Il Napoli batte l’Udinese in rimonta. La vittoria azzurra arriva nella ripresa con due gol di Victor Osimhen ma a cambaure la partita è stato l’ingresso in campo di Mertens nella ripresa al posto di Fabian Ruiz. Il Napoli aggancia così momentaneamente il Milan in vetta alla classifica a 63 punti. Il Napoli – che indossa la nuova maglia rossa “Maradona Game” – parte bene con Insigne, Anguissa e Osimhen che sembrano in palla. L’Udinese non sta a guardare e all’ 8′ si avvicinano alla porta di Ospina con un destro di Beto, preda del portiere.
Sul fronte azzurro, al 13’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Koulibaly colpisce di testa. Para Silvestri. Al 14′ occasione per i friulani. Su un calcio di punizione da fuori, mischia in area, Beto di testa manda fuori da buona posizione. Al 20′ su cross dalla destra di Politano ci prova Insigne con palla alta sopra la traversa. Al 23′ l’Udinese concretizza: Makengo serve al limite dell’area Pereyra, che serve Deulofeu. Il giocatore bianconero ha il tempo di sistemare la palla e piazzare il tiro di destro alle spalle di Ospina per lo 0-1. E prova a raddoppiare al 30′ con Mari ma il suo colpo di testa viene deviato in angolo dal portiere partenopeo. Il Napoli accusa il colpo e cerca il ritmo giusto per riprendere in mano il gioco e raddrizzare l’incontro. Bella opportunità per Insigne che dribbla Becao, il suo tiro a giro spedito in angolo da Silvestri. Al 41′ Anguissa serve Fabian Ruiz in area di rigore che tira di prima intenzione Silvestri si salva con i piedi e manda in corner. Illusione ottica per il pubblico che stava per gridare al gol. Termina il primo tempo, il Napoli si è reso pericoloso in un paio di occasioni, bravo Silvestri a salvare l’Udinese e a finalizzare in contropiede.
Entra in campo per il Napoli nel secondo tempo Dries Mertens al posto di Fabian Ruiz. Punizione per il Napoli al 48′. Il tentativo di Insigne termina fuori.
Al 52′ pareggia il Napoli. Calcio di punizione battuto da Mario Rui, palla al centro per Osimhen che colpisce di testa e insacca.
Al 55′ nuova occasione per i partenopei. Su un corner colpo di testa di Koulibaly, il pallone arriva a Mertens che tenta al volo e manda di poco alto. Ha un altro passo il Napoli adesso e lo stadio Maradona si fa sentire. Da un’azione corale in attacco nasce il vantaggio azzurro.
Al 63′ Politano invita Di Lorenzo a metterla in mezzo per Osimhen che stavolta di destro rasoterra dalla destra infila di nuovo Silvestri per il 2-1. Al 65′ ammonito Rrhamani per un tocco con il braccio. Era diffidato salterà la gara con l’Atalanta.
Al 69′ Zielinski entra al posto di Politano. Allo stesso minuto il Napoli va in goal di nuovo con Osimhen, annullato per fuorigioco.
Al 72′ si scontrano Di Lorenzo e Silvestri: restano a terra entrambi, in campo i sanitari. Gioco interrotto per 2 minuti poi si riprende. Non ce la fa il terzino destro, al 77′ Di Lorenzo esce per Zanoli. All’80’ ci prova da fuori area Dries Mertens, Silvestri si salva come può, respinge e non c’è nessun azzurro pronto a ribadire in rete.
All’ 82′ Udinese in 10. Rosso per Pueblo Marì per un brutto fallo su Zielinski. Esce Insigne per Elmas all’87’. Concessi 6 minuti di recupero. Al 92′ ammonito Osimhen: giallo per l’attaccante che era anche diffidato anche lui e dunque salterà l’Atalanta. Resiste il Napoli vince al Maradona e conquista tre punti pesanti in vista della corsa verso il titolo.
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che aerei da guerra F-16 che venissero utilizzati dall’Ucraina contro la Russia sarebbero colpiti dalle forze di Mosca anche se si trovassero in aeroporti Nato. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass.
“Se verranno utilizzati da aeroporti di paesi terzi, per noi saranno un obiettivo legittimo: non importa dove si trovino”, ha detto Putin in un incontro coi piloti dell’aeronautica militare russa nella regione occidentale di Tver.
Il presidente russo ha quindi avvertito che la Russia terrà conto del fatto che gli F-16 possono trasportare armi nucleari. “Dobbiamo tenerne conto durante la pianificazione” delle operazioni di combattimento, ha affermato Putin. Lo zar ha quindi assicurato che l’eventuale fornitura di F-16 all’Ucraina “non cambierà la situazione sul campo di battaglia”, poiché la Russia “li distruggerà come già sta facendo con i carri armati e le altre altre armi” occidentali.
Jannik Sinner conquista l’accesso alla sua terza semifinale al Master 1000 di Miami e continua a far sognare i non pochi tifosi italiani presenti all’Hard Rock Stadium della città della Florida. Il campione di Sesto Pusteria sembra aver recuperato la forma migliore. Ai quarti ha battuto in due set il ceco Tomas Machac per 6-4 6-2 in poco più di un’ora e mezza di gioco nel corso del quale la sua prestazione è stata in continuo crescendo. Tutto, quindi, lascia ben sperare in vista del prossimo turno: Sinner affronterà il vincente dell’altro quarto tra il cileno Nicolas Jarry ed il russo Daniil Medvedev.
“Non è stata una partita semplice ma ho giocato bene i punti importanti”, ha commentato l’altoatesino a fine partita. “Giocare un torneo dopo l’altro non mi sta dando problemi: fisicamente mi sento bene – ha aggiunto – Si tratta di competere quindi ci si allena duramente per essere in condizione di farlo. Questo per me è un torneo speciale perché ho raggiunto qui la mia prima finale ‘1000’ e quindi sono contento di essere di nuovo in semifinale”. I numeri dimostrano che la continuità è una delle caratteristiche principali del “barone rosso”: settima semifinale in carriera in un Master 1000 e soprattutto quarta semifinale raggiunta nei quattro tornei finora disputati dall’inizio dell’anno.
Ventesima vittoria negli ultimi 21 incontri: unica sconfitta quella con Carlos Alcaraz ad Indian Wells. Sul cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium in Florida, Sinner ha sofferto soltanto nei primi giochi contro il ceco Machac, n.60 del ranking, “vendicando” così l’eliminazione di Matteo Arnaldi agli ottavi. Jannik parte subito forte: break al primo game del primo set. Ma il ceco a sorpresa mette a segno il contro-break grazie a due grandi risposte. Partita equilibrata fino a quanto, al settimo game, Machac sotto pressione commette due errori che consegnano il break all’azzurro. Da quel momento Jannik sale in cattedra e, di fatto, non c’è più gara.
Sinner appare soffrire meno l”umidità della Florida e riesce a mettere a segno anche qualche colpo spettacolare che infiammo il pubblico sugli spalti della “casa” dei Miami Dolphins di football. Nel secondo set Sinner appare spietato e porta a casa il match rapidamente. Venerdì nuovamente in campo. Potrebbe affrontare Daniil Medvedev, n.4 del ranking, che lo scorso anno a Miami lo ha battuto in finale. Il russo cercherebbe il riscatto dopo la sconfitta in finale all’Australian Open. Da non sottovalutare però il cileno Nicolas Jarry, n.23 Atp, che nell’unico precedente del 2019 ha battuto il 18enne Sinner. Ma da allora sono ormai passate ere tennistiche.
Quattro persone morte accoltellate e cinque ferite a Rockford, Illinois. Il responsabile è stato fermato dalla polizia. “Al momento non abbiamo idea di cosa possa aver scatenato l’uomo a commette un crimine così odioso”, afferma il capo della polizia Rockford Carla Redd.