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Napoli-Inter sfida scudetto, il Maradona sold out: le scelte di Spalletti

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Napoli – Inter sarà diretta dall’arbitro Daniele Doveri e può essere una gara determinante per la squadra azzurra. Una città in fibrillazione, emozionata per quel risultato, sognato e sperato, che si augura possa arrivare per riacciuffare il vertice della classifica. Sarà sold out allo stadio Maradona (accesso consentito al 50%) per un match che verrà seguito dalle tv principali di tutto il mondo. Inter punti 53 e una partita da recuperare con il Bologna, Napoli  a pari merito con il Milan punti 52. Due squadre in forma con due allenatori, il partenopeo Spalletti, ex allenatore dell’Inter,  e il nerazzurro Inzaghi che vogliono assolutamente imporsi e portare a casa i tre punti. Il tecnico toscano sta preparando la gara dall’inizio della settimana, nel frattempo in queste ultime ore accoglierà a Napoli Anguissa e Koulibaly al rientro dalla Coppa d’Africa, per integrare una rosa finalmente ricca e completa (fatta eccezione per Lozano infortunato), che anzi vedrà l’esclusione, almeno dai primi minuti, di qualche pezzo da novanta. In difesa Koulibaly dovrebbe partire titolare al fianco di Rrahmani, sacrificando Juan Jesus che pure bene ha fatto da dicembre ad oggi.

L’altro dubbio nella formazione riguarda Lobotka, ormai padrone del centrocampo, abile regista, a suo agio nella posizione e nell’interazione con i compagni. Una condizione voluta da Spalletti e conquistata dall’atleta partita dopo partita e con tanto impegno. Sarà dura escluderlo per far posto ad Anguissa. I bookmakers danno un margine di vantaggio come titolare allo slovacco. In avanti c’è grande attesa per il confronto tra Osimhen e Lautaro Martinez.

Nel frattempo Matteo Politano, esterno destro azzurro, anche lui ex interista,  è intervenuto a Radio Kiss Kiss, intervistato da Valter De Maggio nel corso di Radio Goal. Il giocatore autore del cross in area raccolto da Osimhen di testa per il gol dell’1-0 contro il Venezia promette di fare del suo meglio sabato alle 18:00 contro la capolista, sua ex squadra:
“Sappiamo che ci aspetta una partita importante contro la prima in classifica. Dobbiamo essere lucidi e cattivi. Farò di tutto per fare gol. Sappiamo di essere una squadra forte, sabato ci giochiamo una bella fetta del campionato”.
E ancora: “Se crediamo nello scudetto? Una parola importante, che si può dire ma che dobbiamo dimostrare e meritare sul campo. La vittoria con l’Inter porterebbe anche un grande entusiasmo tra i tifosi. La maglia azzurra rappresenta la città e un grande gruppo. Domenica dopo domenica sento l’affetto dei tifosi”.

Matteo Politano

Politano sottolinea le qualità dei suoi compagni e dell’allenatore: “Non vediamo l’ora di riabbracciare Koulibaly dopo la vittoria in Coppa d’Africa. Nel momento di difficoltà, a gennaio vedi Napoli – Juventus, ci siamo dimostrati un team all’altezza. La mano del mister si vede anche in campo, e quest’anno tra tante difficoltà tra infortuni e Covid, ha tirato fuori il meglio di noi”.
Peccato per i punti persi in casa inaspettatamente con Empoli e Spezia: “Abbiamo parlato tanto di quelle due sconfitte subite in casa – aggiunge Politano – Analizziamo gli errori per non commetterne più. Cerco di impegnarmi al massimo nel Napoli, per tutta la squadra, e spero che questo mi porti alla convocazione in Nazionale”.

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Cinema

Lo scandalo Emilia Pérez: l’Oscar, le accuse e l’isolamento di Karla Sofía Gascón

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Che vinca o meno l’Oscar, il film Emilia Pérez segna un prima e un dopo nella storia del cinema. La pellicola di Jacques Audiard, che ha ottenuto 13 nomination, è il film non in lingua inglese più candidato di sempre. Tra le sue protagoniste spicca Karla Sofía Gascón, attrice spagnola che, in caso di vittoria, diventerebbe la prima persona trans a ottenere una statuetta dall’Academy Award.

Tuttavia, quello che sembrava un trionfo annunciato si è trasformato in un caso mediatico e politico, che intreccia talento, etica e il peso sempre più forte della cancel culture.

L’accusa di complotto e i tweet controversi

Tutto ha inizio il 23 gennaio 2025, quando Emilia Pérez riceve 13 candidature agli Oscar. Gascón festeggia sui social con un mantra buddista: «Nam Myoho Renge Kyo». Ma cinque giorni dopo, il sogno si incrina.

Il primo scossone arriva con una intervista al quotidiano brasiliano A Folha de Sao Paulo, in cui Gascón accusa il team dell’attrice Fernanda Torres – candidata all’Oscar con I’m Still Here – di screditare la sua immagine e quella del film. Il giorno dopo, la stessa Gascón si scusa pubblicamente.

Ma il colpo di grazia arriva il 30 gennaio, quando la giornalista Sarah Hagi ripubblica alcuni vecchi tweet della Gascón. Si tratta di post risalenti a 4-5 anni prima, contenenti commenti discriminatori e offensivi. Tra le frasi incriminate:

  • «L’Islam è un focolaio di infezione per l’umanità»
  • «Mia figlia dovrà imparare l’arabo invece dell’inglese»
  • «Il vaccino cinese viene fornito con il chip obbligatorio»
  • «George Floyd era un truffatore tossicodipendente»
  • «Gli Oscar? Un galà brutto»

Subito l’attrice si difende, parlando di parole mal interpretate o frutto di errori di gioventù. Ma la bufera è ormai inarrestabile.

Netflix e Audiard prendono le distanze

Gascón denuncia di essere vittima di una campagna d’odio e disinformazione:

«Più cercano di affondarmi, più mi fortificano».

Ma le sue parole non convincono Hollywood. Netflix, che distribuisce il film negli Stati Uniti, cancella le sue promozioni pubblicitarie, escludendola dagli eventi ufficiali. Niente più voli o soggiorni a Los Angeles pagati per promuovere il film.

Anche il regista Jacques Audiard si dissocia duramente:

«I suoi messaggi sono odiosi e ingiustificabili».

Audiard rivela di non voler più parlare con la sua protagonista:

«Ha un approccio autodistruttivo che non posso comprendere».

L’isolamento e le reazioni del cast

La co-protagonista Zoe Saldaña, candidata come miglior attrice non protagonista, esprime la sua delusione:

«Non tollero la retorica negativa nei confronti delle minoranze».

Nel frattempo, emerge anche un vecchio tweet contro Selena Gomez, in cui Gascón l’avrebbe definita «una ricca ratta che fa la povera disgraziata». La replica dell’attrice spagnola non tarda ad arrivare:

«Non è mio quel tweet, non parlerei mai di lei in quel modo».

L’ombra della cancel culture su Hollywood

A meno di un mese dalla notte degli Oscar, il caso Gascón rappresenta un nuovo capitolo nel dibattito sulla cancel culture e sul peso dei social network nel mondo dello spettacolo.

L’Academy premierà comunque la sua performance? O il suo passato social influenzerà irrimediabilmente la decisione?

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Guerra Ucraina

Kiev, pronti a aprire un corridoio umanitario nel Kursk

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L’Ucraina aprirà un corridoio umanitario per consentire a centinaia di civili russi nella regione di Kursk bloccati nelle zone occupate di tornare nel territorio controllato dalla Russia, se Mosca ne farà richiesta. “Siamo pronti ad aprire un corridoio umanitario dalla regione di Kursk alle profondità della Russia in risposta a una richiesta ufficiale della Federazione Russa”, ha reso noto la presidenza ucraina.

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Fiorentina travolgente: Inter sconfitta 3-0 e aggancio al Napoli mancato

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L’Inter fallisce l’aggancio alla vetta della Serie A, lasciando il Napoli in solitaria al comando. Nel recupero della 14ª giornata, il match sospeso lo scorso 1° dicembre per il malore di Edoardo Bove si conclude con un secco 3-0 a favore della Fiorentina, che si impone con i gol di Ranieri e una doppietta di Kean.

Con questa sconfitta, la squadra di Simone Inzaghi resta al secondo posto con 51 punti, a tre lunghezze dagli azzurri, mentre la Fiorentina, con la sua terza vittoria consecutiva, raggiunge la Lazio al 4° posto con 42 punti.

 

Primo tempo equilibrato, ma la Fiorentina cresce

Si riparte dal 17’ e, dopo pochi minuti, l’Inter si rende pericolosa con Lautaro Martinez, che impegna De Gea con un tiro dalla distanza. Al 31’, i nerazzurri trovano anche il gol con Carlos Augusto, ma la rete viene annullata per fuorigioco.

Nel finale del primo tempo la Fiorentina aumenta la pressione: Kean, al 34’, colpisce di testa ma trova la respinta di Sommer, mentre poco dopo Dodo spreca una buona occasione con un diagonale fuori misura. L’Inter risponde con un colpo di testa di Thuram, ma la palla termina alta.

Ranieri sblocca, Kean chiude i giochi

Nella ripresa, al 14’, la Fiorentina passa in vantaggio: su un cross dalla sinistra, Ranieri calcia al volo e batte Sommerper l’1-0. L’Inter accusa il colpo e subisce il raddoppio al 23’ con Kean, che trasforma di testa un cross perfetto di Dodo, infilando il pallone sul primo palo per il 2-0.

Inzaghi prova a cambiare l’inerzia del match con un triplo cambio: entrano Dimarco, Barella e Arnautovic, fuori Bastoni, Calhanoglu e Mkhitaryan, ma la reazione nerazzurra è sterile.

L’errore di Dimarco regala il tris ai viola

Nel finale, l’Inter cerca disperatamente di rientrare in partita, ma al 44’ arriva il colpo di grazia: Dimarco sbaglia un retropassaggio, Sommer è fuori posizione e Kean ne approfitta segnando a porta vuota il suo secondo gol personale e il definitivo 3-0 per la Fiorentina.

Nei minuti di recupero non succede nulla di rilevante e al triplice fischio esplode la gioia dello stadio Franchi, con i tifosi viola che celebrano una vittoria meritatissima.

La classifica e le prospettive

Grazie a questa vittoria, la Fiorentina sale a 42 punti, agganciando la Lazio al 4° posto, mentre l’Inter rimane a 51 punti, mancando l’opportunità di agganciare il Napoli in testa alla classifica.

Per i nerazzurri una sconfitta pesante, che ora dovranno riscattarsi rapidamente per non perdere ulteriore terreno nella corsa scudetto. La Fiorentina, invece, continua a sognare un piazzamento in Champions League.

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