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MotoGp, Marc Marquez il cannibale vince anche in Thailandia e porta a casa lottavo Mondiale

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Il ‘cannibale’ ha vinto ancora. Marc Marquez conquista anche la Thailandia e porta a casa l’ottavo titolo in motomondiale della carriera, il sesto in MotoGp, il quarto di fila nella classe regina. Ci e’ riuscito vincendo sulla pista di Buriram, 15mo appuntamento stagionale, confermando una supremazia inequivocabile che lo proietta nell’Olimpo dei piu’ grandi di sempre, insieme a Giacomo Agostini (15 titoli), Angel Nieto (13), Valentino Rossi e Mike Hailwood (9). “Oggi ho pensato solo a vincere, senza fare calcoli o pensare alla classifica”, ha detto il fuoriclasse spagnolo a fine corsa e cosi’ e’ stato, arrivando puntuale per primo sotto la bandiera a scacchi per conquistare una vittoria per tanti versi annunciata: per la classe del pilota e lo strapotere della sua Honda, davvero imprendibile sull’allungo.

A Marquez non bastava arrivare secondo oggi, senza correre rischi di caduta nello spalla a spalla con l’arrembante Quartararo negli ultimi due giri: voleva vincere e cosi’ e’ stato. Niente calcolatrice, insomma (allo spagnolo sarebbe bastato guadagnare appena due punti su Dovizioso) e a “tutta manetta’ anche a Buriram dove il n.93 della Honda parte subito all’attacco, dietro solo al francesino della Yamaha non ufficiale che presto staccano tutti per una gara a due che durera’ fino all’ultima curva. Attendista e programmatore per gran parte della corsa, Marquez e’ stato letale quando e’ servito, con l’ultima staccata a poche centinaia di metri dal traguardo che non ha ammesso repliche da parte di un Quartararo, comunque grandissimo e predestinato. E dietro? il vuoto, con Vinales, terzo, e Dovizioso quarto e staccatissimo a 11 secondi. Poi, via via Alex Rins (5/o), Franco Morbidelli (6/o), Joan Mir (8/o), Valentino Rossi, malinconicamente 8/o e mai in gara per il podio.

La gara, come detto, si limita al botta e risposta tra Marquez e il ‘poleman’ Quartararo che scatta subito in testa, tallonati dal pilota Honda che gia’ al 2/o giro porta il primo attacco, ma va lungo e il francesino ne approfitta. va avanti cosi’ per gran parte di gara, con il trio italiano Dovizioso, Morbidelli e Rossi) che cercano di avvicinarsi a Vinales. Ad un certo punto, Quartararo arriva ad avere diversi decimi di vantaggio su Marquez che pero’ non molla e aspetta solo il momento giusto per la ‘graffiata’ decisiva. Marquez ci prova quando mancano 4 e 3 giri al termine ma i due attacchi in staccata non vanno a buon fine. Ma da ‘cannibale’ qual e’, a Marquez e’ bastato solo aspettare. E cosi’ e’ stato ed e’ giusto cosi’ per celebrare chi ha dominato e monopolizzato la stagione del motomondiale: difficile pensare, d’altronde, che qualcuno potesse oggi rovinargli la festa.

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Lorenzo Sonego nei quarti degli Australian Open: la prima volta in uno Slam

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Lorenzo Sonego scrive una pagina importante della sua carriera conquistando per la prima volta l’accesso ai quarti di finale di uno Slam. Agli Australian Open, il torinese ha battuto lo statunitense Learner Tien in quattro set con il punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-1, in un match che ha mostrato la sua solidità mentale e tecnica.

Un traguardo emozionante

Al termine della partita, Sonego ha lasciato trasparire tutta la sua emozione: “È incredibile, sono emozionato. È stata una partita difficile nonostante i problemi di Tien, ma sono felice di aver raggiunto i quarti di finale Slam per la prima volta. Essere qui è speciale. Questa settimana ho giocato bene e ho provato a godermi ogni momento in campo,” ha dichiarato durante l’intervista in campo.

Una partita dominata, ma non senza difficoltà

Sonego ha iniziato il match con grande determinazione, vincendo i primi due set con autorevolezza. Tuttavia, Tien ha reagito nel terzo parziale, approfittando di un momento di calo del tennista italiano. Lorenzo, però, non si è lasciato intimidire, chiudendo con un quarto set impeccabile, che ha messo in evidenza la sua superiorità.

Verso un nuovo capitolo

Ad attendere Sonego nei quarti di finale ci sarà Ben Shelton che si è agiudicato il, match contro Gael Monfils che si è ritirato per problemi fisici.

Un percorso in ascesa

La qualificazione ai quarti di finale degli Australian Open rappresenta un passo importante nella carriera di Sonego, confermando il suo talento e la sua capacità di brillare sul palcoscenico internazionale. Con il suo entusiasmo contagioso e il suo spirito combattivo, Lorenzo è pronto a regalare ancora grandi emozioni ai suoi tifosi.

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Australian Open, Sinner vince nonostante un problema fisico: devo dire grazie al pubblico

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Jannik Sinner supera un’altra prova di carattere agli Australian Open, confermando la sua determinazione e classe anche in situazioni di difficoltà. Al termine del match, l’altoatesino ha svelato di aver affrontato un problema fisico che, pur non precisandone la natura, ha influenzato la sua preparazione alla partita. Nonostante ciò, Sinner ha saputo conquistare la vittoria, regalando emozioni al pubblico.

Una preparazione insolita

“È stata una mattinata strana, non ho neanche disputato il riscaldamento. Parlare con il dottore mi ha fatto bene. Sapevo che sarebbe stata una partita complicata,” ha dichiarato Sinner durante l’intervista in campo al termine dell’incontro. Queste parole confermano le difficoltà vissute dall’atleta prima del match, ma sottolineano anche la sua capacità di adattarsi e di reagire con lucidità in un momento critico.

Il supporto del pubblico come arma vincente

Fondamentale, secondo Sinner, è stato il sostegno del pubblico: “Oggi il supporto del pubblico è stato fondamentale, ne avevo bisogno. Oggi il 90% del merito è vostro e io per il 10% ho provato a rendervi felici.” Un riconoscimento che mette in evidenza quanto il calore dei tifosi sia stato decisivo per mantenere alto il morale del campione e affrontare le difficoltà fisiche.

Una prestazione di qualità

Nonostante il problema fisico, Sinner ha elogiato il suo gioco: “Ho giocato bene, ho servito benissimo e questo mi ha dato la fiducia per continuare a lottare.” Il servizio, infatti, è stato uno degli aspetti chiave della sua performance, consentendogli di rimanere competitivo e di portare a casa un’altra vittoria importante.

Verso i prossimi incontri

Con questa vittoria, Sinner conferma il suo stato di forma e la determinazione di voler lasciare il segno in questo torneo. Nonostante gli ostacoli, il numero 1 al mondo dimostra ancora una volta perché è considerato uno dei migliori tennisti della sua generazione.

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L’Inter riparte, tris all’Empoli e -3 dal Napoli

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L’Inter non splende ma fa il suo, battendo l’Empoli e conquistando tre punti che le permettono di rimanere in scia al Napoli, ora a +3 ma con una gara in più rispetto ai nerazzurri. Succede tutto nella ripresa nel posticipo domenicale a San Siro, con Lautaro che sblocca una partita in cui gli uomini di Inzaghi (in tribuna per squalifica e sostituito in panchina dal vice Farris) stavano faticando per abbattere il muro dei toscani di D’Aversa. Un colpo da campione del capitano argentino a inizio secondo tempo, però, ha permesso ai nerazzurri di aprire la prima crepa nell’Empoli con Dumfries e Thuram che hanno poi chiuso la gara, intervallati dalla rete dell’ex Esposito che ha regalato giusto qualche minuto di brivido ai tifosi interisti.

Nel freddo del Meazza, l’Inter prende subito in mano il pallino del gioco, ma trova pochi spazi perché l’Empoli si difende con ordine e senza affanni. I nerazzurri diventano pericolosi da fermo, con Lautaro che, su punizione dalla destra di Dimarco, con una rovesciata trova una pronta risposta di Vasquez. Poi il protagonista è ancora Lautaro, che su lancio in profondità di Asllani centra il palo con una rapida girata col destro. Si tratta però degli unici due lampi interisti in un primo tempo ai limiti del sonnecchioso, perché il possesso palla della squadra di casa (seppur tocchi picchi di oltre il 70%, chiudendo poi la sfida a quota 68%) è troppo lento e con troppi errori per creare qualche pericolo agli uomini di D’Aversa, che resistono.

Nella ripresa si viaggia sugli stessi binari, con l’Inter che fa la partita senza però riuscire ad accelerare e l’Empoli che si difende con ordine senza soffrire più di tanto. Servirebbe una magia per sbloccare la partita e la pesca capitan Lautaro Martinez, che lasciato libero da fuori area trova un gran destro che si infila alle spalle di Vazquez. L’argentino poco dopo ha la palla per il raddoppio, dal limite però calcia troppo centrale servito da Taremi (ancora una serata negativa per l’ex Porto). I nerazzurri però si addormentano e rischiano, con un errore di Sommer che per poco non apre la strada all’Empoli. D’Aversa getta nella mischia l’ex Esposito, mentre Farris risponde con Thuram e Mkhitaryan.

La palla per il raddoppio ce l’ha Dumfries, che sfrutta un rimpallo per presentarsi davanti a Vasquez calciandogli però addosso in uscita. Tuttavia è solo questione di pochi minuti, perché l’olandese con un gran terzo tempo su corner battuto da Asllani trova il suo quarto gol da inizio 2025 stavolta riuscendo a battere il portiere dei toscani. Sembra la palla per chiudere la sfida, ma Esposito non è d’accordo: cross di Henderson, stop finta su De Vrij con destro a battere Sommer per riaprire la gara, regalando ultimi minuti di passione agli oltre 60mila di San Siro.

Ma sono solo proprio pochi giri di orologio, perché l’Inter approfitta di una distrazione dell’Empoli con un rapido contropiede: Arnautovic serve Thuram che a tu per tu con Vasquez trova il gol del 3-1, il tredicesimo del francese in Serie A (a -1 dal capocannoniere Retegui). E la rincorsa al Napoli per gli uomini di Inzaghi può continuare.

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