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Mourinho dribbla futuro e pensa a E.League, ‘Dybala c’è’

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Un appuntamento con la storia. Con Dybala ritrovato e tanta voglia di stupire ancora la Roma di Josè Mourinho si gioca domani a Budapest la sua seconda finale di Coppa, contro il Siviglia re di Europa League. “Paulo ci sarà”, dice il tecnico portoghese ufficializzando la disponibilita’ dell’argentino senza dire per quanti minuti. Se invece ci sarà ancora lui sulla panchina giallorossa, dopo questo finale di stagione, non e’ dato saperlo. Semmai immaginarlo. “Il mio futuro l’ho detto solo ai miei due capitani, e resta tra noi”, il gioco dello Special One, volto più a cementare ulteriormente il gruppo che a dare segnali di chiarezza. Comunque vada, sarà un risultato da annali perche’ il Siviglia ha vinto sei finali su sei di questa competizione, e Mourinho ha vinto tutte e cinque le finali di coppe europee giocate con diverse squadre.

Piu’ che alla finale di Conference vinta un anno fa a Tirana, la sfida di domani in casa giallorossa fa pero’ riferimento a un futuro tutto da scrivere. Questa volta, in Europa League, ci sarà il Siviglia, vera e propria regina di questa competizione, dato per favorito e dove non ha mai fallito. A riequilibrare la bilancia del destino, però, c’è la fama e il ‘curriculum’ dell’allenatore portoghese mai sconfitto in appuntamenti del genere. Un ‘Mou’ che alla vigilia della sfida non si nasconde e parla anche del suo futuro svelando di averne discusso anche con i suoi giocatori più importanti che a loro volta hanno assicurato di sentirsi ancora più carichi dopo il faccia a faccia con il loro condottiero. “Del mio futuro ho risposto a una domande dei miei due capitani: punto. Addio dopo la finale? Se qualcuno ha qualche domanda simile a questa, va fatta a Mendilibar perchè lui non ha contratto e sembra che la sua situazione sia più complicata della mia… – ha aggiunto Mourinho a proposito di un parallelo con l’addio all’Inter dopo la conquista della Champions 2010 – Al tempo era già tutto fatto col Real, mentre ora ho zero contatti con altri club. Ora pensiamo solo a noi”. Una finale che vedrà tra i suoi protagonisti sia Spinazzola sia Dybala, allenatisi regolarmente prima della partenza per Budapest, e poi sorridenti alla passeggiata sul campo della Puskas Arena. Per l’argentino campione del mondo più probabile un impiego a partita in corso: “Dybala ci sarà – afferma Mourinho – trenta minuti li può fare”. Sulla carta il Siviglia parte favorito: “Io ho detto al mio staff tecnico che il nostro lavoro è finito. Adesso siamo solo lì per aiutare, ora la storia la fanno i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene che il Siviglia è una grande squadra. Io dico di più, sono due grandi squadre perchè hanno 25 giocatori di grandissimo livello, sono tutti professionisti di alto livello, tante opzioni. Però loro non conoscono i miei ragazzi, non conoscono la mia squadra in quanto squadra e domani saremo li”.

A rilanciare le ambizioni della Roma a 24 ore dalla finale ci pensa anche il capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini che non svela quanto dettogli dal suo allenatore ma assicura di sentirsi sempre più stimolato: “Cosa vi ha detto Mourinho sul futuro? Ci siamo parlati con onestà e queste cose rimangono tra noi come ha detto lui. Parlerà lui del suo futuro. Il colloquio ci ha lasciati carichi per domani. Arriviamo qui consapevoli – aggiunge Pellegrini – perché quando arrivi a giocare una partita così hai fatto un percorso che ti ha lasciato qualcosa. Sappiamo quanto abbiamo voluto essere qui oggi e domani. Siamo concentrati e determinati e anche tesi. E’ normale, è una finale. Arrivare qui ci ha portato a fare tanti sacrifici ed è giusto avere quell’emozione che ti aiuta a fare le cose meglio. Questa finale è il coronamento del percorso difficile che abbiamo fatto dove non abbiamo giocato solo da calciatori ma anche da uomini. Questa squadra la sento mia. Siamo un gruppo vero, lo si vede anche da fuori. Non vediamo l’ora di giocare insieme domani”. Da Gianluca Mancini arrivano infine ulteriori rassicurazioni sulle condizioni di Dybala: “Paulo ha visto il campo con noi, cammina, sta bene e speriamo possa darci una mano. Le finali vanno giocate e interpretate al meglio a livello di testa, di cuore, grinta, tattica. È una partita diversa rispetto a tutte le altre. Il percorso – conclude il difensore giallorosso – che ci ha portato fin qui è stato molto difficile e lungo, siamo consapevoli che ce la meritiamo alla grande”.

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Calcio: lega A, Arabia ha chiesto spostamento date Supercoppa

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“La Lega Serie A informa di aver ricevuto, da parte delle Autorità sportive arabe, una richiesta di spostamento, sempre nel corso del prossimo mese di Gennaio 2024, della Supercoppa italiana”. Con questo comunicato la lega calcio di Serie A ufficializza lo spostamento di date dell’evento che, da questa stagione, è allargato a quattro squadra e a cui prenderanno parte Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina. Finora la data della finale di Supercoppa era quella dell’8 gennaio, con le semifinali previste all’inizio del nuovo anno. Ora, fa sapere, la lega “le nuove date verranno comunicate a valle del Consiglio di Lega convocato per il 9 ottobre”.

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Champions: Ancelotti, rigore molto dubbio ma abbiamo vinto

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“E’ stata una gara difficile, combattuta dall’inizio alla fine. Il primo gol potevamo evitarlo ,ma successivamente abbiamo iniziato a giocare bene. Poi nel momento migliore abbiamo incassato un rigore molto dubbio, ma alla fine abbiamo vinto”. Così Carlo Ancelotti, dai microfoni di Sky Sport, nel dopopartita di Napoli-Real Madrid. Ma del rigore, che ha definito molto dubbio, Ancelotti ha parlato conl’arbitro Turpin alla fine del match? “Gli ho detto che non è rigore, è vero che la mano era un po’ coperta ma stava scivolando e generalmente questi rigori non si fischiano”, la risposta di Ancelotti, che poi dedica una battuta all’azione che ha portato al terzogol dei suoi.

“Valverde ha fatto un tiro incredibile, mi sembra assurdo dire che quello è autogol di Meret – sottolinea il tecnico del Real -. Lui è un grandissimo centrocampista che ha tra le varie qualità anche questo tiro formidabile: quanti gol farà non lo so, e non è così importante”. Una nota di merito anche per Bellingham, sempre tra i migliori. “Ciò che stupisce di Bellingham è che ha 20 anni – dice Ancelotti -, mostra straordinarie qualità ma ha soli 20 anni. Sta dimostrando tutto il talento che ha, ciò che sorprende è la personalità”.

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Garcia: meritavamo pari ma su 1-1 Napoli si è aperto troppo

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“Meritavamo il pareggio stasera, abbiamo giocato bene contro una grande squadra, ma il calcio va anche così”. Commenta così Rudi Garcia, allenatore del Napol, il ko in Champions contro il Real Madrid. “I ragazzi – ha spiegato Garcia – devono stare più tranquilli. Ci sono possibilità di sbagliare ma sull’1-1 ci siamo aperti troppo, quando hai momenti difficili devi ricompattarti e non ti fai infilare dall’avversario e invece contro Bellingham e Valverde abbiamo sofferto. Poi nella ripresa abbiamo ripreso il ritmo, palleggiato e segnato. Poi c’è il rigore per noi e c’è stato anche un successivo fallo di Rudiger, quindi le cose sulle contestazioni sul rigore fischiato si pareggiano, anche se il mano c’era davvero”.

Il tecnico commenta la pressione finale del Napoli alla ricerca del 3-3: “Chi entrato ci ha portato densità e freschezza ha detto – per tentare di pareggiare. Le scelte sono state basate sul momento, Politano era stanco a ma la squadra giocava bene, poi è entrato Elmas per poter attaccare di più ma alla fine abbiamo pressato poco. Nel provarci con i cambi è dovuto anche al fatto che per alcuni gicoatori era la terza partita in nove giorni e hanno giocato molto”.

Il tecnico azzurro commenta il secondo gol del real firmato da Bellingham dopo slalom nello stretto: “Quel gol – spiega – fa parte del momento del match in cui abbiamo poco protetto l’asse della nostra squadra. Dovevamo chiudere con gli esterni e i centrocapisti in generale. In quella azione perdiamo un duello con sfortuna con la palla che passa tra le gambe di Ostigard, che ha fatto una buona gara e ha anche segnato. Quidi lì paghiamo l’atteggiamento sbagliato della squadra. Bisogna capire meglio i momenti della gara”. Per il tecnico del Real Madrid Ancelotti: “E’ stata una partita difficile, siamo partiti incassando un gol che era evitabile, poi però abbiamo cominciato a giocare bene”.

Il tecnico ex Napoli sottolinea che il tocco di mano di Nacho “non era rigore – dice – perché un rimbalzo è difficile da non toccare mentre si è in scivolata e in Champions infatti non vengono fischiati. Comunque noi siamo soddisfatti del nostro attacco, Valverde è un grandissimo giocatore che ha oltre a tante qualità questo tiro formidabile. Bellingham? Stupisce la straordinaria qualità e personalità, ha un forte carattere, ha solo 20 anni e dimostra il talento che possiede”. Il tecnico del Real Madrid parla anche dello stop della difesa a Osimhen: “Contro Osimhen – ha detto – lo abbiamo tenuto due contro uno e i centrali dietro hanno fatto molto bene. Sugli angoli abbiamo sofferto ma siamo stati bravi”.

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