Beach Boys, e’ morto a 82 anni. Lo ha annunciato la famiglia senza fornire immediate ulteriori informazioni. Alle spalle lascia un catalogo di successi planetari come California Girl, Good Vibrations, I Get Around, Barbara Ann e Don’t Worry Baby, brani che hanno reso il gruppo californiano uno dei piu’ popolari del rock a stelle e strisce degli anni Sessanta. Wilson soffriva di demenza e l’anno scorso, dopo la morte in gennaio della moglie Melinda che per anni si era presa cura di lui, era stato messo sotto tutela legale. L’istituto della ‘custodianship’ era lo stesso applicato per 13 anni a Britney Spears, ma, a differenza della popstar sottoposta dall’eta’ di 27 anni al giogo paterno dopo un paio di pubblicizzati episodi di crolli mentali, quello del cantante era piu’ in linea alle ragioni per cui e’ stato istituito.

Negli atti legali che accompagnavano la richiesta della famiglia, si spiegava che Wilson era ormai incapace di dare il consenso informato all’assunzione dei farmaci per tenere a bada i disturbi neurocognitivi di cui soffriva. Ispirato dalle melodie di Chuck Berry e il Wall of Sound di Phil Spector, dal 1962 al 1966 Wilson porto’ i Beach Boys a collezionare 10 successi nella top 10 e altri sette nella top 40 per la Capitol Records, la maggior parte dei quali scritti o co-scritti e prodotti da lui. La popolarità del gruppo, in quel periodo, fu superata solo da quella dei Beatles che incidevano per la stessa etichetta e che Wilson considerava i suoi rivali. Fondati da Wilson con i fratelli Carl e Dennis a cui si era poi unito il cugino Mike Love e l’amico del liceo Al Jardine, i Beach Boys hanno venduto nel 2021 il catalogo musicale a Iconic Artist Group, mentre Brian aveva ceduto pochi mesi dopo i diritti sui testi a Universal Music. Con oltre cento milioni di dischi targati Beach Boys, Wilson e’ considerato uno dei geni musicali degli anni ’60, l’artista che veicolo’ una nozione idealizzata della California attraverso armonie che facevano concorrenza ai quattro di Liverpool.

La vita personale del musicista fu pero’ agli antipodi del mondo solare del Golden State che emergeva dalle sue canzoni. La demenza e’ stato l’ultimo problema di cui aveva sofferto il ‘ragazzo della spiaggia’: un’infanzia difficile, segnata dal rapporto col padre Murry, un compositore dilettante che lo incoraggio’ a cantare nonostante fosse sostanzialmente sordo dall’orecchio destro. Murry dominava i figli con atti di estrema violenza emotiva e talvolta fisica, e questo ebbe contraccolpi su Brian che nel 1964, dopo un crollo mentale su un volo da Houston con la band, abbandono’ le tournee per concentrarsi sulle registrazioni in studio. A un nuovo periodo di estrema creativita’ seguirono nuovi problemi: prima una depressione, poi una forma di schizofrenia che si manifestava con allucinazioni auditive, sperimentazioni con Lsd e altre droghe, disordini alimentari e abuso di alcol. La moglie Melinda fu l’ancora di salvezza: il loro incontro da un concessionario di auto dove lei vendeva Cadillac fu immortalato nel film del 2014 Love & Mercy. Dopo le nozze nel 1995 e l’adozione di cinque dei sette figli, Brian le aveva attribuito il merito di aver stabilizzato la sua vita e la sua carriera.

Continua a leggere

Musica

I Pinguini Tattici Nucleari emozionano San Siro sold out

Pubblicato

del

L’effetto “wow” l’hanno voluto all’inizio del loro concerto milanese I Pinguini Tattici Nucleari: un’esplosione di coriandoli a forma di pixel sparati da 18 cannoni da stadio in simultanea. Così partono davanti a un pubblico giovane e caldissimo “Giovani Wannabe”, “Ringo Starr”, “Romantico ma muori”. I Pinguini Tattici Nucleari le ‘hit’ le hanno messe scientemente all’inizio del loro “Hello World” show che ha fatto sold out a San Siro (domani replica) per cominciare subito con il massimo impatto emotivo ed energetico. Non, invece, come si fa di solito, alla fine. “Hello World” tour intende esplorare il rapporto tra umanità e intelligenza artificiale, tra conoscenza ed elaborazione, tra sentimenti veri e simulati. Vuole essere non solo un concerto ma una esperienza teatrale la cui regia è affidata a Filippo Ferraresi e la direzione musicale di Marco Paganelli. Continui colpi di scena (anche un breve ‘volo’ del cantante Riccardo Zanotti sospeso sul palco a qualche metro da terra) che dialogano con la musica e anche la scenografia è pensata come parte integrante della narrazione. Il dialogo uomo-Intelligenza artificiale è rappresentato visivamente dal Mandala, grande pod circolare sospeso, decorato con motivi pixel e che si illumina a ritmo di musica.

Quando comincia “Verdura” tutto diventa “verduresco”, per dirlo con i Pinguini tattici nucleari con l’applicazione della intelligenza artificiale in tempo reale. Un avatar di Zanotti a un certo punto diventa protagonista del viaggio. Poi “La banalità del mare”, “Giulia”, “Pastello bianco” Un’intelligenza artificiale che sogna di essere umana, una coscienza, dei veri sentimenti. Perché per la band bergamasca l’IA sarà in futuro destinato alle voci e i suoni perfetti mentre l’uomo “tornerà verso l’errore, a sporcarsi le mani: un punk 2.0. Nel tour c’è momento, fortemente voluto e meditato per una riflessione su Giulia Tramontano, uccisa mentre era incinta dal compagno Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo. E’ Chiara, la sorella di Giulia, con cui i Pinguini hanno stretto da tempo amicizia, a ricordarla negli spettacoli con un video e parole toccanti (“in un concerto devi scegliere a un certo punto se devi fare ballare, ridere o piangere”, hanno spiegato in conferenza stampa) Il loro è stato uno show tra musica, tecnologia e immaginazione ma I Pinguini tattici nucleari avvertono: “Siamo sei ragazzi di provincia che suonano le loro canzoni; c’è un modo per certi momenti che vanno oltre la musica e ci piace che si aggiungano alla musica che, però. rimane la parte preponderante”. Vi sentite un po’ Coldplay a cui talvolta siete associati? “Vorremmo farla finita con i paragoni con altri: i nuovi Stato sociale eccetera. Noi siamo noi”. Sono stati 120mila i biglietti venduti a Milano, 420 mila nell’intero tour.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto