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Napoli, in piazza per la pace: fermate la guerra

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Una  piazza affollata e colorata, Napoli ha risposto all’appello a scendere in strada per la pace al grido di “Fermate le bombe”: così si è presentata piazza del Plebiscito,  piena di giovani, molti sono  studenti. Erano migliaia all’evento voluto dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Più di 25 mila quelli arrivati da tutta la Campania con i bus della Regione.

“Dobbiamo arrivare al cessate il fuoco e svegliare l’Italia, l’Europa dal sonno della ragione. Mentre parliamo, dice De Luca, ci sono migliaia di giovani che muoiono in Ucraina, mutilati, deportati. Blocchiamo la guerra e inseriamo nelle Nazioni Unite una conferenza di pace insieme alla Cina, che può esercitare una pressione decisiva sulla Russia così riapriamo il dialogo”.

Con De Luca c’è monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Cei, la Conferenza episcopale, per la Campania. A fianco del governatore il ‘collega’ pugliese, Michele Emiliano, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, molti sindaci portati dall’Anci, pochi parlamentari presenti, fra loro Francesco Borrelli, Piero De Luca, Stefano Graziano.

Sul palco l’attrice Tosca d’Aquino ha letto la lettera inviata dalla senatrice a vita Liliana Segre. E nella piazza di Napoli le bandiere di Russia e Ucraina sventolano insieme, sulla stessa asta con quella della pace.

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Quattro valanghe si sono abbattute in poche ore sul nord della Norvegia, in una un  gruppo di cinque italiani è rimasto coinvolto: uno è morto.due sono rimasti feriti -uno è grave-e gli altri due sono illesi.  Il gruppo si trovava  a quasi 1.300 metri di altezza. Pure le altre  valanghe si sono registrate nel Nord, con un bilancio complessivo di quattro morti.
La polizia ha sconsigliato a chiunque di muoversi sulle montagne della zona, per le pessime condizioni meteorologiche.

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Medico uccide moglie e due figli e si toglie la vita

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Ha ucciso tutta la sua famiglia e poi si è suicidato. L’omicida e vittima è il medico Carlo Vicentini, primario di Urologia a Teramo da qualche mese in pensione. La tragedia a L’Aquila, nella villetta di famiglia. Vicentini ha prima sparato al figlio Massimo, disabile 43enne e attaccato a un respiratore, poi, sempre con la pistola regolarmente detenuta,la seconda figlia Alessandra, di 36 anni, e la moglie, infine si è tolto la vita.

Quali siano i motivi e se si è trattato di un momento di sconforto o di un gesto premeditato, ancora non si sa.

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Cronache

Intelligenza artificiale, il Garante della privacy blocca ChatGPT: rischi per i dati dei minori

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Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità ha contestualmente aperto un’istruttoria.

ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento.

Nel provvedimento, il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.

 

 

Come peraltro testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto.

Da ultimo, nonostante – secondo i termini pubblicati da OpenAI – il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, l’Autorità evidenzia come l’assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dell’età degli utenti esponga i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza.

OpenAI, che non ha una sede nell’Unione ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.

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