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Napoli troppo forte, Kvara e Osimhen show: cinque gol alla Juve e fuga scudetto

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Un Napoli straordinario domina la Juventus nella sfida scudetto della 18esima giornata di Serie A e compie un allungo significativo in vetta alla classifica. In uno stadio Maradona vestito a festa, gli azzurri s’impongo con un sonoro 5-1, interrompendo la striscia di otto vittorie di fila e senza subire gol dei bianconeri, costretti a tornare a casa molto ridimensionati.

Decidono la doppietta di un super Osimhen (sempre piu’ capocannoniere con 12 gol) e i sigilli di Kvaratskhelia, Rrahmani ed Elmas, mentre a nulla serve lo squillo ospite di Di Maria. In attesa di Lecce-Milan la squadra di Spalletti vola momentaneamente a +10 sul secondo posto, continuando a lanciare chiarissimi segnali a tutte le rivali.

Ritmi alti e grande battaglia in avvio, ma i partenopei si prendono subito il predominio territoriale azionando stabilmente nella meta’ campo avversaria. A ridosso del quarto d’ora la gara si sblocca: Politano si libera a destra per un cross, Kvaratskhelia sforbicia chiamando Szczesny alla risposta, poi sulla ribattuta Osimhen indovina il tap-in di testa facendo esplodere il Maradona.

La reazione bianconera arriva al 21′, quando Rrahmani favorisce Di Maria con un’ingenuita’, l’argentino si libera per il mancino da fuori area scheggiando l’incrocio dei pali. La Juve prova a prendere coraggio, ma al 39′ arriva il raddoppio del Napoli: un goffo intervento di Bremer favorisce Osimhen, il nigeriano serve alla perfezione l’accorrente Kvaratskhelia che allarga il destro e piazza il 2-0 alle spalle di Szczesny.

Passano pero’ una manciata di minuti e la squadra di Allegri si rimette subito in corsa grazie a Di Maria, che scambia con Milik dopo un paio di rimpalli in area azzurra e con il mancino firma il 2-1. A pochi istanti dal riposo i bianconeri vanno addirittura ad un passo dall’incredibile pareggio, se non fosse per un salvataggio di Meret su una deviazione sporca di Rrhamani.

Ad inizio ripresa i partenopei riprendono in mano il comando delle operazioni e al 55′ riallungano le distanze proprio con Rrahmani, che sugli sviluppi di un corner indovina il destro valevole per il 3-1.

La Juve sparisce dal campo, il Napoli ne approfitta e nel giro di pochi minuti dilaga con la doppietta di Osimhen e la fiammata del neo entrato Elmas, che incrementano il punteggio sul larghissimo 5-1 chiudendo anticipatamente i conti.

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Marisa Laurito nuda, fasciata in una bandiera se il Napoli vince lo scudetto

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Lei è una grandissima tifosa del Napoli: cosa è disposta a fare per la vittoria dello scudetto? “Non mi posso spogliare perché è passata l’epoca, forse 20 anni fa avrei potuto ancora farlo. E non mi posso neanche tingere i capelli di blu perché li ho già così. Forse potrei andare in giro per un mese avvolta nella bandiera del Napoli”. E’ disposta a farlo? “Si, farò così, mi avvolgerò nella bandiera e sotto sarò nuda – ha assicurato a Un Giorno da Pecora – questo lo posso promettere”. Marisa Laurito a ruota a libera a Un Giorno da Pecora. Ospite oggi della trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, la popolare attrice partenopea si è raccontata in una lunga intervista, partita dal ricordo di un appartamento dove viveva da giovanissima. “Ai tempi io e Marina Gonfalone, grandissima attrice, avevamo una specie di ‘comune’. Era una piccola casa, che non riuscivamo neanche a pagare, e che veniva anche subaffitata come bisca. Ogni tanto dovevamo sloggiare, serviva ad altri per giocare a poker…” In quella casa passarono tanti personaggi famosi.

“Certo, molti attori ad esempio, da Sergio Castellitto a Roberto Benigni”. Quanto c’è di vero nelle sue presunte relazioni con Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo? “Non avrei potuto mai avere con loro una relazione: ridevamo dalla mattina alla sera e la sessualità non va d’accordo con la risata”. Parliamo di politica: è felice che ci sia una donna alla presidenza del Consiglio? “Sono molto contenta che ci sia una donna al governo, anche se avrei sperato fosse un’altra donna”. Come vede questo periodo di governo Meloni? “Non so, non li vedo benissimo, la Meloni però è una donna capace, preparata, però abbiamo idee diverse”. Lei ha raccontato di esser figlia di operai comunisti… “Esattamente, poi però mi sono avvicinata anche al c.sinistra”. Anche al Pd? “Il Pd però è ormai una cosa molto lontana dai nostri ricordi”. Le piace Elly Schlein? “Si, pare che piaccia. Ma in questo periodo sono lontana dalla politica, l’importante è che si faccia e si faccia bene”.

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Cultura

“Maradona, il genio ribelle”, una mostra a Pompei

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Comincia il viaggio che tra immagini e memorabilia racconterà ciò che Maradona è stato per il Napoli, per Napoli ed anche per Pompei: 140 tra i più suggestivi scatti firmati dal fotogiornalista Sergio Siano e circa 100 cimeli originali del campione argentino (tra magliette, scarpe, tute e molto altro) prestati dal Museo Vignati sono la dotazione della mostra “Maradona, il genio ribelle” che sarà inaugurata sabato prossimo, primo aprile (ore 19.30) a Pompei, nel Museo Temporaneo di Palazzo De Fusco, in piazza Bartolo Longo. Da domenica 2 aprile la mostra sarà aperta al pubblico (fino al 9 giugno). Al taglio del nastro interverranno il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, il fotogiornalista e autore Sergio Siano e Massimo Vignati, che cura il Museo Vignati di Napoli con i cimeli di Maradona. Saranno presenti, inoltre, i curatori della mostra Kaos48 (Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti) e l’artista Nello Petrucci ideatore dell’esposizione.

Prevista anche la presenza di Corrado Ferlaino, presidente del Napoli degli scudetti del 1987 e del 1990, e dell’ex calciatore azzurro Gianni Improta. “Maradona, il genio ribelle” è realizzata da Art and Change con il patrocinio del Comune ed è curata da Kaos48. Le fotografie di Sergio Siano hanno immortalato le più decisive gesta atletiche di Diego per le vittorie del Napoli, ma anche i suoi momenti più “intimi” in cui El Pibe de Oro rimaneva ad allenarsi da solo al Centro Paradiso, lontano dai riflettori e dall’entusiasmo, talvolta straripante, dei tifosi napoletani. “Ma anche quegli stessi tifosi e le loro incontrollabili manifestazioni di gioia – sottolineano i promotori della mostra – in occasione dei trionfi azzurri, sono rimasti impressi nelle immagini del fotoreporter partenopeo”. Ci sono, poi, i cimeli originali del Museo Vignati che fanno della mostra una “stanza delle meraviglie”: si va dalla camicia che Diego indossava il giorno stesso in cui ha messo piede a Napoli al pallone del Mundial ’86. Un’attenzione particolare sarà infine dedicata al rapporto speciale che il campione aveva con Pompei, che raggiungeva spesso per regalare un sorriso ai bambini delle Opere di carità del Santuario mariano.

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Sport

Tennis: Miami, Sinner batte Ruusuvuori e vola in semifinale

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Jannik Sinner batte il finlandese Emil Ruusuvuori e vola in semifinale al torneo di Miami. L’altoatesino si è imposto con il punteggio di 6-3, 6-1 al termine di un incontro interrotto al secondo set a causa della pioggia. L’azzurro, alla seconda semifinale consecutiva in un 1000 dopo quella conquistata ad Indian Wells, se la vedrà ora con il vincente tra il numero uno del mondo, Carlos Alcaraz, e l’americano Taylor Fritz.

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