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Napoli allo sprint scudetto, Conte: ancora ‘amma faticà’

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Napoli comincia a colorarsi di azzurro, e in città si percepisce la voglia di festeggiare il quarto scudetto, ma Antonio Conte resta coi piedi per terra e avverte che ancora “amma faticà, perché dobbiamo ancora continuare a lavorare come già dissi a giugno”. Quando mancano 270 minuti alla fine del campionato, il tecnico del Napoli è prudente in vista della partita col Genoa, domani sera al Maradona. Gli azzurri sono primi, ma l’Inter è sempre attaccata al secondo posto e la tensione resta alta nello spogliatoio, con capitan Di Lorenzo e gli altri leader impegnati a tenere concentrato il gruppo con l’obiettivo di dare il massimo di fronte ai tifosi che, ancora una volta, gremiranno lo stadio già sapendo il risultato dell’Inter che giocherà a Torino alle 18.

“La pressione – spiega Conte – ci sarà a prescindere dal loro risultato e noi dobbiamo saper indirizzare la partita in positivo, concentrati, con voglia e dedizione. Le ultime due partite del campionato le giocheremo poi in contemporanea e sarà molto meglio, anche se alla fine, ripeto, dobbiamo pensare a noi. Domani affrontiamo un Genoa che ha messo in difficoltà tanti avversari. Verranno qui cercando di fare bella figura. Per noi è una gara difficile, perché ci giochiamo la vita a livello sportivo, ci sarà il sold out, un ambiente ambiente carico e caldo, ma non ho mai visto nessuno deporre le armi, tantomeno contro il Napoli ora”.

Ci vorrà quindi una squadra solida, desiderosa di mettere a segno la quinta vittoria consecutiva. Partendo dalla difesa, che non ha incassato un gol nelle quattro vinte dal 14 aprile e che vuole proseguire così, anche senza Buongiorno e Juan Jesus, ma con un Olivera che ha dimostrato di saper giocare bene al centro insieme a Rrahmani, cedendo la fascia sinistra a Spinazzola. Il vero dubbio per Conte riguarda la regia, visto che Lobotka sta meglio, ma è in ballottaggio con Gilmour: “Ieri – spiega il tecnico – è rientrato in gruppo e anche oggi si è allenato regolarmente.

Domattina vediamo in rifinitura per prendere la decisione migliore. E’ importante nei nostri meccanismi, non vorrei farne a meno. Neres? Ieri è tornato ad allenarsi, penso che possa stare in panchina anche per assaggiare di nuovo l’atmosfera. Già vederlo è molto importante, perché è un giocatore che può fare la differenza. Buongiorno è ancora fermo, dovremo aspettare questa settimana, ma è più difficile per lui e Juan Jesus”. Il tecnico e i tifosi aspettano che Neres riesca a giocare un po’ del finale di stagione, anche se resta molto forte la fiducia in Raspadori che ha deciso con il suo gol la sfida di Lecce.

Il Maradona domani si aspetta anche un Napoli che tenga fisicamente, dimenticando i secondi tempi di sofferenza: “Ci sono riprese in cui abbiamo sofferto – spiega Conte – sintomo anche di una paura che l’avversario pareggi. Ci sono state però anche riprese importanti, contro Juve, Inter, altre partite gestite bene dal primo all’ultimo minuto come con il Torino, il Lecce. Tutto fa parte della crescita di un gruppo che sta facendo una stagione inaspettata, perché siamo partiti non come favoriti per il titolo ma per dare fastidio. Non dimentichiamocelo questo, così anche quando soffriamo diventa bello”.

Bello come giocare la Champions il prossimo anno, sempre con Conte in panchina, anche se il tecnico glissa con un sorriso: “In questo momento – spiega – il tifoso non mi chiede del mio futuro. I tifosi che incontro mi dicono grazie e mi chiedono, ma lo vinciamo? E io rispondo che ci proveremo come stiamo facendo con tutte le nostre forze. Il resto è noia”.

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Medaglia celebrativa della Zecca di Stato per il quarto scudetto del Napoli

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La Zecca di Stato celebra il quarto scudetto del Napoli con una medaglia ufficiale in argento 925‰, realizzata in versione Fior di Conio e firmata dall’artista-incisore Silvia Ciucci. Dopo la medaglia per il trionfo del 2023, arriva un nuovo riconoscimento numismatico per la stagione 2024-2025, che suggella lo storico quarto titolo nazionale del club partenopeo.

Omaggio alla squadra e alla città

Sul dritto della medaglia spicca il logo ufficiale della SSC Napoli, arricchito da elementi colorati, incorniciato dalla scritta circolare “SSC Napoli campione d’Italia 2024 – 2025”. Il rovescio è un tributo alla città di Napoli, che nel 2025 celebra 2.500 anni di storia: una suggestiva veduta dall’alto del centro storico, patrimonio UNESCO, raffigura i Decumani e un percorso simbolico che attraversa i luoghi più iconici del cuore della città.

Dal Decumano principale emergono lo scudetto e il numero 4, simbolo del quarto trionfo calcistico del Napoli, fusi con eleganza in un’opera che unisce arte, storia e passione sportiva.

Un oggetto per collezionisti e tifosi

Questa medaglia rappresenta un connubio tra memoria sportiva e identità culturale, pensata per i tifosi azzurri e i collezionisti che vogliono celebrare un momento indelebile della storia del club e della città. Coniata in tiratura limitata, si presenta come un oggetto di pregio, destinato a entrare nel cuore dei napoletani e degli appassionati di calcio.

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Monza verso un futuro americano: Brandon Berger pronto a rilevare il club dai Berlusconi

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Il Monza si prepara a cambiare pelle. Dopo l’epoca targata Silvio Berlusconi, un altro club italiano di Serie A si avvia verso una nuova proprietà straniera. Secondo fonti accreditate, Brandon Berger, manager newyorkese con un solido background nel mondo del marketing sportivo, è il protagonista principale della cordata statunitense pronta a rilevare il club brianzolo con un’operazione da circa 30 milioni di euro.

Chi è Brandon Berger

Classe anni ’80, nato a New York, Berger è attualmente a capo di Beckett Layne Ventures, fondo specializzato in investimenti nel settore sport, media e intrattenimento. Il sito ufficiale della società cita partnership con colossi come Epic Games, produttore del celebre videogioco Fortnite. In passato, Berger ha ricoperto ruoli di vertice nel digitale ed è stato chief marketing officer del Chelsea tra il 2022 e il 2023.

I nomi del nuovo assetto dirigenziale

Se l’affare andrà in porto, Brandon Berger potrebbe assumere la carica di presidente del Monza. A completare il nuovo organigramma ci sarebbero:

  • Mauro Baldissoni (ex manager della Roma) come amministratore delegato;

  • Nicolas Burdisso nel ruolo di direttore sportivo;

  • Alex Menta, con precedenti al Venezia e alla Triestina, destinato a un incarico sportivo operativo.

Il nodo Galliani

Resta da chiarire il futuro di Adriano Galliani, figura chiave nella gestione post-Berlusconi e artefice della promozione del Monza in Serie A. Non è esclusa una sua permanenza nel nuovo assetto, ma molto dipenderà dalla definizione dei ruoli nella futura dirigenza americana.

Un’altra società italiana a capitale straniero

Con il passaggio del Monza in mani statunitensi, continua la progressiva internazionalizzazione della Serie A: dopo Roma, Milan, Fiorentina, Atalanta, Parma, Venezia e Como, anche il club brianzolo potrebbe presto parlare americano. Un cambiamento che segna sempre più l’allineamento del calcio italiano alle logiche economiche e strategiche globali.

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Kimi Antonelli prende la maturità: “Promosso!” prima del GP d’Austria

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Felice, sollevato e… diplomato. Andrea Kimi Antonelli ha annunciato con orgoglio il suo nuovo traguardo: ha conseguito il diploma di maturità. Il giovane pilota italiano del vivaio Mercedes ha condiviso la notizia con una storia su Instagram, corona d’alloro in testa e sorriso stampato in volto, celebrando il risultato che lo accompagna verso il prossimo impegno in pista.

Maturità anticipata grazie al programma per studenti-atleti

Kimi ha usufruito della possibilità offerta agli studenti-atleti, sostenendo l’esame orale in anticipo per poter essere libero nel weekend del Gran Premio d’Austria, al Red Bull Ring. Le prove scritte, invece, le aveva affrontate regolarmente con i compagni dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, dove ha completato il suo percorso scolastico. In un post, ha voluto ringraziare calorosamente i docenti: «Grazie per il sostegno!».

La prossima sfida è il podio a Spielberg

Ora, archiviate le fatiche scolastiche, tutta l’attenzione di Kimi torna alla pista. Dopo aver ben figurato nelle ultime uscite, l’obiettivo dichiarato è chiaro: salire di nuovo sul podio, questa volta in Austria. La doppia sfida – diploma e GP– lo vede determinato come sempre, in un anno cruciale per la sua crescita professionale, tra studio, sport e un futuro che potrebbe portarlo presto in Formula 1.

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